| | | OFFLINE | | Post: 9.955 | Città: MILANO | Età: 70 | Sesso: Maschile | |
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30/10/2013 23:39 | |
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| | | OFFLINE | | Post: 9.955 | Città: MILANO | Età: 70 | Sesso: Maschile | |
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30/10/2013 23:40 | |
R. - La riunione aveva come scopo principale la creazione di un ‘Comitato’ - il nome non è ancora deciso - per il dialogo interreligioso, una struttura che abbia degli appuntamenti regolari in modo da favorire questa armonia di cui il Paese ha tanto bisogno. Quindi è una cosa molto importante e pubblicheremo anche un comunicato, dove si parla della nascita di questa nuova struttura di dialogo, perché speriamo che così si capisca che il dialogo interreligioso è anche un bene per l’intera società, perché mettiamo insieme tutto ciò che abbiamo in comune, musulmani e cristiani, a disposizione della società. La religione non è da temere, la religione è una ricchezza!D. - Quindi una sorta di ‘comitato di saggi’: qual è stato il clima di questa riunione?R. - Un clima di grande cordialità e di amicizia. Infatti non abbiamo avuto alcun problema per la redazione del comunicato finale. Direi che ciò lascia sperare bene.D. - I punti salienti di questo comunicato?R. - Sarà, prima di tutto, l’insistenza sui valori comuni che abbiamo - quindi la famiglia, la scuola, la giustizia, la pace - e poi anche la creazione di questa struttura di dialogo, che si incontrerà alternativamente un anno a Roma e un anno in Iraq.D. - Questo comitato avrà la possibilità anche poi di interfacciarsi e di dialogare con le autorità politiche e istituzionali?R. - No, questa è un’altra cosa: rimane una struttura di dialogo interreligioso e non politico.D. - Sappiamo che la comunità cristiana ha sofferto fortemente e che si è dimezzata in questi dieci anni. Si è parlato anche di questo?R. - Sì, abbiamo parlato di questo. Ma loro dicono che - e me lo ripeteva anche il capo della delegazione – che tutti questi attentati non sono fatti da iracheni, ma sono fatti da mercenari. Loro dicono: “Noi con i cristiani non abbiamo alcun problema; siamo sempre vissuti assieme”. Insistono molto sul fatto che la violenza non è fatta dagli iracheni, ma viene importata.D. - Quindi bisognerà lavorare proprio per la riconciliazione umana di questa popolazione…R. - Certo, certo! Se non c’è l’amicizia e il rispetto, cosa possiamo fare?http://it.radiovaticana.va/news/2013/10/30/appello_del_papa_per_la_pace_in_iraq._il_card._tauran_annuncia_la/it1-742088 |
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