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MA CHE COS'E' QUESTA CRISI?

Ultimo Aggiornamento: 20/12/2008 11:39
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Post: 2.614
Sesso: Femminile
Moderatore
19/12/2008 18:15





Sarà in smoking o in jeans, in lungo o con l'abito della festa. Magari a Cortina o St. Moritz, oppure nel bilocale in periferia, ma con angolo cottura. Si stapperà Krug o Cinzano. Sotto l'albero ci saranno i pacchi: un diamante oppure un paio di pantofole nuove. Con un tonfo di fuochi d'artificio o con un semplice petardone da gettare dalla finestra.
Comunque sia, verrà il Natale e pure il Capodanno, come sempre. Tagliando il panettone non mancherà la battuta sulla crisi, immancabile il ricordo del passato: altri tempi. In una baita o in periferia, ci sentiremo tutti un po' più poveri.
Ma non lo avevamo detto anche lo scorso anno?

Strana gente noi italiani. Il 29, al massimo, è un numero da giocare al lotto, mica una jattura. Leggiamo i quotidiani e tiriamo quattro moccoli, ma poi, ripiegato il giornale, andiamo avanti come se niente fosse: che cosa regaliamo a zia Adalgisa?
Pensiamo in bianco e nero e viviamo in technicolor. Però alla fine i conti tornano.

A qualche economista pessimista sembreremo sciagurati, in realtà abbiamo assimilato, magari senza accorgercene, la regola del consumo e la catena dell'economia. Siamo avanti, come dicono i ragazzi di oggi, o folli, come preannunciano i condor della finanza.

Signore e signori, ci sono le feste. Una speciale cartina di tornasole sul "come stiamo". Bene no. Non occorre un Nobel dell'economia. Ma nemmeno un disastro, come vorrebbero in tanti. In fondo, non è cambiato nulla, basta stare un po' attenti. Non bisogna avere i capelli (pochi) bianchi come me per ricordare un altro mondo. Già, allora c'era il boom e papà ti regalava la granturismo, ma adesso di ragazzotti in bicicletta non se ne vedono.

Insomma non rovinateci pure le feste. Ogni giorno è una sciagura, a guardare i TG e a leggere i giornali. Però, la vita non va in onda e tantomeno è di carta. Occorre tirare la cinghia? Mica è una novità. Certo i costi aumentano, ma quando mai sono calati? L'ha detto persino il grande Enzo Biagi a ogni inizio d'autunno, almeno per una ventina d'anni, cominciando allo stesso modo lo stesso pezzo.
Forse questa volta sarà più dura. Quante volte ci siamo rimboccati le maniche?  Eppure siamo qui, pronti a stappare la nostra bottiglia, francese o italiana, non fa differenza. In famiglia o con l'amante, non c'è nulla di nuovo. A sentire le solite stucchevoli discussioni: meglio l'albero o il presepe? E anche ad ascoltare le sirene del male che ci annunciano il prossimo anno più devastante di uno tsunami. Vi ricordate mai qualcuno che abbia pronosticato dodici mesi da Paperon de Paperoni?

Quindi, non facciamoci del male da soli. Ci sono le feste. E allora si va avanti come sempre. Mi dicono che trovare un posto in un'agenzia di viaggi non sia semplicissimo, forse non sono l'unico a pensarla in positivo, come diceva Jovanotti.
I negozi non sono ancora pieni? Ne riparleremo tra qualche giorno, poi, come sempre, il problema sarà riuscire ad entrarci. Che non vuol dire negare la crisi, ma nemmeno dare ragione a chi ci vede già come croci in un campo santo.

Tempi duri, è un modo di dire antico più della nostra lingua. Il che vuol dire che c'è sempre stato un dopo.....
qualcuno lo avrà pur tramandato.

Nicola Forcignanò




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Post: 2.401
Sesso: Maschile
Moderatore
19/12/2008 21:59

In passato le crisi erano localizzate in alcuni paesi.
Oggi ci troviamo di fronte ad una crisi che sta coinvolgendo tutto il mondo, ed è  questo che la rende molto grave.
Sale la disoccupazione, calano gli investimenti, siamo in piena recessione, il denaro sta sempre di più perdendo il suo potere di acquisto, gli investimenti finanziari di molti paesi sono ad alto rischio.
Gli effetti non sono mai immediati, ma sembrano prospettarsi momenti non proprio rosei.
L'allarme non proviene solo da qualche fonte, ma tutti gli economisti sono concordi nel dire che questa è una delle peggiori crisi che si sia mai registrata.

L'ottimismo è una bella cosa, purchè non diventi incoscienza.

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Post: 2.614
Sesso: Femminile
Moderatore
19/12/2008 22:33


L'ottimismo è una bella cosa, purchè non diventi incoscienza.


Caro Iyvan,

la penso come te. E' bene essere ottimisti ma non al punto di negare la realtà come sembra fare l'articolista, con particolare leggerezza, su un argomento che è molto più serio di quanto lo stesso creda.

E la realtà, ahimè, è che da qualche tempo anche degli italiani si rivolgono presso la sede del mio volontariato, per avere pacchi di viveri in quanto veramente non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Questo è un segno drammatico che mi sconvolge profondamente!





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Post: 5.367
Sesso: Femminile
20/12/2008 00:00

Purtroppo il fatto grave e' che da fonti autorevoli viene detto che non siamo arrivati ancora al fondo
e ci aspettanp momenti ancor piu' duri[SM=g27994] ....

Ed e' difficile ...parlo per me...festeggiare allegramente come se nulla fosse l'arrivo del Nuovo Anno!


Non possiamo far finta di nulla...la crisi c'e' e Dio solo sa cosa accadra' nei prossimi mesi...

Maria ci dice: Pregate!  Pregate!


Fidiamoci di lei e rivolgiamoci al Signore chiedendoGli di aver pieta' dell'ingratitudine dei suoi figli Amen!
[Modificato da Anam_cara 20/12/2008 00:03]
20/12/2008 11:37

C'è crisi perchè i politici (parlo di casa ns)hanno perso tempo a litigare fra loro . Poi l'euro ha fatto anche la sua parte. NN sono economista ma trovo cheoggi la gente si è rassegnata di fronte all'euo....qdo leggo il prezzo ad es, 50 eurp per un articolo che ritengo spropositato io commento a voce alta e chiedo ma siamo matti?E' vero ogni tanto leggo l'interrogtivo negli occhi del commerciante...però bisognerà pure fare qualcosa...cosi' ci penso....e rinuncio....la gente rinuncia e male nn fa....però sempre più famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese....e la mia è tra qte....eppure lavoriamo in due .....ma con due figli nn sempre si riesce a risparmiare dove si vorrebbe....cosi' si rinuncia a qualche pizzata (sotto Natale no...perchè anche le relazioni sociali contano...amici di scuola o sport  dei figli, cene tra colleghi....), cinema,ma ci sono anche rinunce più importanti....che nn sto ad elencare....Penso a chi rinuncia al lavoro come le donne che nn hanno nessuno che cura i loro figli...ad es.o per malattia.Cmq la forbici tra ricchi e poveri i sta allargando sempre più, il che significa che il ceto medio si sta assotigliando sempre più.Qdi si avranno pochi Paperoni e tantissimi Paperini Paolini.....con tanta voglia di lavorare però a differenza del ns simpatico fumetto.
20/12/2008 11:39

E cm penso a tante famiglie con grossi problemi famigliari e lo Stato che fa ...dà piccole mance alle famiglie con figli.poi lasciamo stare ....
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