"Sconosciuto e' qualcuno
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Santa Messa di Lunedì 17 Dicembre 2012

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2012 11:32
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Sesso: Femminile
17/12/2012 11:32

17 DICEMBRE
FERIA DI AVVENTO
MESSALE


Antifona d'Ingresso Cf Is 49,13
Si allietino i cieli ed esulti la terra:
viene il nostro Dio, e avrà pietà dei poveri.

Læténtur cæli et exsúltet terra, quia Dóminus noster véniet, et páuperum suórum miserébitur.

Colletta
Dio creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Deus, humánæ cónditor et redémptor natúræ, qui Verbum tuum in útero perpétuæ virginitátis carnem assúmere voluísti, réspice propítius ad preces nostras, ut Unigénitus tuus, nostra humanitáte suscépta, nos divíno suo consórtio sociáre dignétur. Qui tecum.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Gn 49, 2.8-10
Non sarà tolto lo scettro da Giuda.

Dal libro della Gènesi
In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse:
«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!
Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici;
davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verrà colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 71
Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Sapienza dell’Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.
Alleluia.

Vangelo Mt 1, 1-17
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.

Dal vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Sulle Offerte
Santifica, o Dio, i doni della tua Chiesa, e nella partecipazione a questo grande mistero nutrici con il pane della vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Ecclésiæ tuæ, Dómine, dona sanctífica, et concéde, ut, per hæc veneránda mystéria, pane cælésti réfici mereámur. Per Christum.

Prefazio dell'Avvento II
L'attesa gioiosa del Cristo.

E’ veramente cosa buona e giusta renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore.

Egli fu annunziato da tutti i profeti,
la Vergine Madre l’attese e lo portò in grembo
con ineffabile amore,
Giovanni proclamò la sua venuta
e lo indicò presente nel mondo.
Lo stesso Signore, che ci invita a preparare il suo Natale,
ci trovi vigilanti nella preghiera, esultanti nella lode.

Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime cantiamo l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo ...



Vere dignum et iustum est,

æquum et salutáre,

nos tibi semper et ubíque grátias ágere:

Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:

per Christum Dóminum nostrum.



Qui, primo advéntu in humilitáte carnis assúmptæ,

dispositiónis antíquæ munus implévit,

nobísque salútis perpétuæ trámitem reserávit:

ut, cum secúndo vénerit in suæ glória maiestátis,

manifésto demum múnere capiámus,

quod vigilántes nunc audémus exspectáre promíssum.



Et ídeo cum Angelis et Archángelis,

cum Thronis et Dominatiónibus,

cumque omni milítia cæléstis exércitus,

hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes:



Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.


Comunione Cf Ag 2,8
Ecco, viene l'atteso da tutti i popoli,
la casa del Signore sarà piena di gloria.

Ecce véniet desiderátus cunctis géntibus, et replébitur glória domus Dómini.

Dopo la Comunione
Dio onnipotente, che ci hai fatto tuoi commensali, esaudisci i nostri desideri e fa' che ardenti del tuo Spirito splendiamo come lampade davanti al Cristo che viene.

Divíno múnere satiáti, quæsumus, omnípotens Deus, hoc desidério potiámur, ut, a tuo accénsi Spíritu, ante conspéctum veniéntis Christi tui, velut clara luminária fulgeámus. Per Christum.


IL SIGNORE VIENE OGNI GIORNO


Natale nelle parole di Chiara Lubich:




Natale è la festa della famiglia.


Ma dov’è nata la più straordinaria famiglia se non nella grotta di Betlemme? È lì, con la nascita del Bambino, che essa ha avuto origine. È lì che si è sprigionato per la prima volta nel cuore di Maria e di Giuseppe l’amore per un terzo membro: il Dio fatto bambino.


La famiglia: ecco una parola che contiene un immenso significato, ricco, profondo, sublime e semplice, soprattutto reale.


La famiglia o c’è o non c’è.


Atmosfera di famiglia è atmosfera di comprensione, di distensione serena; atmosfera di sicurezza, di unità, di amore reciproco, di pace che prende i suoi membri in tutto il loro essere.


Vorrei che questo Natale incidesse a caratteri di fuoco nei nostri animi questa parola: famiglia.


Una famiglia i cui membri, partendo dalla visione soprannaturale, e cioè vedendo Gesù gli uni negli altri, arrivano fino alle espressioni più concrete e semplici, caratteristiche di una famiglia. Una famiglia i cui fratelli non hanno un cuore di pietra ma di carne, come Gesù, come Maria, come Giuseppe.


Vi sono fra essi coloro che soffrono per prove spirituali? Occorre comprenderli come e più di una madre. Illuminarli con la parola o con l’esempio. Non lasciar mancare, anzi accrescere attorno a loro il calore della famiglia.


Vi sono tra essi coloro che soffrono fisicamente? Siano i fratelli prediletti. Bisogna patire con loro. Cercare di comprendere fino in fondo i loro dolori.


Vi sono coloro che muoiono? Immaginate di essere al loro posto e fate quanto desiderereste fosse fatto a voi fino all’ultimo istante.


C’è qualcuno che gode per una conquista o per un qualsiasi motivo? Godete con lui, perché la sua consolazione non sia contristata e l’animo non si chiuda, ma la gioia sia di tutti.


C’è qualcuno che parte? Non lasciarlo andare senza avergli riempito il cuore di una sola eredità: il senso della famiglia, perché lo porti con sé.


E dove si va per portare l’Ideale di Cristo, nulla si potrà fare di meglio che cercare di creare con discrezione, con prudenza, ma con decisione, lo spirito di famiglia.


Esso è uno spirito umile, vuole il bene degli altri, non si gonfia….è la carità vera, completa.


Insomma, se io dovessi partire da voi, lascerei che Gesù in me vi ripetesse: Amatevi a vicenda… affinché tutti siano uno.







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