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Eluana Englaro: nuovo affondo della Magistratura..indebolisce i diritti fondamentali della persona

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2009 10:59
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01/02/2009 10:59

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Eluana Englaro: nuovo affondo della Magistratura, indebolisce i diritti fondamentali della persona
che indebolisce i diritti fondamentali della persona

Eluana: Casa cura non puo' togliere nutrimento
'Sarebbe un omicidio' dice sottosegretario all'Ambiente

(ANSA) - TRIESTE, 31 GEN - 'Se Eluana Englaro
viene portata in una casa di riposo non puo'
essere privata di nutrimento. A mio modo
di vedere sarebbe un omicidio'. Lo ha detto
il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia,
il quale ha definito la vicenda 'incredibile',
ha aggiunto di essere tra gli assertori che esiste
un solo diritto, che e' quello alla vita. 'Affermano
che Eluana potrebbe arrivare in una casa di riposo
di Udine. Ma in un casa di riposo si viene assistiti,
non si viene privati di nutrimento'.

http://www.ansa.it/site/notizie/regio...

ORDINE MEDICI MILANO CONTRO IL TAR
DELLA LOMBARDIA

(AGI) - Milano, 31 gen. - L'Ordine dei Medici Chirurghi
e Odontoiatri di Milano critica fortemente la recente
sentenza del Tar sul caso di Eluana Englaro, perche'
snatura l'essenza stessa della professione medica
e consente alla magistratura di svolgere un ruolo
che non le e' proprio. "L'OMCeOMi ritiene che
la sentenza del Tar della Lombardia n.214/2009
in merito alla vicenda di Eluana Englaro costituisca
un ulteriore passo in avanti lungo una via sbagliata,
quale e' quella giudiziaria per risolvere un caso che
attiene al sentire piu' profondo dell'animo umano",
si legge in un comunicato, "ed e' convinto
che le soluzioni di questioni che costituiscono
i fondamenti stessi dell'esistenza non possano
essere delegate alla sentenza di un Tribunal
e Amministrativo". Inoltre "sorprende come
nella suddetta sentenza il significato di concetti
quali dignita', autonomia, disponibilita' della vita
venga dato univocamente per acclarato, facendone
discendere impegnative conseguenze e superando
d'un balzo il lacerante dibattito che investe la nostra
societa'". L'OMCeOMi "e' anche molto preoccupato
dalla pretesa di un organo amministrativo di definire
il confine tra cio' che e', nell'ambito dell'atto medico,
terapia e sostentamento" e "altrettanto preoccupato
dal ruolo che, in questo quadro generale,
viene delineato per il medico, nel momento in cui
gli obblighi professionali e, soprattutto, deontologici
vengono concettualmente subordinati a quelli giuridici.
Preoccupazione ancora piu' sentita se si aggiunge
il divieto all'obiezione di coscienza". L'ordine dei medici
di Milano invita allora a "riflettere sui principi
che di fatto vengono spazzati via, in primis quelli
di liberta' in scienza e coscienza e di Alleanza
Terapeutica, senza i quali non esisterebbe la Medicina"
e "denuncia che in questo modo si creerebbe una nuova
figura di esecutore sanitario molto lontana dal Medico,
una figura che deve acriticamente limitarsi a prendere
atto di cio' che 'rientra a pieno titolo nelle funzioni
amministrative di assistenza sanitaria'". La Federazione
Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
Lombardia, fa sapere infine, "ha espresso la propria totale
condivisione rispetto a quanto qui dichiarato dall'Ordine
dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano".

http://www.agi.it/news/notizie/200901...

FORMIGONI, RESPIRA E HA VITA PIENA;
LA LEGGE NON E' CHIARA
(AGI) - Roma, 31 gen. - Eluana Englaro "respira, ha una
vita piena", e poi "non ci sono ancora leggi che parlano
del fine-vita e c'e' una magistratura che non chiarisce"
. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, in un'intervista a 'la Repubblica' torna
sul caso Englaro, e non ha dubbi: "il servizio
sanitario nazionale non ha alcun protocollo
sul tema e la sentenza (di Corte d'appello,
Cassazione e Tar, ndr.) non sospende niente.
Noi delle Regioni siamo tra due fuochi dal punto
di vista giuridico. E io sono orgoglioso
di tutelare una vita". Quella vita "dovuta
ai progressi della medicina la dico piena",
insiste il governatore lombardo,
"non la augureremmo a nessuno, ma suscita
amore, no? Sappiamo che cosa passa nelle
teste di queste persone? Aiutiamole per
come possiamo". E spiega: "Il mio amico
Gianni, di cui Repubblica ha scritto,
sta nella stanza accanto a Eluana e io lo vado
a trovare. Gianni e' lui, respira, dorme, si sveglia,
sbadiglia, si agita, ogni secondo nella sua vita
avvengono cose. Come si fa a dire
che e' un vegetale? Se esiste una minima
possibilita' di risveglio, non si perde la speranza".
Da qui la richiesta: "Domando alla magistratura
cose piu' chiare. C'e' incertezza. Meglio dieci
colpevoli fuori che un innocente in galera, non s
i dice cosi'? E allora meglio dieci casi incerti,
che uno vivo mandato a morte".

http://www.agi.it/news/notizie/200901

 
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