| | | OFFLINE | Post: 5.367 | Sesso: Femminile | |
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  13/01/2009 23:17 | |
.......................il cielo........................
Ora il colore cambia rapidamente. Prima i toni del giallo, quasi abbaglianti, poi quelli dell'arancione, più sopportabili per gli occhi. Sullo sfondo il monte Toubkal domina questa porzione dell' Atlante e attende che il sole si nasconda dietro i suoi 4000 metri. Adesso è un tono quasi violaceo quello prevalente. I muri antichi, le rocce e la scarsa vegetazione, perdono il loro colore naturale e il freddo assale tutto all'improvviso, mentre il cielo si accende di stelle a levante. Tutto questo è già avvenuto all'alba in una sorta di moto contrario. Le stelle si sono celate al sorgere del sole, con i colori che cambiavano in modo inverso rispetto al tramonto, mentre il gelo lasciava posto al crescente tepore. Siamo tutti stanchi. Questa mattina i ragazzi hanno montato una ventina di metri di binario e, nel pomeriggio, abbiamo provato e riprovato la carrellata che dovrà raccontare la magia della nascita di un nuovo giorno in questo luogo.
E' stata una faticosa esercitazione basata solo su un'ipotesi di tempi e di modi, non si può fallire. All'alba, a levante, tra due cime lontane, annunciato dallo spegnersi delle stelle, apparirà il sole che andrà a colpire con un raggio sottile la torre di questo antico fortino e poi, secondo quanto ci ha raccontato la nostra guida, lentamente, quel fascio di luce si allargherà percorrendo tutte le mura, svelando ancora una volta tutte le suggestive bellezze che possiedono. Il sole mostrerà la sua perenne partitura e tutti noi, nei rispettivi ruoli, saremo come un'orchestra che gli darà vita. Sono momenti in cui tutte le persone coinvolte si sentono davvero parte di una squadra.
I carrellisti, insieme, dovranno trovare la stessa andatura costante, per non anticipare lo svolgersi degli eventi, movendosi lentamente ma con continuità. I macchinisti anticiperanno il carrello, liberando i binari dalla sabbia che il vento potrebbe portare. Il mio assistente controllerà il fuoco dell'obbiettivo mentre io cercherò di riprendere secondo le richieste che il regista mi ha fatto. Tutto questo per tre o quattro minuti di ripresa che, a differenza di quanto accade nel cinema, non sarà possibile ripetere. Ora è buio. Ho acceso una lampada e continuo a scrivere su questo portatile dalle batterie ormai quasi scariche. Sto sdraiato all'aperto mentre metto giù queste righe e intanto guardo il cielo, questo cielo bugiardo che tanto ci affascina. Quante stelle sono ormai spente da un tempo difficilmente quantificabile ma continuiamo a vederle solo perché la loro luce sta ancora arrivando a noi attraverso enormi distanze. Molte altre sono accese da moltissimo tempo ma il loro brillare, forse, non ci è ancora arrivato.
Si ipotizza spesso il futuro guardando quelle stelle che invece non ci mostrano nemmeno il presente, ma solo un passato vecchio di miliardi di anni. Sorrido pensando all'astrologia, con tutti quei segni ricavati da una lettura spesso infantile degli astri, mentre i disegni che ci mostra il cielo di notte, con tutte le figure che l'uomo ha sempre immaginato di vedere nelle sue piccole fantasie, sono solo una proiezione parziale e piatta di ciò che invece è tridimensionale. Già, il cielo non è esattamente un immenso foglio con tanti puntini messi a caso. Chissà, poi, cos'è davvero il cielo…………………
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