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Il nuovo redditometro : Chi risparmia è considerato evasore

Ultimo Aggiornamento: 14/08/2013 22:11
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10/08/2013 14:57

Sileoni (Ibl):

«Il nuovo redditometro è la summa della presunzione.
Chi  risparmia è considerato evasore»


agosto 6, 2013  
                                  

Massimo Giardina                                
                                                                

Intervista al vicedirettore dell’Istituto Bruno Leoni: «L’Agenzia delle  entrate pretende che tutti spendano quanto guadagnano. E gli acquisti importanti  sono sospette»                       

                            
                                                                                     

redditometro


Letta  la circolare dell’Agenzia delle entrate che spiega le norme del nuovo redditometro, il vicedirettore  dell’Istituto Bruno Leoni Serena Sileoni è rimasta preoccupata, visti i problemi  che lo strumento del fisco potrebbe causare ai contribuenti. Serena Sileoni è  avvocato e dottore di ricerca in diritto pubblico comparato, è attualmente  assegnista in Diritto costituzionale alla Scuola superiore sant’Anna di Pisa. È  stata consulente di istituzioni nazionali ed europee su vari temi di ambito  pubblicistico ed è membro di diversi istituti e associazioni di ricerca del  settore. Ha svolto periodi di studio all’estero, ad Alicante, Dublino e  Parigi.

Dottoressa Sileoni, cosa la preoccupa di più dopo aver letto la  circolare sul nuovo redditometro? Il punto più scomodo è la totale  cancellazione dell’idea che possa esistere un comportamento che ha salvato  l’Italia: la propensione al risparmio. Il redditometro funziona come uno  spesometro e presume che i soldi spesi durante l’anno corrispondano a quelli  guadagnati nello stesso periodo, senza considerare il fatto che le spese  importanti si fanno con i risparmi.

Ma non è difficile dimostrare che un’acquisto è stato fatto con i  risparmi. Il fatto che il cittadino debba essere scomodato  dall’Agenzia delle entrate per giustificare un comportamento che è encomiabile e  protetto dall’articolo 47 della Costituzione è una cosa da ancien  régime. Si dice che si vuol dar tempo al nuovo redditometro per vedere come  sarà utilizzato. Ma la realtà è un’altra e credo che ormai sia entrato nella  testa delle persone che i metodi dell’amministrazione fiscale non siano  propriamente associabili a quelli di uno Stato di diritto. Stiamo parlando di un  sistema fiscale che è palesemente mal distribuito in termini di equità tra i due  soggetti, Agenzia delle entrate e contribuenti.

E non è l’unico motivo di preoccupazione, a giudicare dall’editoriale pubblicato dall’Istituto Bruno  Leoni. L’idea di spendere solo ciò che si guadagna durante l’anno e  l’utilizzo a integrazione delle medie Istat è la summa della presunzione. Si  pretende che il contribuente abbia speso quello che dice l’Istat rispetto a vari  parametri: geografici, familiari, eccetera. E oltretutto si presumono i gusti e  le preferenze di spesa individuali dei cittadini. Mi spiego con un esempio: se a  me piacessero le auto a grossa cilindrata, non potrei in nessun modo comprarne  una, anche se facessi sacrifici enormi e mangiassi pane e cipolla per anni. Per  l’Agenzia delle entrate non rientra nel mio target di acquisti, ergo se ne  compro una sono un evasore. Viene in questo modo fatto fuori il concetto di  preferenza. Poi, a nostra difesa, si potranno dimostrare tutte le pene  patite per l’agognato acquisto, ma dovrò sempre muovermi per giustificarmi e la  buona fede non è mai considerata.

http://www.tempi.it/redditometro-agenzia-entrate-sileoni-ibl-summa-presunzione-risparmiatore-considerato-evasore-fisco#.UgPNXhRH4yU





[Modificato da Anam_cara 10/08/2013 15:02]
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10/08/2013 15:32

il punto di vista va ribaltato

Forse, anzi tolgo il forse, le persone [SM=g27996] che stanno governando questo paese non hanno compreso una cosa fondamentale.

Non siamo noi a dover dimostrare cosa stiamo spendendo, ma sono loro a dover dimostrare e giustificare come stanno spendendo I NOSTRI SOLDI.

Devono darci un giusto motivo per cui pagare le tasse, quando non vi sono servizi di ritorno.

E' il caso di cominciare a pensare alla disubbidienza civile ed a non pagare piu' le tasse.


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Post: 3.514
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10/08/2013 19:35


Azar: Non siamo noi a dover dimostrare cosa stiamo spendendo, ma sono loro a dover dimostrare e giustificare come stanno spendendo I NOSTRI SOLDI


Sicuramente Azar!! Un governo che ci tratta così non merita la fiducia che occorrerebbe per accettare queste norme capestro!

Noi non abbiamo più fiducia!!


Aurora


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12/08/2013 01:43

ia Costituzione dice che tutti sono innocenti fino alla sentenza definitiva bell'ultimo grado di giudizio

ma il Fisco ha sempre avuto la tendenza a ribaltare questo concetto

e infatti si doveva quasi sempre pagare prima di potere fare ricorso contro la PRESUNZIONE di illecito

poi c'è stato un parziale riconoscimento dei diritti, ma è durato poco

già nel 2011 è stato deciso che per il Fisco era il contribuente a dover dimostrare errata la presunzione,
e che doveva farlo anche in modo retroattivo

chiedere allo stato di dirci come spende i nostri soldi servirebbe a ben poco, lo stato può falsificare
le cifre perhè ne ha i mezzi e le opportunità

infatti da oltre un decennio falsifica il bilancio mettendo negli attivi i debiti che ha verso i cittadini, le imprese,
gli Enti e le Istituzioni, li mette negli attivi perchè materialmente quei soldi restano nella Tesoreria Unica, con
la foglia di fico del rispetto del Patto di stabilità

ma vorrei proprio vedere cosa farebbe l'Agenzia delle Entrate se i privati incamerassero negli attivi del loro
bilancio i soldi che debbono allo stato per contributi, imposte, tasse e servizi, tenendoli bloccati a fruttare
interessi ne loro conti correnti

solo che i privati non hanno nè i mezzi, nè le opportunità per farlo, perchè lo stato i soldi glieli porta via
direttamente alla fonte, oppure applica altissime penalità di mora, e adesso commina anche il carcere
preventivo sulla semplice PRESUNZIONE che il cittadino non voglia dare i suoi soldi allo stato

e d'altra parte a questo punto lo stato considera suoi tutti i beni dei privati, tanto è vero che sta progettando
vere e proprie confische patrimoniali sulle liquidità bancarie

e che le sta mettendo in atto sugli immobili, sia pure in forma di scadenze annuali

infatti cosa è l'Imu se non una confisca patrimoniale sul valore (presunto) degli immobili ?



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Post: 5.367
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14/08/2013 00:50

CARA CLA'
PURTROPPO TROVO QUANTO HAI DETTO TRISTEMENTE VERO!!!

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14/08/2013 19:07

Prima ti dico grazie Anam che ritorna a scrivere!
Poi, francamente non capisco come mai i politci non leggono i libri. 
Dei bravi giornalasti hanno scritto e individuato dove sono: gli sprechi, le vergogne e le ingiustizie
da togliere. Diventeremmo economicamente il primo Paese in Europa.
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14/08/2013 22:11

Possono denunciare quanto vogliono,caro Lazzaro, ma è inutile quando la magistratura italiana preferisce rincorrere ladri di galline o altri inutili reati.

Nè tantomeno possono rivolgersi contro i loro stessi protettori e contro le "scuole di partito" dove gli hanno inculcato la strada da seguire.

L'unica soluzione, ormai, rimane la giustizia privata fino al suo estremo eccesso che si chiama rivoluzione

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