| | | OFFLINE | | Post: 9.955 | Città: MILANO | Età: 70 | Sesso: Maschile | |
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23/01/2009 02:29 | |
209° video - CLEMENTE REBORA e SøREN KIERKEGAART
un lutto orlava ogni mio gioire: l'infinito anelando, udivo intorno nel traffico e nel chiasso, un dire furbo: Quando c'è la salute c'è tutto, e intendevan le guance paffute, nel girotondo di questo mondo.
Al cuore, strutturalmente fatto per l'infinito, non basta il buon senso, la salute - epidermico colorito sulle guance -; gli è piuttosto necessario il Senso ultimo, la Salvezza.
Al giovane Rebora proprio questo mancava: «ammiccando l'enigma del finito sgranavo gli occhi a ogni guizzo; fuori scapigliato come uno :scugnizzo, dentro gemevo, senza Cristo».
Questo gemito, questa grande tristezza è il carattere fondamentale della vita consapevole di sé, che è - come diceva san Tommaso «desiderio di un bene assente». Quel bene, quell'unico oggetto veramente cercato, sfugge allumana capacità di «presa». Un individuo è allora tentato di aggrapparsi agli idoli, che però dapprima si offrono a un possesso precario, poi scivolano via - beffardi - tra le dita. La creatura resta sola c on il suo grido, con «una segreta domanda».
http://www.ccrebora.it/Clemente_rebor...
« Ci sono uomini il cui destino deve essere sacrificato per gli altri, in un modo o nell'altro, per esprimere un'idea, ed io con la mia croce particolare fui uno di questi. » (Søren Kierkegaard)
http://it.wikipedia.org/wiki/S%C3%B8r... |
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