| | | OFFLINE | | Post: 1.544 | Età: 90 | Sesso: Femminile | moderatore | |
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19/11/2013 01:56 | |
non me la sento di commentare le parole di Bergoglio, perchè a catechismo ho imparato che si pecca anche col pensiero, oltre che con le opere e le omissioni
certo non tocca agli uomini il giudizio, però...a catechismo ho anche imparato che il papa è il rappresentante di Cristo in Terra
ma considerando che da quando io ho imparato il catechismo sono ormai passati 70 anni e che la Dottrina della Chiesa postconciliare è alquanto diversa da quella dei tempi di Pio XII può darsi che oggi il pensiero non figuri più tra le forme di peccato
il che secondo me sarebbe cosa buona e giusta, ma io lo dico dal punto di vista...laico
però gli atti hanno una concretezza che si ripercuote sul sociale, ed è giusto che debbano essere giudicati, perchè libero arbitrio significa proprio il potere scegliere tra il bene e il male, ma per scegliere bisogna sapere giudicare cosa è bene e cosa è male
gli atti "antropologicamente arretrati" sono quelli che rendono l'uomo schiavo degli istinti più primitivi
la omosessualità non è di per sè stessa "antropologicamente arretrata" ma lo è se la si vive senza tenere conto delle sue caratteristiche peculiari
non è "antropologicamente arretrata" una coppia omosessuale, ma lo è se rinnega il suo essere soltanto un paio di persone dello stesso sesso, con tutte le limitazioni che questo FATTO comporta
non è "antropologicamente arretrato" scegliere di cambiare gender, ma lo è se non si tiene conto che il cambiamento comporta l'infertilità
sono "antropologicamente arretrati" tutti quei comportamenti e quelle scelte che non tengono conto della verità che va oltre il "qui e adesso"
perchè l'antropos, cioè l'uomo, a differenza degli animali, possiede la percezione del trascendente e il suo pensiero si è evoluto proprio grazie a quella percezione
il "qui e adesso" fa arretrare l'homo sapiens al livello dell'uomo scimmia |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.006 | Città: FAGNANO OLONA | Età: 70 | Sesso: Maschile | |
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19/11/2013 08:44 | |
Certo che il pensiero verso il male è male, e Papa Francesco, ne la Chiesa postconciliare ha mai affemato il contrario.
Ma è la libertà di pensiero che Bergoglio accetta, di opinione, di scelta, come del resto Gesù, ma come bene dici tu è l'azione applicata al pensiero verso il male che è condannabile, non la persona.
Dunque liberamente ognuno pensi ma non costringa gli altri a pensare allo stesso modo e a riconoscere questo modo di pensare.
Delle proprie scelte poi ognuno risponderà quando sarà al momento a chi crede o a chi non crede. |
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