"Sconosciuto e' qualcuno
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"Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2013 14:14
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20/07/2013 21:01

Papa Francesco è andato a sorpresa a pregare a Santa Maria Maggiore a Roma. E' la seconda volta che Bergoglio si reca nella basilica romana, la prima subito dopo la sua elezione. Papa Francesco è andato a Santa Maria Maggiore per chiedere la protezione della Madonna sulla prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Lo rende noto un comunicato della sala stampa vaticana. La visita nel suo insieme è durata un poco più di un'ora. Alle 18 il Santo Padre era di ritorno in Vaticano.

A fedeli, accompagnatemi a Gmg con preghiera e fiducia - La Basilica di Santa Maria Maggiore era aperta al pubblico mentre Papa Francesco ha effettuato la sua visita e sorpresa e numerosi fedeli erano presenti. Il Papa prima di uscire ha sostato davanti all'altare centrale della Basilica, dove ha ascoltato un breve indirizzo di omaggio del Cardinale Arciprete e ha rivolto alcune parole ai fedeli, chiedendo loro di accompagnare anch'essi, "con la preghiera, con la fiducia e con la penitenza" il suo viaggio in Brasile e il suo incontro con i giovani di tutto il mondo.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/07/20/-Papa-Santa-Maria-Maggiore-prega-la-Gmg-_9050810.html
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20/07/2013 23:05

Allarme degli Ospedali no-profit, parla il dott: D. Crupi IRCCS Osp.Casa Sollievo della Sofferenza
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20/07/2013 23:06

Alla Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale di Padre Pio, attualmente in rosso di decine di milioni di euro, la Regione Puglia deve ancora 138 milioni di euro. Come premio per aver incassato «28 milioni all’anno dalle altre Regioni, a titolo di rimborso per le prestazioni erogate in regime di mobilità sanitaria» dall’ospedale di Padre Pio, scrive Viana, la regione ritarda i pagamenti dovuti, eliminando gli interessi pari a 7 milioni di euro («solo così, infatti, è riuscita a incassare i crediti maturati fino al 2006»), e tagliando, nonostante il forte indebitamento, le tariffe (30 milioni), che poi vanno a pesare su tutti i cittadini e su quelle strutture i cui debiti non saranno ripianati dalla Regione.

http://www.tempi.it/sanita-modello-vendola-lospedale-di-padre-pio-in-rosso-per-ripianare-i-debiti-di-quelli-pubblici
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21/07/2013 10:13

PAPA' AFRICA
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21/07/2013 10:14

Le diecimila braccia tese degli «schiavi» stagionali

Ci dirigiamo verso Rosarno e i gruppi di immigrati aumentano. Ecco i primi luoghi del reclutamento.
Ci fermiamo ed è un primo assalto. «Lavori, lavori», chiedono come una cantilena.

Ore 6 di un giorno qualunque tra ottobre e aprile, la stagione degli agrumi, la stagione degli schiavi. Percorriamo in auto le stradine interne della Piana di Gioia Tauro, tra uliveti e agrumeti. Improvvisamente, illuminato dai fari, compare dal buio un uomo africano, poi un altro.

http://www.donboscoland.it/articoli/articolo.php?id=125842
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21/07/2013 14:43

IL MIO LIBRO DELLA FEDE - DON ANTONIO MAZZI
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21/07/2013 14:45

La scommessa del donMilani2

Si scrive scuola, ma si legge sfida. Oggi, in Italia, le cose vanno così.
Da più parti si levano parole di denuncia nei confronti dei limiti di una scuola italiana che troppo spesso, affetta da una ormai cronica mancanza di fondi e risorse, dimentica i suoi alunni più deboli. Negli ultimi cinque anni sono più che raddoppiati gli alunni ripetenti nella scuola secondaria di primo grado in Lombardia. La percentuale dei ripetenti tra i non italiani è particolarmente elevata: nelle scuole
primarie e secondarie oltre un alunno straniero su tre (37%) è iscritto ad una classe non corrispondente alla sua età anagrafica. La gravità del fenomeno è stata sottolineata di recente dal neo ministro di Istruzione e Ricerca Maria Chiara Carrozza che, intervistata dal Corriere della Sera, ha dichiarato che "I dati sono preoccupanti. E l'impoverimento delle famiglie fa crescere il fenomeno." Quello della terza media rimane uno scoglio arduo, in particolare per quei tanti ragazzi che, emarginati, si ritrovano soli e sfiduciati di fronte alla sfida del successo scolastico. É a questi ragazzi che noi di Exodus abbiamo negli ultimi anni rivolto la nostra attenzione, promuovendo il progetto 'Don Milani 2'. L'esperimento è partito nel 2010 nei poli di Quarto Oggiaro a Milano e di Africo in provincia di Reggio Calabria e, a partire dall'ultimo anno scolastico, la sua strada in Lombardia è confluita in una elaborazione congiunta condotta con l'Ufficio Scolastico Regionale e le Università Bicocca e Cattolica di Milano, con altre realtà già presenti sul territorio, quali e Scuola Bottega e Scuola Popolare, e con una ventina di Istituti Scolastici di Milano, Gallarate e Brescia.

I protagonisti del progetto sono ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni, molti dei quali vivono in situazioni di grave disagio sociale, in quartieri dove mancano punti di riferimento e modelli positivi, in cui è fin troppo facile scegliere la strada della criminalità. Proprio da questa scommessa parte il lavoro del 'Don Milani 2'. Ogni mattina, per quattro o cinque ore, i ragazzi saggiano la possibilità di imparare la scienza, la matematica, la storia, le lingue straniere - le materie che hanno dovuto "subire" più o meno passivamente per anni - vivendo e manipolando la conoscenza attraverso l'esperienza. La novità li affascina e presto scoprono un approccio nuovo: ecco che per suonare la batteria si devono conoscere le frazioni e per cucinare un dolce servono le proporzioni! Allo stesso modo entrano a far parte del curriculum scolastico anche materie inusuali come equitazione, vela, pugilato, teatro e danza.
Ogni esperienza è un tassello per la costruzione di una visione più attiva e positiva della vita e del futuro. E non vogliamo fermarci qui. L'obiettivo è quello di indicare una strada nuova, per una scuola che sappia essere più accogliente e viva, che recuperi valori e competenze e non sia solo un luogo di competizione e nozionismo. Una scuola che tenga il passo di tutti i suoi studenti, anche di quelli più fragili, senza più lasciarne indietro nessuno.

http://www.exodus.it/editoriali/editoriali/la-scommessa-del-donmilani2
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25/07/2013 21:25

Mezzo milione di giovani alla Messa d'apertura della Gmg a Copacabana - canti
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25/07/2013 21:26

I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne celebrazione, hanno lasciato il posto al raccoglimento con l’arrivo della Croce e l’immagine della Vergine della Gmg, portate processionalmente dai giovani dei cinque continenti. Prima della Messa si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada della Candelaria e per la giovane francese morta in un incidente in Guyana mentre si stava recando a Rio per la Gmg. All’omelia mons. Tempesta, riprendendo il tema della Giornata, ha invitato i giovani ad essere missionari:

http://it.radiovaticana.va/news/2013/07/24/mezzo_milione_di_giovani_alla_messa_dapertura_della_gmg_a_copacabana/it1-713159
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25/07/2013 23:02

"Combatto la 'ngrangheta che mi ha reso orfano"
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25/07/2013 23:03

"Combatto la 'ngrangheta che mi ha reso orfano"
"Un corpo irriconoscibile abbandonato come un cane nelle campagne della Locride. L'interminabile, soffocante stagione dei sequestri di persona. E poi, nella nostra carne, le fiamme che divorano il mobilificio di nonno Ciccio, l'omicidio di mio padre. E nessun colpevole. Perché continuare a vivere in una terra che ripagava il nostro amore incondizionato con tanta spietata ferocia? Andarsene via, ovunque, purché lontano da Bovalino, fuori da quei confini diventati così angusti. Approdare in una città accogliente come Modena, nel tentativo di rimuovere, di dimenticare il passato, di trovare una normalità. Nascondendo a tutti, persino a me stesso, la rabbia e la sofferenza. E così ho fatto per tanto tempo, fino a quando, ormai ventenne, ho chiesto in lacrime a mia madre di guidarmi nel doloroso esercizio della memoria. Ho voluto sapere tutto di quella sera del 23 ottobre 1989, di quei colpi di lupara sparati contro la Panda rossa di mio padre. Dopo, per me è stato l'inizio di una nuova vita. Senza più vergogna, senza più sentirmi addosso gli sguardi di commiserazione della gente. Ma ricordare e raccontare sono atti troppo rivoluzionari, troppo scomodi per chi ha costruito il proprio impero sulla menzogna e sull'omertà. Intanto la 'ndrangheta aveva viaggiato più veloce di noi ed era già lì, nell'Emilia terra della Resistenza, a conquistarsi sul campo il predominio della criminalità organizzata e pronta a zittire le mie inchieste giornalistiche." (Giovanni Tizian)

Queste sono le premesse. Le piste investigative si arenano spesso per inerzia e non perché non ci sia motivo per proseguire nella verifica dei fatti, nei controlli, negli interrogatori. Chi ha ucciso Peppe Tizian? E, soprattutto, perché? Una storia vera che - potremmo dire "purtroppo" - appassiona. Forse la scrittura (come sempre accade in questi casi) è un po’ rallentata dai tanti (giusti) riferimenti a indagini e processi, ma malgrado ciò rimane avvincente. Il libro è un ritratto drammatico, impietoso di quella terra che le mafie hanno distrutto sotto tutti i punti di vista. La pervasività delle 'ndrine è descritta con una efficacia disarmante. L'omicidio del padre è un punto di partenza per parlare di appalti, subappalti, assunzioni, pizzo, materiali, rifiuti, servizi... tutto con i debiti riferimenti alle inchieste della magistratura.
"Cristo si è fermato a Eboli è una triste verità ancora attuale", scrive Tizian. Ma c'è un'altra verità sempre più attuale: è l'Italia intera che si sta arrendendo al potere mafioso. E questo libro la documenta drammaticamente.

A cura di Giulia Mozzato

http://www.ibs.it/code/9788804629238/tizian-giovanni/nostra-guerra-non.html
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26/07/2013 21:30

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26/07/2013 21:31

Monsignor Negri, perché una legge sull’omofobia è un fatto gravissimo?

Intanto questa legge è un’ammissione di impotenza da parte dello Stato.

In che senso?

In tutta questa vicenda ci sono delle questioni sostanziali che vengono ridotte o addirittura dimenticate. La prima è che alla coscienza dell’uomo della strada - quale io sono – non è affatto chiaro perché lo Stato abbia bisogno di difendere particolarmente una certa categoria di cittadini. Questa legge in sostanza dice che ci sono dei cittadini che devono essere difesi nei loro diritti al di là dei diritti che ogni cittadino italiano gode per il fatto che è parte della società italiana. E’ evidente allora che c’è una debolezza dello Stato: è come se lo stato dicesse che c’è bisogno di qualcosa di eccezionale per consentire a questi cittadini italiani di vivere adeguatamente i loro diritti di cittadini. Il che mi sembra obiettivamente una cosa assurda. In ogni caso nessuna spiega in che cosa questi cittadini omosessuali - pratici o teorici che siano - devono essere particolarmente difesi. E vorremmo sapere quali sono le ragioni di necessità obiettiva, culturale, storica e sociale per cui si invoca questa situazione di eccezionalità. Perché anche situazioni di fatto, retaggio del passato e che comunque in Italia sono un fenomeno abbastanza ridotto, sono più che altro segno di inciviltà e di barbarie che si aiuta a risolvere con l’educazione e non con le leggi.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-negri-legge-omofobia-si-va-verso-il-totalitarismo-6952.htm
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28/07/2013 11:21

Big Bang di Lucilla Giagnoni
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28/07/2013 11:22

DT – Bella sfida raccontare l’Universo in termini comprensibili, ci spiega il suo tentativo?

LG – Nella storia si sono succedute diverse rappresentazioni dell’Universo ed ogni volta che cambiava la prospettiva del Mondo – prima la terra al centro del tutto, poi solo come puntino marginale – l’uomo ha cambiato prospettiva di sé. Il mio racconto attraversa il sacro, la scienza ed il teatro rintracciandovi punti di connessione di grande fascino. Dal Libro della Genesi alle grandi scoperte del ‘900, (come le leggi di Einstein e le teorie quantistiche) arrivando a Shakespeare. Lo sa, Shakespeare è l’autore più citato dagli scienziati. E io dico che è perché vi ritrovano già rappresentate le immagini delle proprie conoscenze.

DT – Come dire, dove la scienza non arriva corre in soccorso la poesia

LG – Shakespeare è stato capace di sintetizzare intuizioni altissime e la scienza, oggi, ha davvero bisogno di contaminarsi con la poesia, perché se fino al secolo scorso si sosteneva con le prove, oggi non ha più la conoscenza tecnica per sondare le teorie elaborate. Quindi la scienza attuale lancia indagini ma non può vedere oltre.

DT – E l’uomo che posto occupa in tutto questo?

LG – Lo spettacolo è nato dall’esigenza di comprendere perché oggi l’umanità, pur avendo tutto ciò che desidera sia devastata dalla paura. Alla fine della storia credo che occorra recuperare la fiducia e che questa ci possa arrivare dalla scianza che mai come in questo momento apre il campo a prospettive diverse e incredibili, ci presenta infinite dimensioni…

http://www.daringtodo.com/lang/it/2009/10/12/lucilla-giagnoni-dal-big-bang-alla-scena-con-le-parole-chiare-della-poesia/
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28/07/2013 21:46

E' morto Ersilio Tonini, il cardinale buono. Un punto di riferimento per tutti, aveva 99 anni.
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28/07/2013 21:47

«Al cardinal Tonini hanno voluto bene i cattolici, i non credenti e i fedeli di altre religioni. Tutta la comunità ravennate è partecipe di questa perdita, perchè Ravenna vuole bene alle persone che fanno del bene. Ersilio Tonini da Sacerdote, Arcivescovo e Cardinale di bene ne ha fatto tanto». Così lo ricorda il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci. «Cittadino residente a Santa Teresa e cittadino onorario di Ravenna, terminata la sua missione di Arcivescovo aveva scelto di continuare a vivere nella nostra città. Naturalmente la sua opera religiosa e intellettuale - sottolinea il sindaco - va ben oltre i confini di Ravenna e dell'Italia: la sua eredità morale e spirituale ha un valore immenso. Ho avuto la fortuna di conoscerlo alla fine degli anni Settanta. Quando lo avevo di fronte mi sembrava di avere davanti la Chiesa tutta: una Chiesa con le porte spalancate anche a chi vi si avvicinava da molto lontano. Tonini incarnava la Chiesa, era dotato di un immenso amore per le persone e di uno straordinario bagaglio intellettuale. Una guida per tanti. Un punto di riferimento per tutti».

In occasione del suo ultimo compleanno, il 20 luglio scorso, dal suo letto e con un filo di voce, aveva parlato del ruolo del giornalismo italiano ed internazionale: «Il giornalismo non ha ancora capito quale sia il suo ruolo - aveva detto - perchè il suo vero ruolo, il suo compito è quello di andare a vedere la realtà attuale con gli occhi degli uomini attuali. Il giornalismo italiano o è profeta o è niente!».

http://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/ersilio_tonini_cardinale_morto/notizie/309
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29/07/2013 23:15

SULLE ORME DI FRANCESCO
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29/07/2013 23:17

SULLE ORME DI FRANCESCO
Il Perdono d'Assisi è un'indulgenza plenaria che, secondo la Chiesa cattolica, può essere ottenuta dai propri fedeli dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno.
Questa indulgenza venne concessa nel 1216 da papa Onorio III a tutti i fedeli, su richiesta di san Francesco d'Assisi. Il Diploma di Teobaldo, talora indicato anche con il nome di "Canone teobaldino", è il principale documento storico relativo alla concessione di tale indulgenza: fu redatto dal frate minore e vescovo di Assisi Teobaldo (donde il nome) ed emanato dalla curia vescovile assisiate il 10 agosto 1310.[1]

Secondo il Manuale delle indulgenze della Chiesa cattolica, per ottenere l'indulgenza plenaria un fedele, completamente distaccato dal peccato anche veniale, deve:

1.confessarsi, per ottenere il perdono dei peccati;
2.fare la comunione eucaristica, per essere spiritualmente unito a Cristo;
3.pregare secondo le intenzioni del Papa, per rafforzare il legame con la Chiesa, recitando almeno Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre;
4.recitare il Credo e il Padre nostro;
5.visitare una chiesa o oratorio francescano o, in alternativa, una qualsiasi chiesa parrocchiale.
Confessione e comunione possono essere fatte anche alcuni giorni prima o dopo le date previste (nell'arco di una o due settimane).

La visita e la preghiera è opportuno che siano fatte lo stesso giorno.

L'indulgenza può essere richiesta per sé o per i defunti.

http://it.wikipedia.org/wiki/Perdono_d'Assisi
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30/07/2013 20:56

Duomo gremito per i funerali al cardinal Tonini
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