Che cos'è un'Icona?
Un'icona è una rivelazione
Un'icona è la Rivelazione
Un'icona sei tu.
Dio non ha né forma, né dimensione, né colore, né volume.
Ma Dio per rivelarsi, per "raccontarsi" s'è dato un'Immagine, un'Icona che ha forma colore dimensione e volume: è l'essere umano, uomo e donna insieme.
Dicono i Padri:
"L'Icona è il visibile dell'Invisibile!".
Perciò l'Icona chiede non solo di essere guardata, contemplata, ma chiede soprattutto d'essere pregata.
Essa viene a sostenere il cuore mediante lo sguardo.
Non seduce, non distoglie lo sguardo dal suo radicamento nel cuore.
Lo sguardo si posa sull'Icona per raccogliersi in quella profondità del cuore che è incline a pregare.
L'icona è qui per essere raggiunta al di là di se stessa, nell'ardore di un cuore unito al suo Dio.
A lungo andare si possono chiudere gli occhi: è sufficiente la Presenza che l'Icona offre al di là dell'immagine.
LA MADONNA DI VLADIMIR
Introduzione e storia
La MADONNA DI VLADIMIR, è una delle icone più venerate della Russia cristiana, forse l'icona più famosa.
La sua bellezza è di una profonda spiritualità. Indimenticabile è lo sguardo pieno di maestà celeste della Madre, e il Figlio, pur nell'aspetto di fanciullo, è evidentemente il Verbo. Egli appoggia affettuosamente il suo viso contro quello della madre, mentre ella, dolce e insieme un po’ triste, guarda lontano, verso di noi...
Presenta un'arte perfetta ed una profondità di sentimenti che hanno suscitato un grande fascino in tutto il mondo:
"E' certamente l'icona più riprodotta e la si trova in ogni ambiente ortodosso, cattolico e protestante, rendendo con la sua presenza, una testimonianza in favore dell'unità di tutti i cristiani" (Gharib, Le Icone mariane, Città Nuova, Roma '87, p.159).
E' stata dipinta agli inizi del XII secolo, durante la dinastia del Comneni, è opera di un pittore ignoto di Costantinopoli e sembra sia stata una copia dell'originale attribuito a San Luca e venerato nella chiesa detta dell'Eleusa, eretta nel palazzo imperiale da Giovanni II Comneno (1118-1143).
Nel 1131 l'icona fu portata da Costantinopoli a Kiev per via mare, come regalo di nozze dell'imperatore al principe di quel paese. Dopo pochi anni, nel 1155, il principe Andrej Bogoljubskij cinse d'assedio e saccheggiò Kiev, impossessandosi anche dell'icona che trasferì a Vladimir, centro e sede emergente per la politica e cultura del tempo.Venne posta nella cattedrale Dormizione e in seguito a numerosi interventi miracolosi ed al fatto che quest'icona sfuggì a incendi e devastazioni durante l'invasione tartara essa divenne celebre e venera me Protettrice del paese.
Dopo il 1395 fu solennemente trasferita a Mosca nella cattedrale della Dormizione nel Cremlino; essa fu accolta tra due ali di pellegrini che, inginocchiati ai lati della strada, esclamavano: "Madre di Dio, salva la terra russa".
Si racconta che per il pericolo dell'invasione dei guerrieri di Tamerlano, il principe Vasilij Dimitrevic, riunito l'esercito, mentre si recava incontro al nemico, ordinò a tutto il popolo e ai soldati di pregare e sperare nell'intercessione di Maria. Contemporaneamente inviò una delegazione a Vladimir per chiedere l'icona miracolosa.
Durante il viaggio della Madre Dio il cronista racconta che una notte Tamerlano la vide in sogno in mezzo a un esercito celeste, capì che nulla avrebbe potuto contro una simile forza e intimò alle sue truppe di arretrare.
Per intercessione della Madre la città fu salva.
Altre volte il popolo russo fu protetto per intervento dell'icona di Vladimir, così nella capitale fu venerata come Protettrice della Russia.
La festa principale dell'icona della Madre della Tenerezza viene celebrata il 21 maggio.
Viene festeggiata, con diverse motivazioni, tre volte all'anno: il 21 maggio, il 23 giugno e il 26 agosto, ripetendole fra l'altro questa preghiera:
"Oggi, luminosa e bella, la gloriosa città di Mosca accoglie come aurora del sole la tua miracolosa immagine, o Sovrana. A essa noi ricorriamo e supplici così t'invochiamo:
"O meravigliosa regina, Madre di Dio, prega Cristo, Dio nostro, in te incarnatosi, di conservare questa città e tutte le città e regioni cristiane, libere dalle insidie nemiche e dì salvare, Misericordioso, le nostre anime"".
CANTO: Inno Akathistos
Gioisci, sorgente di gioia,
gioisci, perché il male è scomparso,
gioisci, Adamo è sollevato dalla caduta,
gioisci, Eva non piange più.
Gioisci, vetta inaccessibile al pensiero umano,
gioisci, abisso impenetrabile persino agli Angeli,
gioisci, perché diventi il trono e il palazzo del Re,
gioisci, tu che porti Colui che tutto porta.
Gioisci, stella che annuncia il sorgere del Sole,
gioisci, tabernacolo della divina Incarnazione
gioisci, perché tu rinnovi ogni creatura,
gioisci, perché in te il Creatore si è fatto bambino.
Gioisci, Vergine Sposa.
Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!