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Alternativa per la Germania

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2013 04:08
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12/11/2013 01:13

Programma elettorale
Al suo congresso di fondazione, il 14 Aprile 2013, Alternative für Deutschland
ha adottato un programma elettorale che funge da comunicazione breve e
comprensibile delle nostre principali priorità politiche. Un programma più
dettagliato sarà adottato al nostro primo congresso di partito.
Politica monetaria
• Chiediamo lo scioglimento per legge dell'eurozona. La Germania non ha
bisogno dell'euro e l'euro danneggia altri paesi.
• Chiediamo la reintroduzione delle valute nazionali o la creazione di unioni
monetarie più piccole e più stabili. La reintroduzione del DM non dovrebbe
essere un tabù.
• Chiediamo un cambiamento dei trattati europei, al fine di consentire a
ciascuno Stato di lasciare l'euro. Ogni popolo deve poter decidere
democraticamente sulla sua valuta.
• Chiediamo che la Germania imponga questo diritto di recesso dall'euro,
bloccando ulteriori prestiti di assistenza del MSE con il suo veto.
• Chiediamo che il costo delle cosiddette politiche di salvataggio non siano a
carico dei contribuenti. Le banche, gli hedge fund e gli investitori privati sono
i maggiori beneficiari di questa politica. Devono quindi prendersene la
responsabilità per primi.
• Chiediamo che paesi eccessivamente e irrimediabilmente indebitati come la
Grecia ottengano la cancellazione del proprio debito.
• Nella crisi del debito le banche devono sopportare da sole le proprie perdite
o essere stabilizzate a spese dei loro principali creditori privati
• Chiediamo un divieto immediato dell'acquisto di carta di scarto da parte
della Banca Centrale Europea. L'inflazione non può erodere i risparmi dei
cittadini.
Politica europea
◦ Approviamo un'Europa di Stati sovrani con un mercato interno comune.
Vogliamo vivere insieme in amicizia e buon vicinato.
◦ Sosteniamo i pieni poteri di bilancio dei parlamenti nazionali. Rifiutiamo
decisamente una unione di trasferimento o anche uno Stato europeo
centralizzato.
◦ Ci assicureremo che i poteri legislativi siano trasferiti di nuovo ai parlamenti

nazionali.
◦ Ci impegneremo per una riforma della UE per ridurre la burocrazia di
Bruxelles e promuovere la trasparenza e la vicinanza ai cittadini.
• Il Parlamento europeo ha fallito nel controllare Bruxelles. Sosteniamo con
forza le posizioni di David Cameron per snellire l'Unione europea attraverso
una maggiore concorrenza e responsabilità individuale.
Stato di diritto e democrazia
◦ Chiediamo di rispettare lo stato di diritto, senza alcuna restrizione. Gli
organi governativi non possono porre sé stessi per casi singoli al di sopra delle
leggi e dei trattati. Piuttosto, essi devono essere rispettati nella lettera e nello
spirito.
◦ L'azione di ogni governo tedesco trova i suoi limiti nel diritto internazionale,
nella Costituzione e nei trattati europei. Questi sono di fondamentale
importanza per la nostra società e devono essere rispettati scrupolosamente.
◦ Chiediamo un rafforzamento della democrazia e dei diritti democratici dei
cittadini. Vogliamo introdurre referendum e iniziative sul modello svizzero.
Ciò è particolarmente importante per l'attribuzione di poteri all'UE.
◦ I partiti dovrebbero partecipare al sistema politico, ma non dominarlo.
◦ Chiediamo più democrazia diretta anche nei partiti. Il popolo dovrebbe
decidere la volontà dei partiti, non il contrario.
◦ Chiediamo che i membri del parlamento dedichino la loro piena capacità
lavorativa ai lavori parlamentari. Il mandato non deve essere compromesso
da attività professionali retribuite.
◦ Ci impegniamo ad assicurare che anche le opinioni non convenzionali siano
discusse apertamente nel discorso pubblico, purché le opinioni non siano in
violazione dei valori della Costituzione.

Finanze pubbliche e fisco
◦ Chiediamo il rispetto del tetto del debito e la riduzione dei debiti accumulati.
Anche la Germania ha molti più debiti di quanto consentito.
◦ Chiediamo che i rischi di responsabilità derivanti dalla politica di eurosalvataggio
siano finalmente presi in considerazione nella pianificazione
finanziaria. Attualmente, si getta intenzionalmente sabbia negli occhi dei
cittadini.
◦ Chiediamo una drastica semplificazione della normativa fiscale in linea con
il modello fiscale progressivo di Kirchhof (http://en.wikipedia.org/wiki/
Paul_Kirchhof). Il cittadino deve essere in grado di capire perché è tassato e a
quale livello.
Pensioni e famiglia
◦ La crisi dell'euro minaccia tutte le forme di risparmio previdenziale
attraverso l'indebitamento e tassi di interesse minimi. Chiediamo che
l'importo delle pensioni sia garantito nel lungo termine. I debiti della crisi
dell'euro non devono portare ad una pensione basata sulla situazione di
liquidità dell'erario.
◦ Chiediamo maggiore attenzione ai bambini nel calcolo della pensione.
◦ La Germania ha troppo pochi bambini. Pensioni e assicurazione sanitaria
sono quindi in uno stato traballante. La Germania deve dare più sostegno ai
bambini e alle famiglie.
• Siamo per la protezione della famiglia come nucleo della società. Un
sostegno solidale alla famiglia è un investimento per il nostro futuro comune e
una parte essenziale comune del contratto tra le generazioni.
Istruzione
◦ Esigiamo standard educativi nazionali uniformi sulla base dei migliori
sistemi scolastici in Germania.
◦ Proponiamo di promuovere l'istruzione come compito fondamentale della
famiglia. Asili nido e scuole devono completarla in modo utile. Niente è più
importante per il nostro futuro dell'istruzione dei nostri figli.
◦ In primo luogo, sono i genitori a essere responsabili dell'istruzione e della

formazione dei loro figli. Lo Stato deve aiutarli a svolgere questo compito.
Programmi di educazione della prima infanzia devono essere disponibili
indipendentemente dal background familiare.
• Chiediamo un sistema universitario di alta qualità che fornisca agli studenti
un adeguato supporto e opportunità di finanziamento. Anche un ritorno ai
classici programmi di diploma ed esami di Stato deve essere possibile.
Politica energetica
◦ Chiediamo una strategia energetica sostenibile per disporre di energia a
prezzi accssibili. È inaccettabile che la popolazione debba pagare con prezzi in
drastico aumento per politica insensata e irresponsabile del governo federale.
◦ Chiediamo una riforma della legge tedesca sulle energie rinnovabili
(“Erneuerbare Energien Gesetz EEG”). È antisociale finanziare i sussidi per
l'energia solare ed eolica attraverso i prezzi dell'elettricità.
• Chiediamo che le sovvenzioni per le energie rinnovabili siano invece
finanziate dalla fiscalità generale. Deve essere dichiarato pubblicamente quale
forma di energia è sovvenzionata e in che misura.
Politica di integrazione
◦ Chiediamo una riforma della legge sull'immigrazione. La Germania ha
bisogno di immigrazione qualificata e disposta a integrarsi.
◦ Chiediamo una legge sull'immigrazione sul modello canadese. Una
immigrazione disordinata nei nostri sistemi sociali deve assolutamente essere
impedita.
◦ I veri perseguitati politici devono poter trovare asilo in Germania. Un
trattamento dignitoso significa anche consentire ai richiedenti asilo di poter
lavorare in questo paese.
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13/11/2013 10:57



Carissima, ti leggo con molto molto piacere e rispondo volentieri al tuo post.

Le proposte elettorali sono sempre ottime ma generalmente rimangono tali: solo proposte.
Ad elezioni avvenute nascono subito difficoltà insormontabili per effettuarle, come se tutto non fosse già drammaticamente previsto.

Parlare non costa nulla, fare è tutt'altra cosa.

Questo accade dappertutto ma credo che l'Italia detenga il triste primato del NON FARE ( se non teniamo conto degli aumenti a raffica delle tasse per i quali, per una volta tanto, tutti si muovono veloci: anche in questo l'Italia batte gli altri).

Ultima dalla Germania: la proposta di far pagare il pedaggio autostradale agli stranieri, avete letto le critiche feroci dei nostri? Forse hanno dimenticato che da noi TUTTI PAGANO.

Per quanto riguarda le università tedesche e gli aiuti concreti agli studenti, sarò più precisa con notizie di prima mano non appena mia nipote rientrerà da Jena.

Buona giornata a tutti.




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13/11/2013 19:54

Ciao Claretta, finalmente ti vedo scrivere!
Come sempre sei molto competente nelle materie: economiche, politiche e altro.
A mio modesto pare, economicamente l'Italia per uscire da questo pantano economico, deve fare due mosse semplicissime:
copia e incollla dal sistema economico Svizzero. Bisogna copiare dai Paesi Europei più bravi le cose che si servono.

lazzaro
  
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15/11/2013 02:19

non è così semplice lazzaro : la Svissera non è nella UE e ha il franco, non l'euro

cioè può decidere lei quanta moneta le occorre e quanta può stamparne, ed è libera di decidere quale politica
economica fare,
proprio perchè ha la sovranità monetaria, che noi non abbiamo più
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Post: 9.955
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15/11/2013 20:02

Scusami Claretta,
e se l'Italia facesse copia e incolla con il sitema economico Tedesco, funzionerebbe?

lazzaro
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16/11/2013 03:49

è andato perso il lungo post che avevo messo ieri notte in risposta ad Evita,
me ne dispiace, ma adesso non ce la faccio a farne un altro lungo come quello di
ieri e d'altra parte non posso rispondere brevemente sulle questioni poste da lei

e su tutte le altre che quel programma mette in evidenza

perciò rispondo per adesso solo a te lazzaro ;

non si può copincollare il sistema economico della Germania perchè significherebbe cambiare
quasi tutta la Costituzione italiana

la Germania è uno stato federale, invece delle Regioni ci sono i landers, e ogni lander ha autonomia
fiscale, cioè trattiene tutto l'incasso e ne versa solo una piccola parte, concordata, al fondo di solidarietà
per i lander non autosufficienti

il lander della Baviera, che è il più ricco, versa il 3% e protesta perchè ritiene che sia troppo

alla Lombardia ritorna solo il 60% delle tasse che i cittadini lombardi hanno versato nelle casse romane

e questa è solo una delle differenze che ci impediscono di copincollare il sistema economico germanico
ma non è la meno importante

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16/11/2013 11:02

Grazie Claretta!
Gaetano
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16/11/2013 16:01

Il vero problema e' che non siamo svizzeri e non siamo tedeschi.

Dovremmo mandare li 2 generazioni italiane e poi istallare qui un loro criterio di governo.

Ma sarebbe il migliore?

Io per esempio vedrei un criterio di socialismo o comunismo spinto tipo norvegia o danimarca.

Ma come spiego ad un italiano che dovremmo aderire ad un coro di 60 milioni di cantanti?

Questo e' il paese dei solisti e allora solo stonatura possono regnare.

daffy
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17/11/2013 02:35

il socialismo dei paesi nordici è socialdemocrazia, niente a che fare con il socialismo
spinto di tipo sovietico, esiste la libertà di impresa ed esiste anche una molteplicità di
partiti, ma soprattutto esiste il parlamentarismo rappresentativo

e comunque si tratta di nazioni che hanno una popolazione inferiore a un decimo di quella italiana:
Danimarca 5,5 milioni, Norvegia 5 milioni,insieme hanno più o meno lo stesso numero di abitanti
che ha la sola Lombardia,  inoltre si tratta di paesi semifederali, con monarchie millenarie, e la
Norvegia è ricchissima di petrolio, grazie alle sue piattaforme petrolifere nel Mare del Nord

sia la Norvegia che la Danimarca NON sono nella eurozona, hanno la sovranità monetaria e
possono decidere quanta moneta occorre stampare per la gestione economica del bilancio statale

ma nonostante tutto questo sia la Norvegia che la Danimarca hanno enormi problemi di gestione
degli immigrati, e infatti i partiti di tipo nazionalista e/o euroscettici stanno crescendo anche lì
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Post: 852
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17/11/2013 12:18

In pratica, Norvegia e Danimarca sono due nazioni e non filiali di una falsa unione europea.

Ma quando capiremo tutti che stare in questa Europa è solo un fallimento. Chi entra, fallisce!

L'AfD non ha ancora raggiunto lo sbarramento, dai sondaggi, del parlamento tedesco per cui, per ora, rischia di non entrare neanche alle prossime elezioni, ma il segnale di una Germania che vuole cacciare dall'europa (perchè non ne uscirà visto che ci guadagna) i paesi che ha impoverito è un chiaro segno del disegno egemonico di questa nazione nei confronti degli altri paesi.

Farà la stessa fine delle ultime due guerre mondiali?
Credo di si, solo che stavolta facciamo come fecero i romani che dissero "Carthado delenda est" e la rasero al suolo per sempre.
OFFLINE
Post: 852
Età: 64
Sesso: Maschile
17/11/2013 12:22

socialismo, socialdemocrazie e comunismo
Sono tre filosofie politiche molto differenti tra loro, ma con un solo pensiero di base:
La politica al servizio del popolo e non viceversa come è successo dopo.
Il socialismo sovietico è servito, alal fine, ad arricchire poche persone, mentre il popolo viveva di quel poco che gli ricadeva addosso.
Il comunismo cinese si è rivelato una forma dittatoriale ancora peggiore.
La socialdemocrazia hitleriana prima e fascista dopo è stata travolta da persone poco inclini a seguire i dettami di quello che doveva essere il vero socialismo. Si sono trasformati anche loro in dittatori.

In Italia, non abbiamo nessuna delle suddette forme di pensiero.
Sono solo sigle di facciata.
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Post: 2.207
Città: ROMA
Età: 67
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17/11/2013 21:02

ogni idea politica deve essere confermata come idea dalla sua attuazione.
La dittatura non e' la pratica di una idea poiche' la elimina e la prevarica uccidendo ogni confronto o verifica.
Hitler ,stalin e vari altri hanno usato l'idea del tutto uguale e del tutto sociale  per imporre la volonta
di un uomo solo.
Stessa cosa e' accaduta in italia con effetti meno devastanti ma ugualmente negativi oltre che subdoli.
Si puo' usare la forza materiale oppure mediante i media abituare la gente ad un pensiero unico molto redditizio per
i pochi e addormentante per gli altri.
Grillo e' l'ultimo esempio che abbiamo di fronte. La democrazia della rete circoscritta a chi la detiene.
Ma anche google, facebook e molto altro ci tiranneggiano in maniera asociale.
Non sono il risultato di un pensiero comune ma il pensiero di una elite di affari.
Non siamo noi che facciamo domande ma sono loro che le fanno e ci regalano delle risposte da dare .
Noi diamo le risposte che a loro piacciono altrimenti modificano la domanda.
Di conseguenza dobbiamo svegliarci e avere una migliore autonomia di pensiero e soprattutto una migliore
capacita' di difendere e divulgare in nostro pensiero.

Tanti anni fa un comunista aveva scritto a riguardo cose interessanti:
antonio gramsci


Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.


L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia
bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla
sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento
potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la
massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro
che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi
sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma
nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe
successo ciò che è successo?


Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro
del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che
non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.


Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.
E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente
opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.


11 febbraio 1917 
 

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18/11/2013 04:08

il 1917 è l'anno più tragico della Grande Guerra, e al fronte i nostri soldati combattevano
con i fucili dei carabinieri puntati alla loro schiena,basti dire che il General Badoglio ordinò
che nel caso di diserzioni ci fosse la DECIMAZIONE dei reparti, ossia che venisse fucilato
un soldato ogni dieci di quel reparto dove era avvenuta anche solo una singola diserzione

d'altra parte in Russia quell'anno ci fu la Grande Rivoluzione di Ottobre iniziata  proprio
con le diserzioni di massa

ma in Italia il Partito Comunista non c'era ancora, Antonio Gramsci e gli altri lo fondarono
solo nel 1921, quando il socialista interventista Benito Mussolini era già da due anni  stato
nominato Primo Ministro dal monarca che quella guerra aveva voluto, tradendo anche il
patto di neutralità firmato con l'Austria

nel 1917 gli indifferenti non erano affatto la maggioranza, c'era partigianeria perchè c'erano
sia i partiti che i movimenti, c'erano gli scioperi e c'era lo squadrismo, i parlamentari non si
erano ancora ritirati sull'Aventino e i cattolici sociali facevano già attivismo politico, anche
se ebbero solo nel 1919 il permesso dal Vaticano di fondare il Partito Popolare

i disordini erano già ampiamente diffusi nella penisola fin dal 1912, ma del resto gli scioperi
del 1898 , soffocati nel sangue dai cannoni del re, erano gia partigianeria movimentista, perchè
il Partito Socialista Italiano è stato fondato nel 1892 

Gramsci in  quello scritto del 1917 si riferisce alla rivoluzione bolscevica, ma cerchiamo di non
dimenticare che il comunismo è una teoria economica, non una ideologia, e che la sua Bibbia
si intitola Il Capitale

una teoria economica che abolisce l'esistenza dell'individuo e quindi della persona, rendendo
permessa e riconosciuta solo l'esistenza delle masse

ed è questo che ha provocato il culto della personalità unica icona delle masse, ossia il culto
di Stalin, quello di Mao, quello di Titoo, quello di Dien Bien Phu, quello di Castro, quello di
Cesausesco e così via
  fino a quello del Grande Padre coreano

quale è la differenza con il culto di Mussolini e quello di Hitler ?

è soprattutto il nazionalismo che fa la differenza : sia l'uno che l'altro sono l'icona dell'orgoglio
nazionalista per le masse adoranti

Mussolini aveva già puntato sull'orgoglio nazionalista quando era direttore dell'Avanti nel 1913
e scriveva articoli di ardente interventismo, articoli che hanno provocato il suo licenziamento e
la sua espulsione dal PSI decisa da Turati

Hitler invece è stato letteralmente spinto a diventare l'icona dell'orgoglio nazionalista dalle condizioni
capestro, umilianti ed economicamente disastrose che le  Grandi Nazioni Vittoriose avevano imposto
alla Germania con il trattato di Versailles 

se ci fosse stato un minimo di buonsenso nei vincitori il nazismo non sarebbe mai esistito

Hitler fino al 1919 non era nessuno, e da quando ha iniziato ad avvicinarsi alla politica fino a quando
è divenuto Presidente con il 30,6 dei voti sono passati ben 15 anni

Hitler è divenuto Presidente nel 1934

Mussolini era già al potere da 12 anni

la Germania ci ha messo 16 anni di nazionalismo umiliato e ridicolizzato per diventare nazista

all'Italia sono bastati 4 anni di nazionalismo vittorioso per diventare fascista   
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