"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
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Le poesie di gardenja58

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2009 05:29
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10/01/2009 04:23

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/04/2004 23.54
avrei



Avrei dovuto capire  che il tempopassa
e logora anche il più forte fisico
avrei cercato di recuperare energia al passato
 per trovare la maniera di uscire dal fossato
avrei potuto amare di meno
 per serbare un po d'amore a me stessa
 avrei giocato ancora con la mia vita
 per trovare un po di felicità
 avrei studiato la maniera giusta per resisterti
o destino
avrei serbato ancora un po' di gioia
 a chi ora la richiede
 e ne ha diritto perchè lui mi ama
....e tu non  sai amare.....
 avrei dovuto ascoltare il silenzio
ma ho soltanto il caos
di una lunga esistenza
.....passata con te
a combattere con mulini a vento
e arrampicarmi su specchi
per salvarti dalla tua indifferenza
ora non più
cammina da solo
avrei voluto un amore eterno
ma tu non hai voluto....

peggio per te

                          gardenja
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10/01/2009 04:28

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/04/2004 22.54
fiori bianchi


Come fiori bianchi era la mia innocenza nel giardino dei pensieri

Come fiori bianchi nell'amore avevo sfiorato il sentimento

Come giochi di bimba innocente amavo la vita

Come fiori bianchi credevo che l'amore sbociasse

e restasse innocente

Come bimba restavo incantata a vedere te

che mi guardavi innamorato più che mai

Come fiori bianchi l'amore sbocciò senza un perchè

 e ci travolse 

 ma come fiori bianchi voglio che resti nella mia anima

senza che il mondo lo infanghi

e come bambina ti guardo senza che i miei pensieri

vanno oltre al tuo sguardo trasognato di innamorato

stupito ancora di quel fulmine che ci fece innamorare




gardenja

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10/01/2009 04:30

Da: Soprannome MSNgardenja58Inviato: 11/04/2004 22.57
                        Qual'e' la differenza.........


 
Cerco nei tuoi occhi
un momento felice
ora che sei lì
con la paura nel volto
del cecchino ,
ragazzo che fai strisci
 sulle buche del deserto
o guidi carri armati
 con la sabbia che ti sferza il viso
Che ci fai ti chiedi .
in quell'inferno e pensi al Tennessì
a prati immensi verdi
al grano maturo d'estate
e lì in quel deserto arido
dove il sole brucia tutto
anche le tue lagrime
Anche tu fedain succube
di una dittatura
 e di una propaganda
fatta di odio ,che ci fai
chi ti ha messo quel fucile in mano
Preghi il tuo Dio
A morte il diavolo
invasore e speri di andare in paradiso 
Altro inganno mio prode.........
c'è una mamma che prega per il tuo ritorno
Qual'è la verità?
La verità è che
 la guerra è sempre sbagliata
Voi due potreste darvi la mano
ed essere fratelli
parlare di frivole cose
fumarvi una sigaretta
 e parlar di donne 
ma il potere  e l'odio
vi hanno  separati e
vi hanno fatto soldati

gardenja

[Modificato da Anam_cara 10/01/2009 04:31]
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10/01/2009 04:35

Da: Soprannome MSNgardenja58Inviato: 05/05/2004 11.19
 

castelli di sabbia



Arroccato in un castello fatto di sabbia ,
 non apri
 ti nascondi dal mondo
prigioniero dei tuoi sogni infranti
prigioniero dei tuoi errori 
e diffidente guardi la gente
la credi felice
ma non lo è
Scoprire soltanto
il dietro della medaglia .....
ti fa odiare la vita
La trovi inutile
perchè l'hai tradita
ma mio caro amico
 ogni giorno
il sole sorge
e un altro giorno ritorna
e con se porta speranza
Non nascondere
quello che sei
ma accettalo e risorgerai
con il sorgere del giorno
e sarai ancora
felice


gardenja


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10/01/2009 04:38

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/05/2004 23.02
vita vita vita


tre volte
sì tre volte ti scrivo
 nella pagina bianca
una volta per dirti grazie
per quello che mi dai
 e mi fai vedere
e sentire
amare e gioire
la seconda la scrivo
 per donarla a chi  ancora non sa che farne
 e farti conoscere quanto puoi essere bella
 quanto puoi dare
quanto intensamente puoi esistere
mettendoti in gioco
e affrontarti
la terza è per me tu sei la mia vita
o Padre
se sei nel mio cuore   c'è vita
e illumini la strada per vincere
con le tue armi di pace
e illumini la gioia di vivere
cercando il bene dell'altro
cecando la gioia per l'altro
insegnando che la vita è un dono
che non va sprecato
grazie vita


gardenja

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10/01/2009 04:41

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/05/2004 23.27
amare


AMARE è VOLER L'ALTRO LIBERO E NON legato
è LIBERARLO DAI SUOI LACCI
SE NE RIMANE PRIGIONIERO,
PERCHè ANCHE LUI POSSA DIRE TI AMO
AMARE è VOLERE CON TUTTE LE FORZE
IL BENE DELL'ALTRO ANCHE PRIMA DEL NOSTRO;
è PERDONARE SETTANTA VOLTE SETTE
SENZA STANCARSI MAI
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10/01/2009 04:44

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/04/2004 22.59

rosso tramonto



rosso è il tramonto
all'orizzonte sta
il senso della vita.......
 il nero della notte ......la morte
e il rosso del sole ......la vita
 in un paesaggio meraviglioso
di lucee di ombre..... 
c'è il succo dell'essere
tutto e niente
gioia e disperazione
abbandono e felicità
tutto sembra perso perchè sta arrivando
il buio....
è per questo che
 il tramonto da speranza....
domani......
 un altro giorno nuovo di luce


gardenja
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10/01/2009 04:48

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 29/04/2004 23.11

fine di un amore



Quando un'amore finisce
c'è sempre un'angelo che piange,
la vita continua
ti domandi il perchè di quel sogno esaurito nel nulla
cerchi speranza
cerchi motivi
ma non trovi nulla
Quell'amore non torna più
e l'angelo tuo piange per il dolore di questo distacco
si era affezionato
 all'angelo che se ne andato
 con l'altro che hai tanto amato.

gardenja


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10/01/2009 05:00

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 11/04/2004 23.04


a mia figlia



dolce contorno i tuoi capelli

adornano il tuo viso di bimba

 con un corpo da donna

quegli occhi di un scuro intenso

sanno scrutare l'anima di chi ti sa guardare

giovane creatura

sogni di donna

e ancor sogni di bimba tu fai

la tua dimensione stai cercando

sì son gioie il vederti trasformare

  in una farfalla

tu crisalide fino ad ieri

con pensieri di piccola

ancora 

 La tua timidezza nel vederti osservata in modo nuovo

ma tu gioia mia sei sempre la mia piccina

 la mia bambina



a valeria

 gardenja




Da: Soprannome MSNgardenja58Inviato: 29/03/2006 10.44
E' UNA LETTERA FATTA DOPO LA MORTE DI MIA ZIA TRE ANNI FA......E VORREI CHE VOI LA LEGGESTE ........PER CONDIVIDERE CON ME LA NOSTALGIA CHE HO IN QUESTI GIORNI  è PIENA DI SBAGLI ORTOGRAFICI MA L'HO FATTA DI GETTO COME SEMPRE.............UN BACIO GARDENJA

 

Sono qui a pensare a te ,ai momenti passati All’ultima volta e quel giorno  CHE ci siamo dette addio Tu su quel lettino ,in quel sgabuzzino di fortuna che mia cugina aveva allestito per te Ti aveva accolta in casa, per accudirti dopo, che i medici hanno detto che non c’era nulla da fare Metastasi conclamata Tu in quel lettino ,con quel tuo sorriso che non  aveva perso il suo splendore , mi hai accolta ; mi aspettavi Sapevi che il tempo era tiranno con te e che ti concedeva poco per me Ti sei alzata con la testa x abbracciarmi , ma le forze non ti reggevano Ti stavano lasciando piano piano e quel corpo devastato ormai dalla malattia ,era fragile ,

Il mio pensiero allora va all’ultima volta che ti vidi due anni prima , all’ultima estate insieme Alle nostre chiacchierate a quelle nostre confidenze e quei momenti belli fra noi E ancora al tuo primo abbraccio anni che furono quando avevo 15 anni Prima esistevi come zia lontana che avevo visto due tre volte ad avvenimenti di lutto o nascite   Ti ho conosciuto come sei al momento di quell’abbraccio

Ho capito da lì che eri una persona speciale Ho capito cos’è il voler bene e trasmettere amore La mia vita fino allora non era tanto piena di affetto e pochi abbracci poche carezze mia mamma mi aveva dato ma che tu hai colmato.quel vuoto

L’ultima estate, ho capito che qualcosa non andava I giorni  erano passati veloci troppo veloci Le tue vacanze poi erano state  come al solito piene di amarezze  Chissà come ogni volta lo zio litigava con qualche parente Sì il malessere dei tuoi ritorni dicevi Chissà come il male era sempre in agguato per portar via un po’ di serenità tra noi  ma noi eravamo una forza insieme e nulla ci separava

Quel tuo saluto alla partenza Se Dio vorrà , ci rivedremo Sto diventando vecchia e lo zio non sta bene il viaggio è lungo e chissà…..ma se non dovessi ritornare …….prendi questo anello Tienilo te lo regalo.Un tonfo al cuore,

Era appoggiata pensierosa e fissava un punto lontano ….come le volte che qualche entità le parlava dentro  Quell’anello era prezioso per lei e io lo sapevo….Un tonfo al cuore Ho pensato no è l’ultima volta che la  vedo non è possibile L’estate senza lei la mia vita senza lei Le sue telefonate che duravano ore alla sera tardi ,per avere un conforto una speranza per continuare a tirare avanti in questa vita  sempre problematica .Con mio marito i figli e tanto altro E tu mi ascoltavi mi dicevi che venivi nel sogno a consolarmi e abbracciarmi

 MI consolavi sì e mi davi forza per  andare avanti senza paura che avrei avuto un giorno la serenità

   che meritavo UN domani la avrei avuta se non facevo follie Ero una capa tosta

Tu mia dolce anima quella sera eri lì puntuale  nel mio sogno mia adorata come un angelo mi consolavi

Quanto mi mancano quelle tue telefonate e quei sogni quel mondo che tu mi facevi conoscere a mano a mano In quei periodi di sofferenza e di dolori eri la mia luce la mia lampada che non mi faceva cadere nella disperazione più totale In quei momenti, posso solo ringraziare te se non mi sono mai trovata nei meandri della pazzia, del suicidio perché tu mi eri vicina

Quando la malattia cominciò a devastarti ho capito che era la fine che ti perdevo Le telefonate erano diverse e tu già sapevi ……che la vita ti lasciava ti stavi spegnendo piano piano

Decisi di venire da te La scusa è stata una vacanza all’Isola d’Elba perché mio marito con questa scusa era felice di venire

Ma io nel mio cuore stavo soffrendo Quando ti ho visto piansi Eri  dimagrita non mi avevi detto nulla del tuo stato di salute La tua gamba aveva una piaga, non ti reggevi in piedi Dalla malattia non riuscivi più a mangiare lo zio non voleva nessuno in casa e non avevi nessuna assistenza Ho litigato con lo zio  Sono andata in farmacia e  ho domandato aiuto al dottore che ti conosceva.L’ho pregato di aiutarti Ero impotente …..ti dissi che ti portavo a casa mia rinunciavo alle vacanze e volevo restare con te ma tu mi dicesti con quell’accento toscano che avevi:- OH!! bimba sono arrivata al capolinea fino a qui ti ho portata ora lasciami andare e guardandomi ancora negli occhi mi dicesti Sono stanca lasciami andare ora sei forte da camminare con le tue gambe Ti ho plasmato sei grande ora cammina io qui mi fermo!Mi raccontasti di quel sogno ……

Tua madre e la mamma celeste non ti hanno voluto mesi prima e tu capisti che dovevi passare momenti di sofferenza prima di raggiungerle e piangevi perché sapevi quanto dovevi salire e il dolore per quel no voltandoti le spalle se ne erano andate

Non volevo lasciarti quel giorno sola così Ho litigato con lo zio perché non voleva nessuna assistenza Ho litigato con mio marito xchè voleva imbarcarsi all’isola e io quel giorno morivo con te ….Ho passato 15 giorni tremendi ero a pochi chilometri in linea d’aria da te e non potevo far nulla E lei- Vai  non c’è più nulla da fare voglio tornare a casa dalle mie mamme ….accettalo anche tu come sto accettandolo io

Quel sorriso per rassicurarmi che ce la faceva anche da sola

IL mese dopo ti eri decisa ad andare all’ospedale Lo zio mi telefonò e mi fece parlare con te

-         IO voglio morire a casa mia ……..

-         Piangevi Quante volte queste parole a casa mia facevano eco nella mia mente Se tu non andavi all’ospedale potevi abbreviare la tua sofferenza Il male era esteso oramai in metastasi allo stomaco Non riuscivi a mangiare

-         Lo zio mi aggiornava dei tuoi progressi e dei tuoi recessi Sapeva quanto ti volevo bene Poi i giorni passavano eri sempre all’ospedale Fino a chè in ottobre una mia cugina ti prende con se a casa e mi telefoni

-         - Ti voglio vedere corri vieni al più presto

Il dolore dell’abbandono Dicevo ecco se ne va e non posso rivederla abbracciarla e dirle per l’ultima volta ti voglio bene.Quanto ho fatto per arrivare in tempo ad abbracciarti ancora Ho chiesto a tutti se potessero accompagnarmi La strada era lunga e io non è che sappia guidare tanti chilometri così tra la nebbia

 Mio marito mi disse se ero pazza poi successero tutte in quel periodo la macchina prese fuoco

 E mio figlio si infortunò

Ma io decisa ho trovato un mio cugino disponibile……..decisi di andare ………ha cominciato a nevicare

Ho maledetto più volte  in quei giorni per non riuscire a guidare io con sicurezza  Quanta neve quel giorno che avevamo deciso di partire E TU NEL SOGNO MI CHIAMAVI

DAI VIENI TI ASPETTO ………

 La settimana dopo partimmo il sole ci seguì per tutto il viaggio era un’altra primavera 

Per strada la neve della settimana prima stava sciogliendosi e non c’era nemmeno la nebbia

Poi siamo arrivati l’emozione del vederti mia cugina che ti amava come  fosse tua figlia che non avevi mai avuto Lei in quei mesi ti è stata vicina ti ha accudito rinfrancata Quanto l’ho invidiata Avrei voluto essere io a fare tutto ciò Coccolarti accarezzarti , nutrirti e amarti Ma in quelle poche ore che ero lì volevo concentrare tutto ciò e in quelle poche ore ti ho accarezzato coccolato nutrita raccontato e tu mi sorridevi con quel sorriso tuo, felice che io sia stata lì a fare tutto ciò Dovevamo partire alla sera stessa qiuindi tre o quattro ore potevo stare lì con te Tutto l’amore che hai avuto per me tu lo ricevevi tutto ed eri felice volevo darti energia tutta quella che potevo Tu ti assopivi ogni tanto poi aprivi gli occhi e con grande meravigliosa dolcezza mi guardavi E allora ti domandavo dove ti fa male con le lagrime agli occhi dicevo qui zia e ti massaggiavo la parte dolorante Con un filo di voce o con un accenno assentivi e mi dicevi stolta ora che ci sei tu anche se mi fa male sono felice e sopporto di più QUEGLI ULTIMI MASSAGGI SULLA SUA PELLE LI SENTO ANCORA AL TATTO Pelle oramai privata dalla carne sentivo solo ossa spigolosi e pelle Ti aveva divorato quella malattia Pregavo Signore fa che questa giornata sia la più lunga possibile Ma dovevo lasciarla andare Sapevo che lei preferiva così e le dissi ora sei contenta di ritrovare le tue mamme ………e lei di rimando:

-         Ora non possono rifiutarmi

-          E mi sorridesti Tornava nel paese che lei già conosceva e che era andata da bambina Dove si è sentita felice veramente e che lei nelle lunghe chiacchierate tante volte mi raccontava ed esaltava quel posto ed era la dimora dei Santi

-          Era serena senza paura e anelava quel momento e io lo percepivo in ogni istante che ero lì con lei lei era arrivata al capo linea veramente ora spettava di salire in alto Aveva terminato in terra quello che doveva fare La sua missione che tanto avevamo parlato Mi aveva fatto diventare come lei umile

Dolce Piena di speranza nella vita Mi aveva insegnato ad amare tutto il mondo non una cosa una persona ma tutti indistintamente quell’amore con la A maiuscola che non si esaurisce mai Anzi si rigenera sempre ogni volta che lo doni .

Sono tornata a casa ,triste perché ti lasciavo ma la tua serenità che hai donato ancora in quel letto di morte è stata tantissima eri libera ora di andare via e lo capivo Una gran pace c’era in me e ti ammiravo per la tua dignità e per la tua serenità ad affrontare la morte .Tutto era dignitoso anche quel sgabuzzino che non c’era posto  per tre ma per me e per te ….Sì io e te stavamo proprio bene stretti stretti così

Due giorni dopo la telefonata :
-Gabry la zia è morta serena Dopo che tu sei partita si è assopita e d è entrata in coma ……….

Dormi zia Riposa ora lo puoi fare hai trovato quella felicità che tanto mi parlavi nei tuoi racconti che sapevano di mistero Dall’ aldilà tutto tu puoi, mio dolce angelo Tu che hai vissuto nei due mondi paralleli ora sei presente sempre in me Ti porto dentro sempre ovunque vada nelle mie parole nel confortare nel perdonare nell’amare……….ma come mi manca quel tuo grande abbraccio il tuo grande immenso abbraccio C’era l’universo l’eternità racchiuso nelle tue braccia La gioia l’amore e io mi scioglievo e diventavo piccola piccola E tu eri la mia mamma non la mia dolce  adorata zia


UN bacio




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10/01/2009 05:04

Da: Soprannome MSNgardenja58Inviato: 29/03/2006 10.52
 Inviato: 28/06/2003 19.16
Voglio raccontarvi una storia un po' assurda ma veramente successa a mia zia
Quando aveva 6 anni è caduta dalla bici La caduta aveva provocato una ferita  alla tempia,una brutta ferita alla gamba Il freno aveva lacerato il ginocchio
esportandogli un pezzo di carne.Quando me lo raccontò restai sbalordita perchè non riuscivo a capire come aveva fatto restar viva Lei con tranquillità mi raccontò una storia che ha dell'incredibile Aveva perso molto sangue e non riusciva ad alzarsi .perse i sensi
Quando l'hanno soccorsa ,era passato un po'di tempo
La strada era di campagna e non tanto frequentata
Era andata in paese per andare alla Messa.quando mia nonna non la vide arrivare per 1 ora ,andò in cerca Ma strada facendo incontrò un uomo con un carretto che  la fermò dicendole il malcapitato
Aveva la bimba adagiata sul fieno e con le lagrime agli occhi le disse che era morta
mia nonna disperata  la prese in braccio era tutta insanguinata la coccolò era morta
La portarono nel vicino cimitero sulla cripta in attesa di un prete e un dottore
mia nonna le lavò le ferite e aspettarono fuori dalla cripta finchè arrivassero
 Il dottore e il prete entrarono e con grande stupore di tutti
videro la bimba seduta ,che si tirava sù il lembo di carne e con la manina lo teneva fermo  La ferita alla tempia era rimarginata e non sanguinava più.Con un sorriso grande la bimba salutò tutti IL dottore e il prete si guardarono e domandarono a mia nonna se era lei la bimba morta
Diedero da visionaria mia nonna che gridò al miracolo
mia nonna abbraccio' forte la bimba, piangendo e ringraziando Dio
Sì ma la cosa che sorprende di più era ancora da dire
Mia zia le raccontò che dopo l'incidente  lei aveva fatto un lungo viaggio su una terra sconosciuta assieme ad una signora con un grande immenso manto celeste e tanti bimbi attorno  felici
Le faceva male la ferita al capo.
La signora le accarezzò  la tempia dicendo che non avrebbe sentito più quel dolore Era un posto bellissimo pieno di luce forte e intensa che non c'è qui in terra 
E' stata a giocare con quei bambini ma poi la signora le disse che doveva tornare indietro a consolare sua madre Lei non ci voleva andare stava bene lì con lei
La signora insistette Con un magnifico sorriso le disse che lei aveva molti bambini lì ma la mamma sua no e doveva andare ad aiutarla giù ,    la sua missione non era conclusa nella terra e doveva finirla ,le dava un dono,di consolare chi era da consolare e aiutare chi ne aveva bisogno
 Dopo molti anni la vista dell'occhio dove si fece male era peggirata Andò da un noto ottico a farsi una visita Dopo accertamenti fatti questo le domandò quale chirurgo aveva operato il suo occhio
Mia zia gli rispose ;-

La Madonna .........Perplesso il medico la guardò
E volle sentire la sua storia  Finita le disse :-Signora un'operazione così hanno ancora da inventarla ma  le credo solo una mano divina poteva effettuarla
La stessa cosa per la gamba Dopo anni dovette operarla per delle vene varicose Il dottore professore specialista stupito Le domandò come aveva potuto vivere fino all'ora con una gamba così,Per più di 60 anni
Le vene erano spezzate e non riusciva capire come non potesse averle creato problemi E lei gli raccontò la sua storia.
 C'è da dire che lei sapeva .......quei dottori li aveva scelti perchè potevano capire la sua storia ...............ed è stato così
nella sua vita mia zia ha aiutato moltissime persone consolato e anche ha alleviato molti dolori Con le sue mani come ha guarito la sua ferita , ha potuto aiutare ad alleviare dolori e ferite di chi ne avesse bisogno  senza nessun compenso lei diceva che i doni si donano non si vendono 


un abbraccio gardenja
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10/01/2009 05:12

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 15/04/2004 21.55
 
mi illumino



Mi illumino al pensiero di te
un amore così grande
così pazziente
così prudente
Mi illumino al pensiero di te
grande immenso più dell'universo
sei gioia
 serenità
 pace
felicità
Mi illumina il pensiero di te
tu che sei qui dentro me
e solo io potrei tradirti
e solo io potrei offenderti
ma lo so tu starai sempre
vicino a me nell'immenso tuo amore
sarò io a non volerti
se sarà così
ti prego prendimi
stringimi fra le tue braccia
e non lasciarmi più
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10/01/2009 05:15

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 15/04/2004 22.02
 il mio piccolo angelo


NEI MOMENTI BUI,
IO PICCOLINA
ALZAVO UNA MANINA
DICEVO
O MIO SIGNORE
MANDAMI UN AMICO DEL CUORE
PUNTUALE NEL SOGNO
ALLA NOTTE
SOGNAVO CREATURA
STUPENDA
CHE MI ERA VICINO
ED IO BAMBINA
MI STRINGEVO A LEI
MI ABRACCIAVA AFFETUOSA
E MI STRINGEVA A SE
MI FACEVA VOLARE
E IN ALTO ANDARE
ASCIUGAVA LE LAGRIME
 CON AFFETTUOSE CAREZZE
E CONSOLAVA LE MIE INCERTEZZE
OGNI TANTO ANCOR OGGI
LA VEDO NEL SOGNO
SEMPRE E' LA STESSA
CREATURA
CHE MI ACAREZZA
E MI DA SICUREZZA.

tu sei il mio angelo

resta con me
 gardenja

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10/01/2009 05:19

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 15/04/2004 22.05
Papà


Quanto ho invidiato chi aveva un papà
 ero piccola e volevo volare
nessuno mi faceva volare
quanto ho invidiatoi bimbi che gridavano:
papà papà all'uscita di scuola
sognavo un papà dalle mani grandi
 sognavo un  papà
dalle braccia lunghe
braccia forti e possenti
 una  mano ferma
che cercava la mia
Sognavo che mi prendeva in braccio
e mi faceva volare, volare volare
 quanto ho sognato un papà
 che mi prendeva in spalla
 e mi faceva trottare, trottare
 lungo la spiaggia fra le onde del mare
quanto ti ho pensato papà quando
i miei figli giocavano con il loro papà
ed ero fiera che loro avevano un papà
Di che colore avrai gli occhi
 che non mi videro mai
come saranno i tuoi capelli
come sarà la tua bocca che mai
 mi ha chiamato per nome
e il tuo cuore papà
come sarà
il tuo cuore che non mi ha mai amata
e per quell'amore mai dato
papà sono una donna sì
ma con un vuoto dentro
che nessun altro papà
anche se ne avrei avuti cento
poteva colmare
 e quel vuoto sei tu papà
quel posto che il mio cuore serbava per te
ma che tu non hai mai colmato papà
e che tu non hai voluto
ancora c'è
Ma oramai sei solo
 un uomo qualunque che ha perduto
un tesoro prezioso
senza che il tempo ti abbia
scalfito il cuore e ti sei messo in cammino
per poterlo cercare
papà papà
una parola come tante vuota
nella bocca mia
 senza senso
                           
un uomo come altri

gardenja
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10/01/2009 05:22

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 15/04/2004 21.52
 sono

sono
è quello che conta
non serve parlare di amore
se non lo vivi questo amore
sono una donna
con molti difetti
anche se tu non li vedi
sono solo una donna
cerco .....
ma se non trovo
non è un danno sto bene sola
forse meglio che insieme
troppo tempo son stata così
sola
anche con lui
ma ora sola
sto bene
sola con me stessa
sola con la donna
che ho ritrovato
e che prima avevo annullato
per amare te
 gardenja
[Modificato da Anam_cara 10/01/2009 05:25]
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10/01/2009 05:29

Da: Soprannome MSNgardenja58  (Messaggio originale)Inviato: 15/04/2004 21.58
 
guardo

Guardo
guardo intorno buio
buio totale
nero assoluto
Hanno oscurato il sole
 il mio arcobaleno
Io no
non voglio il buio
 datemi la luce
datemi l'arcobaleno
datemi due ali
voglio volare

 gardenja
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