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QUANTE ORE PREGHI AL GIORNO?

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2009 18:40
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Sesso: Femminile
18/04/2009 15:30

"Quante ore preghi al giorno?"
   

Il segreto di Madre Teresa stava tutto nella preghiera. -

E si definiva:


"una
piccola goccia d'acqua pulita nella quale potesse brillare l'amore di Dio".


L
a prima volta che incontrai Madre Teresa fui colpito dal suo sguardo: mi guardò con due occhi limpidi e penetranti.
 Poi mi chiese:
"Quante ore preghi ogni giorno?".

Rimasi sorpreso da una simile domanda e provai a difendermi dicendo:
"Madre, da lei mi aspettavo un richiamo alla carità, un invito ad amare di più i poveri. Perché mi chiede quante ore prego?".

Madre Teresa mi prese le mani e le strinse tra le sue, quasi per trasmettermi ciò che aveva nel cuore; poi mi confidò:
"Figlio mio, senza Dio siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri! Ricordati: io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, Dio mi mette il suo Amore nel cuore e così posso amare i poveri. Pregando!".

Non ho più dimenticato questo incontro: il segreto di Madre Teresa stava tutto qui.

Ci siamo rivisti tante altre volte (l'ultima il 22 maggio 1997: tre mesi prima della sua morte), ma ogni azione e ogni decisione di Madre Teresa le ho trovate meravigliosamente coerenti con questa convinzione di fede:

"Pregando, Dio mi mette il suo Amore nel cuore, e così…".



Nel 1979 ricevette il Premio Nobel per la Pace: lo accolse stupendosi e restando quietamente piccola nelle mani di Dio.
Andò a ritirare il premio con la corona del Santo Rosario stretta tra le grosse mani, abituate alla fatica del lavoro e alla dolcezza della carezza: nessuno osò rimproverarla per questo suo gesto d'affetto verso la Madonna, neppure in una terra rigidamente luterana come la Svezia!




Madre Teresa ad una celebrazione di Domenica delle Palme in Piazza san Pietro.


Tornando da Oslo, Madre Teresa fece tappa a Roma. Vari giornalisti si accalcarono nel cortile esterno della povera dimora delle Missionarie della Carità sul Monte Celio.

Madre Teresa non si sottrasse ai giornalisti, ma li accolse come figli, mettendo nella mano di ciascuno una piccola medaglia dell'Immacolata.

I giornalisti furono generosi in foto e in domande.

Una domanda fu un po' birichina: "Madre, lei ha settant'anni! Quando lei morirà, il mondo sarà come prima. Che cosa è cambiato dopo tanta fatica?".

Madre Teresa reagì con un sorriso luminoso, aggiungendo:

"Vede, io non ho mai pensato di poter cambiare il mondo!

Ho cercato soltanto di essere una goccia di acqua pulita nella quale potesse brillare l'amore di Dio.
Le pare poco?"
.
 
E continuò, chiedendo al giornalista 'sfacciatello':
"Cerchi di essere anche lei una goccia di acqua pulita; così saremo in due.

È sposato?" -
"Sì, Madre". -
"Lo dica anche a sua moglie; così saremo in tre.

Ha dei figli?" -
"Tre figli, Madre". -

"Lo insegni anche ai suoi figli. Così saremo in sei…".


Non c'era bisogno di aggiungere altro:
Madre Teresa aveva detto chiaramente che ognuno di noi ha in mano un piccolo, ma indispensabile capitale d'amore; è questo personale capitale d'amore che dobbiamo preoccuparci di investire:
il resto è divagazione inutile o polemica sterile o maschera di disimpegno
.


Nel maggio del 1988 venne a Porto santo Stefano (Gr) dove ero parroco: fu un dono immenso, inatteso, meraviglioso.

Madre Teresa fissò come una bambina lo scenario unico del Monte Argentario e parlò così:
"
Come è bello questo luogo! In un luogo così bello, anche voi dovete preoccuparvi di avere anime belle".


Bastarono queste parole per far scattare un'attenzione e una vibrazione del cuore di oltre ventimila persone.
Madre Teresa, allora, con la coerenza della fede aggiunse:

"La vita è il più grande dono di Dio.
È per questo che è penoso vedere quanto accade oggi: la vita viene volontariamente distrutta dalle guerre, dalla violenza, dall'aborto.
E noi siamo creati da Dio per cose più grandi: amare ed essere amati!
Il più grande distruttore di pace nel mondo è l'aborto.
Se una madre può uccidere il proprio figlio nella culla del suo grembo, chi potrà fermare me e te nell'ucciderci reciprocamente?."


Queste parole sembravano raggi luminosi che attraversavano un cielo buio: ciascuno si sentiva scoperto e ogni briciola di egoismo bruciava come una piaga e diventava salutare rimprovero.
I Santi lasciano sempre un segno!

Mons. Angelo Comastri

 www.sanpaolo.org/madre03/0202md/0202md03.htm

 
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