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26/12/2008 17:00 | |
146° video - 20-11: Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia
Enti di tutto il mondo sono chiamati a discutere e confrontarsi sui diritti dei bambini
20 novembre 2008. Il 20 novembre è stata proclamata dalle Nazioni Unite Giornata internazionale dei diritti dellinfanzia e delladolescenza, un giorno in cui soggetti istituzionali, ong, onlus, associazioni, enti di tutto il mondo sono chiamati a discutere, confrontarsi e ricercare le modalità operative perché tutti bambini del pianeta possano effettivamente godere degli stessi diritti. Lumanità ha il dovere di dare ai bambini il meglio di se stessa si legge nel prologo de La Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo approvata dallassemblea dellONU il 20 novembre 1959 e diventata poi, nello stesso giorno del 1989 Convenzione Internazionale sui diritti dellinfanzia. Con questo documento si riconosceva il bambino come soggetto di diritto capace di intendere, volere e discernere.
Una Convenzione che oltre ad inquadrarsi come strumento di promozione e di difesa dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, si configura come il primo trattato mondiale e multilaterale che ha stabilito diritti internazionalmente riconosciuti al bambino, imponendo agli Stati di rispettarli concretamente e di presentare regolarmente rapporti sull'attuazione. http://www.buonenotizie.it/asp/artico...
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| | 145° video - Giornata Pro Orantibus: i monasteri per la vita della Chiesa
20/11/2008 12:59 VATICANO - PRO ORANTIBUS
Città del Vaticano (AsiaNews) Cercare Dio e cercarlo attraverso Gesù Cristo che lo ha rivelato (cfr Gv 1,18), cercarlo fissando lo sguardo sulle realtà invisibili che sono eterne (cfr 2 Cor 4,18), nellattesa della manifestazione gloriosa del Salvatore: è questa per Benedetto XVI la vocazione di monaci e monache che da millenni abbandonano solo in apparenza - il mondo per vivere nei monasteri. Proprio oggi il pontefice ha incontrato i membri della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, che celebra i suoi cento anni di vita. Nel cercare Dio, ha precisato il papa, i monaci e le monache realizzano la loro vocazione per il bene di tutta la Chiesa. Il monachesimo, infatti, costituisce per tutte le forme di vita religiosa e di consacrazione una memoria di ciò che è essenziale e ha il primato in ogni vita battesimale: cercare Cristo e nulla anteporre al suo amore. Cè una esemplarità nella vita monastica, che sostiene ogni cristiano. Per questo vale la pena che ogni fedele abbia familiarità e amicizia con qualche monastero di clausura.
Anche le vocazioni missionarie sono aiutate da quelle monastiche, soprattutto quelle contemplative. Nel PIME, il Pontificio istituto missioni estere, molti missionari, anche fra quelli più giovani, coltivano un rapporto epistolare e di preghiera con qualche fratello o sorella degli ordini contemplativi. Questo aiuta i missionari a ricordare Chi li ha mandati e a rendere vivo il cuore di tutte le opere e attività, che è lamore di Cristo.
In monastero, ha ancora detto oggi il papa, si apprende a vivere da veri discepoli di Gesù in serena e perseverante comunione fraterna, accogliendo pure eventuali ospiti come Cristo stesso e questo rende lesperienza monastica un modello per tutti i cristiani. Anche lappello del Sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio, celebrato di recente a Roma, vede nei monaci e nelle monache i primi protagonisti nel fare della Parola di Dio il cibo quotidiano, in particolare attraverso la pratica della lectio divina.
Le vocazioni monastiche, soprattutto contemplative, sono di particolare attualità nel mondo di oggi, spesso tentato di costruire una società senza Dio, dove luomo si crede protagonista unico. Ma la frenesia e la presunzion e sono dei cattivi maestri e le piaghe della società contemporanea emarginazioni, violenze, manipolazioni della vita, guerre, disperazioni testimoniano che senza cercare Dio, costruiamo un mondo c ontro luomo.
Da questa stima per le vocazioni contemplative è nata dal 1953 la Giornata Pro Orantibus. Dal 55 essa è festeggiata il 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria al Tempio. La scorsa domenica, 16 novembre, Benedetto XVI ha chiesto a tutti i fedeli di ringraziare il Signore per le sorelle e i fratelli che hanno abbracciato questa missione dedicandosi totalmente alla preghiera e vivono di quanto ricevono dalla Provvidenza. Care sorelle e cari fratelli, la vostra presenza nella Chiesa e nel mondo è indispensabile. Vi sono vicino e vi benedico con grande affetto!. E ha aggiunto: Preghiamo a nostra volta per loro e per le nuove vocazioni, e impegniamoci a sostenere i monasteri nelle necessità materiali.
Sostenere i monasteri nelle loro necessità materiali è aiutare la Chiesa ad essere più viva e il mondo ad essere più umano.
Questo impegno è ancora più urgente in Asia, dove la missione della Chiesa in larga parte è fatta proprio dalle centinaia di monasteri contemplativi, impegnati nella preghiera, nella cura ai più poveri, nel dialogo con i contemplativi delle altre religioni. Lo testimoniano alcune storie che pubblichiamo oggi e domani su AsiaNews.it. NellEsortazione apostolica Ecclesia in Asia, Giovanni Paolo II ha sottolineato lintimo rapporto esistente tra vita consacrata e missione e ha detto che la Chiesa in Asia guarda con profondo rispetto ed apprezzamento alle comunità religiose contemplative come ad una sorgente speciale di forza e di ispirazione (n. 44). |
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| | 148° video - Eluana Englaro, un "segno di contraddizione"
ZI08112114 - 21/11/2008 Permalink: http://www.zenit.<WBR>org/article-<WBR>16236?l=.<WBR>..
Padre Angelo è diventato carmelitano nel 1984. E stato ordinato sacerdote nel 1991 ed è stato Consigliere spirituale nel santuario di Tombetta, vicino a Verona. Attualmente si dedica alla spiritualità della vita nel convento Carmelitano di Bolzano, presso la parrocchia Madonna del Carmine.
La Parola di Gesù e Eluana
NOSTRO SIGNORE GESU CRISTO RE DELLUNIVERSO
Matteo 25,31-46
Ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere [] non lo avete fatto a me (Mt 25,42.45). La Luce abbagliante di queste parole di Gesù ci illumina senzombra di dubbio, e fa crollare i muri di inganni e di menzogne che nascondono agli occhi di tanti nostri fratelli e sorelle la natura perversa di comportamenti e leggi ostili alla vita (enciclica Evangelium Vitae, di Giovanni Paolo II, n° 100, 1995).
Collocata sul candelabro di questultima domenica dellanno liturgico, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dellUniverso, questa Luce guida alla verità tutta intera (Gv 16,13) tutti coloro che desiderano sinceramente conoscerla, con particolare ed illuminante riferimento alla verità di Eluana Englaro, questa bellissima ragazza che ogni mattina apre gli occhi e alla sera li chiude (Il Foglio, 17/11/2008, testimonianza di Marco Barbieri), diventata ormai tutti noi
La sentenza dei Giudici di Milano e quella delle Sezioni unite della Cassazione, Quando il figlio delluomo verrà nella gloria con tutti i suoi angeli (Mt 25,31) sarà valutata alla luce del Vangelo di Cristo, come in uno specchio. Allora, sia coloro che lhanno scritta, sia quelli che lhanno approvata nel loro cuore, riconosceranno la Verità tutta intera di Eluana, e comprenderanno che non si trattava solamente della figlia di Beppino Englaro, ma del Figlio di Dio che ha detto: In verità vi dico: tutto quello ch e non avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, non lavete fatto a me (Mt 25,45).
Se il sondino verrà staccato dal corpo di Eluana, Gesù morirà di fame e di sete. Il sacerdote anzitutto, ma anche ogni credente in Cristo, oggi più che mai deve saper imitare Paolo, lapostolo dei pagani, in ciò che Benedetto XVI ha detto di lui aprendo lAnno Paolino: Paolonon ha cercato unarmonia superficiale. Nella prima della sua lettere egli stesso dice: Abbiamo avuto il coraggiodi annunziarvi il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte (1Ts 2,2). La verità che aveva sperimentato nellincontro con il Risorto ben meritava, per lui, la lotta, la persecuzione, la sofferenza. Ma ciò che lo motivava nel più profondo era lessere amato da Gesù Cristo e il desiderio di trasmettere ad altri questo amore.
In un mondo in cui la menzogna è potente, la verità si paga con la sofferenza. Chi vuol schivare la sofferenza, tenerla lontana da sé, tiene lontana la vita stessa e la sua grandezza; non può essere servitore della verità e così servitore della fede. Non cè amore senza sofferenza, senza la sofferenza della rinuncia a se stessi, della trasformazione e della purificazione dellio per la vera libertà. Là dove non cè niente che valga che per esso si soffra, anche la stessa vita perde il suo valore (Omelia per lapertura dellAnno Paolino, 28 giugno 2008).
Alla luce della Parola di Dio e del Magistero della Chiesa che ne è lo sviluppo e le linee guida, comprendiamo che Eluana è stata scelta da Dio quale segno di contraddizione, e sigillo di profezia, non solamente perché siano svelati i pensieri di molti cuori (Lc 2,34-35), ma anche per essere strumento di grazia perché quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita (dalla preghiera conclusiva a Maria, che chiude lenciclica Evangelium Vitae).
Canzone: La Vita
Funny how a lonely day, can make a person say: What good is my life Funny how a breaking heart, can make me start to say: What good is my life Funny how I often seem, to think I'll find another dream In my life Till I look around and see, this great big world is part of me And my life Ah, la vita Piu' bello della vita non c'e' niente E forse tanta gente non lo sa, non lo sa, non lo sa
Ah, la vita Che cosa di piu' bello esiste al mondo E non ce ne accorgiamo quasi mai, quasi mai, quasi mai
( Shirley Bassey)
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| | 149° video - Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
Omelia (23-11-2008) padre Raniero Cantalamessa Il giudizio universale è la risposta alla sete di giustizia
Il Vangelo dell'ultima domenica dell'anno liturgico, solennità di Cristo Re, ci fa assistere all'atto conclusivo della storia umana: il giudizio universale: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra".
Il primo messaggio contenuto in questo vangelo non è il modo o l'esito del giudizio, ma il fatto che ci sarà un giudizio, che il mondo non viene dal caso e non finirà a caso. Esso è iniziato con una parola: "Sia la luce Facciamo l'uomo" e finirà con una parola: "Venite, benedettiAndate, maledetti". Al suo inizio e alla sua fine c'è la decisione di una mente intelligente e di una volontà sovrana.
Questo inizio di millennio è caratterizzato da una accesa discussione su evoluzionismo e creazionismo. Ridotta all'essenziale, la disputa oppone quelli che, richiamandosi non sempre a ragione - a Darwin, credono il mondo sia frutto di una evoluzione cieca, dominata dalla selezione delle specie, e quelli che, pur ammettendo una evoluzione, vedono Dio all'opera nello stesso p rocesso evolutivo.
"Darwin aveva ragione nel formulare la sua teoria secondo cui discendiamo da un antenato comune e ci sono stati cambiamenti graduali nel corso di lunghi periodi di tempo, ma questo è l'aspetto meccanico di come la vita è arrivata al punto di formare questo fantastico panorama di diversità. Non risponde alla domanda sul perché c'è vita. Vi sono aspetti dell'umanità che non sono facilmente spiegabili, quali il nostro senso morale, la cognizione del bene e del male che a volte ci induce a compiere sacrifici che non sono dettati dalle leggi dell'evoluzione, che ci suggerirebbero di preservare noi stessi a tutti i costi. Questa non è una prova, ma non sta forse ad indicare che Dio esiste?".
Un grande fautore dell'evoluzionismo ateo ai nostri giorni è l'inglese Richard Dawkins, l'autore del libro "God Delusion", L'illusione di Dio. Egli sta promuovendo una campagna pubblicitaria che si propone di mettere sui bus delle città inglesi la scritta: "Dio, probabilmente, non esiste: smetti di angustiarti e goditi la vita" ("There's probably no God. Now stop worrying and enjoy life"). "Probabilmente"<WBR>: dunque non si esclude del tutto che possa esistere! Ma se Dio non esiste il credente non ha perso quasi niente, se invece esiste il non credente ha perso tutto.
Io mi metto nei panni di un genitore che ha un figlio portatore di handicap, autistico, o gravemente malato, di un immigrato fuggito dalla fame o dagli orrori della guerra, di un operaio rimasto senza lavoro, o di un contadino espulso dal suo campo Mi domando come reagirebbe a quell'annuncio: "Dio non esiste: smetti di preoccuparti e goditi la vita!".
L'esistenza del male e dell'ingiustizia nel mondo è certo un mistero e uno scandalo, ma senza la fede in un giudizio finale, essa risulterebbe infinitamente più assurda e più tragica. In tanti millenni di vita sulla terra, l'uomo si è assuefatto a tutto; si è adattato a ogni clima, immunizzato da ogni malattia. A una cosa non si è assuefatto mai: all'ingiustizia. Continua a sentirla come intollerabile. Ed è a questa sete di giustizia che risponderà il giudizio universale.
Esso non sarà voluto solo da Dio, ma, paradossalmente, anche dagli uomini, anche dagli empi. "Nel giorno del giudizio universale, non è solo il Giudice che scenderà dal cielo, ha scritto il poeta Claudel, ma sarà tutta la terra a precipitarglisi incontro".
La festa di Cristo Re, con il vangelo del giudizio finale, risponde alla più universale delle speranze umane. Ci assicura che l'ingiustizia e il male non avranno l'ultima parola e nello stesso tempo ci esorta a vivere in modo che il giudizio non sia per noi di condanna ma di salvezza e possiamo essere di quelli a cui Cristo dirà: "Venite, benedetti dal Padre mia, prendete possesso del regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo". |
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| | 150° video - ELUANA ENGLARO - CAPOTOSTI, DL GOVERNO CHE VIETI DISTACCO SONDINO
(AGI) - Roma, 22 nov. - Un decreto legge del governo che vieti di interrompere l'alimentazione e l'idratazione. E' l'appello di Piero Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte Costituzionale, per impedire la morte di Eluana Englaro. "In attesa di una legge", spiega Capotosti in un'intervista all'Avvenire, il governo e' legittimato a intervenire con un decreto urgente per "dichiarare l'obbligo per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private di astenersi dal praticare il distacco dei sondini per l'alimentazione artificiale"<WBR>. Un testo "di non piu' di cinque o sei righe", anche "per evitare che fra le strutture sanitarie sul territorio italiano si verifichino disparita' geografiche di comportamento"<WBR>. Anche perche', sottolinea Capotosti, "tocca allo Stato dettare i principi fondamentali: non distaccare il sondino lo e', perche' c'e' il valore della vita in ballo". Oltretutto, chi stacchera' il sondino, secondo l'ex presidente della Consulta, potrebbe incorrere nell'accusa "di omicidio volontario".
Canzone:
Salvami
(Sonohra) |
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| | 150° video - Eluana Englaro - Buon Compleanno Eluana
Cronaca 25/11/2008 Buon Compleanno Eluana di V.P.
Trentotto anni fa Eluana Englaro (nella foto) nasceva nella stessa clinica che ora la ospita e dove è accudita amorevolmente dalle Suore Misericordine. Davanti allevento del suo compleanno scorrono immancabili le riflessioni, e mentre cè chi sinterroga e prova a trovare il discrimine labile tra vita, morte vegetale e stato vegetativo, il tempo scorre implacabile e ci ricorda un appuntamento che accomuna Eluana a ognuno di noi. Benché in un letto e benché silenzioso, infatti, quello di oggi è un compleanno, appuntamento che scandisce la vita di ognuno e che viene puntualmente festeggiato dalle suore che già avevano lanciato un appello: Se cè chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva.
Non importa che Eluana non ci parla e non si muove, non importa che non ci siano torte o altro, quello di oggi è un compleanno. Molti obietterebbero che in molti paesi Eluana sarebbe già morta per limpossibilità di offrirle cure adeguate di mantenerla in vita nonostante il suo stato vegetativo, si tratta dei paesi poveri dove molte persone muoiono per limpossibilità di nutrirsi o di vivere in condizioni igieniche adeguate. Tuttavia si potrebbe dire che ciò che ha fatto evolvere la scienza e la tecnologia nel mondo occidentale è stato in primis quel forte desiderio di vita che è presente in ciascuno di noi e che si traduce anche nel voler continuare a festeggiare nel tempo comunque il compleanno di una persona cara, a prescindere dal fatto che un padre , una corte o uno stato si arroghino il diritto di dire se tale persona è morta o viva. Dunque levolversi della scienza e della tecnologia non può andare allindietro.
Per quanto riguarda la scienza poi, vi sono ancora forti dubbi: gli Studi di Steven Laureys , pubblicati su The Lancet Neurology nel 2008 dimostrano che, stimolando il cervello di persone in stato vegetativo, si attivavano le aree del cervello corrispondenti al dolore e altri studi ancora dimostrerebbero che se opportunamente stimolati, ad esempio con la voce di una persona cara e familiare si attiverebbero alcune aree del cervello in parte a noi ancora sconosciute. Molti potrebbero dire che tali attivazioni non corrispondono ad uno stato di vita vero e propria.. tuttavia a ammesso che la scienza possa esprimersi su tali temi, non esistono dati certi.
Un filosofo della scienza, Karl Popper che, con il suo pensiero, ha permeato tutto il Novecento, affermava che una teoria scientifica non può dirsi tale finché non viene falsificata, dunque il fatto che il caso di Eluana si possa studiare e ci sia chi vorrebbe falsificare lidea che Elauna sia viva non è una cosa negativa.. perché indica che anche chi come le Suore Misericordine e noi con loro, pensa che Elauana è viva sostiene una posizione scientifica a tutti gli effetti. Ma finché non ci saranno dati certi è meglio rimettersi a un pensiero più grande e continuare a pensare che in qualsiasi condizione un compleanno è un compleanno e vale la pena di essere festeggiato.
http://www.giornal.<WBR>it/pagine/<WBR>articolo/<WBR>articolo.<WBR>asp?id=21531
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| | 152° video - "Gramsci si convertì in punto di morte"
mercoledì 26 novembre 2008, 08:49
Roma - Le fonti citate sono testimoni dirette, anche se la rivelazione farà discutere non poco: Antonio Gramsci, sul letto di morte, chiese i sacramenti. Aveva accanto a sé unimmaginetta di santa Teresina di Lisieux e volle baciare leffigie di Gesù Bambino che le suore della clinica dovera ricoverato porgevano ai malati. Lo ha raccontato ieri il vescovo Luigi De Magistris, pro-penitenziere maggiore emerito, nel corso della presentazione del primo Catalogo internazionale dei santini che si è tenuta presso la Radio Vaticana, confermando direttamente e autorevolmente quanto già rivelato dal vaticanista Emilio Cavaterra sul Giornale dieci anni fa.
«Il mio conterraneo Gramsci - ha detto il prelato vaticano - aveva nella sua stanza limmagine di Santa Teresa del Bambino Gesù. Durante la sua ultima malattia, le suore della clinica dove era ricoverato portavano ai malati limmagine di Gesù Bambino da baciare. Non la portarono a Gramsci. Lui disse: Perché non me lavete portato?. Gli portarono allora limmagine di Gesù Bambino e Gramsci la baciò. Gramsci è morto con i sacramenti, è tornato alla fede della sua infanzia. La misericordia di Dio santamente ci perseguita. Il Signore non si rassegna a perderci».
La fonte citata da De Magistris è una suora sarda, sorella di monsignor Giovanni Maria Pinna, segretario della Segnatura apostolica. Suor Pinna, in occasione di una messa in suffragio del fratello, celebrata nella chiesa di San Lorenzo in Damaso, aveva raccontato ad alcuni dei prelati presenti linedito particolare riguardante Gramsci. Lintellettuale comunista era ricoverato nella clinica Quisisana dal 24 agosto 1935. Le religiose della clinica in occasione delle festività natalizie erano solite, per tradizione, portare di stanza in stanza una statua di Gesù Bambino, «offrendola al bacio degli ammalati». Tutti i ricoverati ricevono la singolare visita, ad eccezione di Gramsci il quale, appresa lesclusione, ne chiede il motivo alle suore. Le religiose si scusano con lui e gli dicono che non volevano infastidirlo. A questo punto, raccontava suor Pinna, «il signor Gramsci disse di voler vedere quella statuetta e quando lebbe di fronte la baciò con evidenti segni di commozione». Oltre a De Magistris, ad ascoltare le parole della suora cera monsignor Sebastiano Masala, allepoca giudice della Sacra Rota. Unaltra religiosa in servizio alla clinica, di origini svizzere, suor Gertrude, ha invece rivelato che nella stanza numero 26, dove Gramsci trascorse lultimo periodo della sua vita, cera unimmagine di santa Teresina del Bambin Gesù, «verso la quale lui sembrava nutrire una simpatia umana, tanto da non volere che fosse tolta e nemmeno spostata».
Un accenno alle ultime ore di vita di Gramsci, morto nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1937, è contenuto in una lettera che sua cognata Tatiana Schucht scrisse il 12 maggio di quello stesso anno: «Il medico fece capire alla suora che le condizioni del malato erano disperate. Venne il prete, altre suore, ho dovuto protestare nel modo più veemente perché lasciassero tranquillo Antonio, mentre questi hanno voluto proseguire nel rivolgersi a lui per chiedergli se voleva questo, quellaltro..<WBR>.». La frase della cognata rimane sospesa, rispetto a quella che lei considerava uninvadenza indebita, ma che le suore, testimoni dei due episodi precedenti, non ritenevano certo tale. Non dice dunque se Gramsci acconsentì, come invece oggi conferma il vescovo De Magistris.
http://www.ilgiorna<WBR>le.it/a.pic1?<WBR>ID=30...
Canzone:
Almeno credo
Ligabue |
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| | 153° video - Nostra Signora del Dolore di Kibeho (Rwanda) 28 novembre
Nostra Signora del Dolore di Kibeho (Rwanda) 28 novembre
ROSARIO DEI SETTE DOLORI DI MARIA Preghiera iniziale dettata dalla Madonna: "Mio Dio, ti offro questa coroncina dei dolori per la tua maggior gloria, in onore della tua S. Madre. Mediterò e condividerò la sua sofferenza. Ti supplico per le lacrime che hai versato in quei momenti, concedi a me e a tutti i peccatori il pentimento delle nostre colpe". Ripetere tre volte: "A me peccatore e a tutti i peccatori concedi la contrizione perfetta dei nostri peccati".
La Madonna di Kibeho
1°. La spada profetizzata da Simeone.
Padre nostro...
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per of-frirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sa¬crificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come pre¬scrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, che aspettava il conforto d'Israele; lo Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo prese tra le braccia e benedisse Dio: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima». (Lc 2, 22-35). 7 Ave Maria. "Madre di misericordia, tieni vivo di fronte al nostro cuore il tuo dolore".
2°. La fuga in Egitto. Padre nostro...
Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in ogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nel¬la notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio (Mt 2, 13-15) 7 Ave Maria. "Madre di misericordia, tieni vivo di fronte al nostro cuore il tuo dolore". http://nelcuoredima<WBR>ria.splinder.<WBR>com/t... |
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