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Santa Messa di giovedì 29 agosto 2013

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2013 06:26
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29/08/2013 06:26


29 AGOSTO
MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
(sec. I)
Memoria



LETTURE: Ger 1, 17-19; Sal 70; Mc 6, 17-29



«Il più grande fra i nati di donna », secondo l’elogio di Gesù. morì vittima per la fede nei valori di conversione messianica che aveva predicato. Il racconto del suo martirio per decapitazione, avvenuto nella fortezza di Macheronte sul Mar Morto, dove il vizioso Erode si era ritirato in vacanza, Gesù lo ascoltò dalla viva voce dei discepoli del Battista (tra i quali Giovanni l’evangelista e Andrea) (Mc 6,17-29). La data di oggi ricorda forse la dedicazione dell’antica basilica in onore del Precursore dei Messia eretta a Sebaste, in Samaria.







Precursore della nascita e della morte di Cristo

Dalle «Omelie» di san Beda, il Venerabile, sacerdote
(Om. 23; CCL 122, 354. 356. 357)
Il beato precursore della nascita del Signore, della sua predicazione e della sua morte, dimostrò una forza degna degli sguardi celesti nel suo combattimento. Anche se agli occhi degli uomini ebbe a subire tormenti, la sua speranza è piena di immortalità, come dice la Scrittura (cfr. Sap 3, 4). E' ben giusto che noi ricordiamo con solenne celebrazione il suo giorno natalizio. Egli lo rese memorabile con la sua passione e lo imporporò del suo sangue. E' cosa santa venerarne la memoria e celebrarla in gioia di spirito. Egli confermò con il martirio la testimonianza che aveva dato per il Signore.
San Giovanni subì il carcere e le catene a testimonianza per il nostro Redentore, perché doveva prepararne la strada. Per lui diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, ma solo di tacere la verità. Tuttavia morì per Cristo.
Cristo ha detto: «Io sono la verità» (Gv 14, 6), perciò proprio per Cristo versò il sangue, perché lo versò per la verità. E siccome col nascere, col predicare, col battezzare doveva dare testimonianza a colui che sarebbe nato, avrebbe predicato e battezzato, così soffrendo segnalò anche che il Cristo avrebbe sofferto.
Un uomo di tale e tanta grandezza pose termine alla vita presente con lo spargimento del sangue dopo la lunga sofferenza della catene. Egli annunziava la libertà della pace superna e fu gettato in prigione dagli empi. Fu rinchiuso nell'oscurità del carcere colui che venne a rendere testimonianza alla luce e che dalla stessa luce, che è Cristo, meritò di essere chiamato lampada che arde e illumina. Fu battezzato nel proprio sangue colui al quale era stato concesso di battezzare il Redentore del mondo, di udire la voce del Padre su di lui e di vedere la grazia dello Spirito Santo scendere sopra di lui.
Ma a persone come lui non doveva riuscire gravoso, anzi facile e bello sopportare per la verità tormenti transitori ripagabili con le gioie eterne. Per uno come lui la morte non riusciva un evento ineluttabile o una dura necessità. Era piuttosto un premio, una palma di vita eterna per la confessione del nome di Cristo.
Perciò ben dice l'Apostolo: «A voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per lui» (Fil 1, 29). Chiama grazia di Cristo che gli eletti soffrano per lui: «Le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà esser rivelata in noi» (Rm 8, 18).



MESSALE


Antifona d'Ingresso Sal 118,46-47
Signore, ho parlato dei tuoi insegnamenti
davanti ai re, senza arrossire:
mia gioia sono stati i tuoi precetti,
e io li ho intensamente amati.

Loquébar, Dómine, de testimóniis tuis in conspéctu regum, et non confundébar, et meditábar in mandátis tuis, quæ diléxi nimis.

Colletta
O Dio, che a Cristo tuo Figlio hai dato come precursore, nella nascita e nella morte, san Giovanni Battista, concedi anche a noi di impegnarci generosamente nella testimonianza del tuo Vangelo, come egli immolò la sua vita per la verità e la giustizia. Per il nostro Signore...

Deus, qui beátum Ioánnem Baptístam et nascéntis et moriéntis Fílii tui Præcursórem esse voluísti, concéde, ut, sicut ille veritátis et iustítiæ martyr occúbuit, ita et nos pro tuæ confessióne doctrínæ strénue certémus. Per Dóminum.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Ger 1, 17-19
Àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò.

Dal libro del profeta Geremìa
In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Tu, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 70
La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Canto al Vangelo Mt 5,10
Alleluia, alleluia.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.





Vangelo Mc 6, 17-29
Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Sulle Offerte
Accogli, o Padre, le nostre offerte, e fa' che camminiamo sempre nella via di santità, che san Giovanni Battista proclamò con voce profetica nel deserto, e confermò con il sangue. Per Cristo nostro Signore.

Da nobis, Dómine, per hæc múnera quæ tibi offérimus, illam tuárum rectitúdinem semitárum, quam beátus Ioánnes, vox in desérto clamántis, edócuit, et, fuso sánguine, magna virtúte signávit. Per Christum.

Prefazio
E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.

Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista,
che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato
a preparare la via a Cristo Signore.
Fin dal grembo materno esultò per la venuta del redentore;
nella sua nascita preannunziò i prodigi dei tempi messianici
e, solo fra tutti i profeti,
indicò al mondo l'Agnello del nostro riscatto.
Egli battezzò nelle acque del Giordano
lo stesso suo Figlio, autore del Battesimo,
e rese a lui la testimonianza suprema
con l'effusione del sangue.

E noi, uniti negli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine l'inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo ...

Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine, sancte Pater, omnípotens ætérne Deus: per Christum Dóminum nostrum. In cuius Præcursóre beáto Ioánne tuam magnificéntiam collaudámus, quem inter natos mulíerum honóre præcípuo consecrásti. Qui cum nascéndo multa gáudia præstitísset, et nondum éditus exsultásset ad humánæ salútis advéntum, ipse solus ómnium prophetárum Agnum redemptiónis osténdit. Sed et sanctificándis étiam aquæ fluéntis ipsum baptísmatis lavit auctórem, et méruit fuso sánguine suprémum illi testimónium exhibére. Et ídeo, cum cælórum Virtútibus, in terris te iúgiter prædicámus, maiestáti tuæ sine fine clamántes:

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth...

Antifona alla Comunione Gv 3,27.30
Giovanni rispose:
«Lui deve crescere, io invece diminuire».

Respóndit Ioánnes: Illum opórtet créscere, me autem mínui.

Dopo la Comunione
O Dio, che ci hai riuniti alla tua mensa nel glorioso ricordo del martirio di san Giovanni Battista, donaci di venerare con fede viva il mistero che abbiamo celebrato e di raccogliere con gioia il frutto di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Concéde nobis, Dómine, beáti Ioánnis Baptístæ natále recenséntibus, ut et salutária sacraménta quæ súmpsimus significáta venerémur, et in nobis pótius édita gaudeámus. Per Christum.


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