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una bella storia

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2008 21:56
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Post: 2.401
Sesso: Maschile
Moderatore
03/12/2008 13:49

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la  stessa stanza  d'ospedale.. Ad uno dei due uomini era   permesso  mettersi seduto sul   letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.

Il suo letto era vicino  all'unica finestra della stanza.  L'altro uomo doveva restare invece  sempre sdraiato.


I due uomini fecero conoscenza e  cominciarono a   parlare per ore.   Parlarono
delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro  servizio militare e dei   viaggi che avevano fatto.


Ogni pomeriggio  l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e  passava il tempo raccontando al   suo compagno di stanza tutte le  cose che poteva vedere fuori dalla   finestra.


L'uomo nell'altro  letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era  reso più bello e più vivo da tutte le cose e  i colori  del mondo esterno che il suo amico gli raccontava:

la finestra dava su un parco con un delizioso  laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i  bambini facevano navigare le loro barche    giocattolo.   Giovani  innamorati camminavano   abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.

Mentre l'uomo vicino  alla finestra  descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la  scena.

In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una  parata che stava passando.  Sebbene l'altro uomo non potesse vedere   la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni  e le settimane.

Un mattino l'infermiera trovò il corpo  senza vita dell'uomo  vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.

L'infermiera  diventò molto triste e chiamò  gli inservienti per portare via il  corpo.

Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se  poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu  felice di fare il cambio e, dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.

Lentamente, dolorosamente, l'uomo si   sollevò  su un gomito per vedere per la  prima volta il mondo esterno. Si  sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicino al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.

L'uomo  chiese all'infermiera che  cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori da quella finestra.

L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.   'Forse, voleva farle coraggio..'  disse.


Epilogo: vi è una grande felicità nel rendere felici  gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.

Se vuoi  sentirti ricco conta le cose che possiedi e che il denaro non può  comprare.

L'oggi è un dono ed è per questo motivo che si chiama ...   "presente".

Un caro saluto a tutti
iyvan

OFFLINE
Post: 2.614
Sesso: Femminile
Moderatore
03/12/2008 15:04




Ecco un'altra bella storia:


In una camera del reparto oncologico, una mattina entrarono tre donne.
Si presentarono ed a turno raccontarono il proprio caso e le proprie paure.
Quando finirono calò un silenzio pieno di angoscie per l' incapacità di affrontare un male il cui nome fa tanto terrore.
Ad un tratto una esclamò: " Ragazze, reputiamoci fortunate!" e allo sguardo stupito delle altre, continuò: " Immaginate se su questi letti ci fossero le nostre figlie, come ci sentiremmo? Non saremmi forse più disperate? Ringraziamo Dio che sia capitato a noi".
E così fecero e anche la donna che da anni non entrava in Chiesa, entrò nella cappella della clinica.

L'operazione andò bene a tutte e tre, e ancora adesso continuano la loro battaglia contro il cancro.
03/12/2008 21:56

Caro Iyvan m'hai fatto pungere il naso e pizzicare gli occhi con la tua bella storia...
.m'ha colpito l'uomo ipovedente per la sua delicatezza e
il suo atto d'amore verso il suo prossimo,
che in quel momento era il suo compagno di letto.
Non egoismo o recriminazioni sul proprio dolore...ma ricordi condivisi
sorrisi strappati senza nostalgia,
una serena consapevolezza di sè....
l'altro si era stupito perchè mai avrebbe sospettato della sua cecità
per come lo faceva volare con l'immaginazione ,con tutti i suoi colorati racconti....
e se ne è andato senza un lamento....
Quante persone sofferenti se ne vanno senza un lamento
con quella forza che mai avrebbero sospettato di avere....
Ma qui vado oltre
penso già a una giovane donna che se ne andò anni fa
lasciando marito e tre bimbi...ma qta
è un'altra storia e ve la dirò.
Ma mi hai fatto venire in mente un'altra donna
conosciuta al RnS
ipovedente e sapeva riconoscere le gemme preziose!!!
Pure il colore!
Ciao e buona notte!

emoticons-1285.gif angelsmileywings image by ljbbdoll

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