È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
Dio Vi Benedica!



in
  
Questa e' una Comunita' Cattolica di ACCOGLIENZA
nello spirito del R.n.S.

APERTA A TUTTI


NB: Tutto il materiale usato per la costruzione di questo sito e' stato preso in giro qua e la' sul web, qualora qualcuno si accorgesse che sono state involontariamente violate in qualche occasione norme sul copyright, basterà mandare una mail all'Amministratore
segnalando il materiale che non doveva essere usato, il quale sara' immediatamente rimosso.
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il Vangelo della prossima Domenica: Incontrare Gesù rende libero l'uomo

Ultimo Aggiornamento: 29/10/2010 09:07
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.514
Sesso: Femminile
29/10/2010 09:07




Il Vangelo della prossima Domenica

Incontrare Gesù rende libero l'uomo

XXXI Domenica Tempo ordinario-Anno C


Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


C'è un Rabbi che riempie di gente le strade. Tanta gente, al punto che Zacchèo, piccolo di statura, ha davanti a sé un muro. Ma questo piccolo-grande uomo non ha complessi, ha un obiettivo: vuole vedere Gesù, di parlargli non spera, e invece di nascondersi dietro l'alibi dei suoi limiti, cerca la soluzione: l'albero. Zacchèo agisce in nome non della paura ma del desiderio, e così diventa creativo, inventa, va' controcorrente, respira un'energia che lo fa correre avanti e salire in alto. Gesù passando alzò lo sguardo: guarda quell'uomo dal basso verso l'alto, come quando si inginocchia e lava i piedi ai discepoli. Dio non ci guarda mai dall'alto in basso, ma sempre dal basso verso l'alto, con infinito rispetto, annullando ogni distanza. Lo sguardo di Gesù: il solo sguardo che non giudica, non condanna, non umilia, e perciò libera; che va diritto al cuore e interpella la parte migliore di ciascuno, quel frammento puro che nessun peccato arriverà mai a cancellare. Zacchèo vuol dire «Dio si ricorda». Ma non del tuo peccato, bensì del tuo tesoro si ricorda. Zacchèo cerca di vedere Gesù e scopre che Gesù cerca di vedere lui. Il cercatore si accorge di essere cercato, l'amante scopre di essere amato: Zacchèo, scendi, oggi devo fermarmi a casa tua. «Devo» dice Gesù, devo fermarmi! Dio deve cercarmi, deve farlo per un suo intimo bisogno: a Dio manca qualcosa, manca Zacchèo, manca l'ultima pecora, manco io. Se Gesù avesse detto: Zacchèo, io ti conosco bene, so che sei un ladro, se restituisci ciò che hai rubato verrò a casa tua. Credetemi: Zacchèo sarebbe rimasto sull'albero. Zacchèo prima incontra, poi si converte: incontrare uno come Gesù fa credere nell'uomo; incontrare un uomo così rende liberi; incontrare questo amore fa amare; incontrare un Dio che non fa prediche e non condanna ma che si fa amico moltiplica l'amicizia. Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Poche parole: fretta, accogliere, gioia, che dicono sulla conversione più di tanti trattati. Apro la casa del cuore a Dio, con fiducia, e la gioia e la vita si rimettono in moto. Infatti vediamo la casa di Zacchèo riempirsi di amici, il ricco diventare amico dei poveri: «Metà di tutto ciò che ho è per loro» Come se i poveri fossero la metà di se stesso. Oggi a casa tua. Dio alla portata di ognuno. Dio nella casa: alla mia tavola, come un familiare, intimo come una persona cara. Perché Gerico è su ogni strada del mondo: per ogni piccolo c'è un albero, per ognuno uno sguardo. La casa di Zacchèo è la mia. Sulla soglia attendo: La mia casa è aperta, vieni!


(Letture: Sapienza 11,22-12,2; Salmo 144; 2 Tessalonicesi 1,11-2,2; Luca 19,1-10).

padre Ermes Ronchi


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com