| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:39 | |
1
[1] Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
[2] Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
[3] Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,
[4] Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,
[5] Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
[6] Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
[7] Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,
[8] Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
[9] Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,
[10] Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,
[11] Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
[12] Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,
[13] Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,
[14] Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,
[15] Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
[16] Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.
[17] La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
[18] Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
[19] Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.
[20] Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.
[21] Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
[22] Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
[23] Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
[24] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa,
[25] la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:40 | |
2
[1] Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
[2] "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo".
[3] All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
[4] Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
[5] Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
[6] E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
[7] Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
[8] e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
[9] Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
[10] Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
[11] Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
[12] Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
[13] Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo".
[14] Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,
[15] dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.
[16] Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi.
[17] Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
[18] Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più.
[19] Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto
[20] e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino".
[21] Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele.
[22] Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea
[23] e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato Nazareno".
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07/07/2011 14:41 | |
3
[1] In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea,
[2] dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!".
[3] Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
[4] Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
[5] Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano;
[6] e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
[7] Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente?
[8] Fate dunque frutti degni di conversione,
[9] e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.
[10] Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
[11] Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
[12] Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile".
[13] In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
[14] Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?".
[15] Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì.
[16] Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
[17] Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
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07/07/2011 14:41 | |
4
[1] Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo.
[2] E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.
[3] Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane".
[4] Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
[5] Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio
[6] e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede". [7] Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non tentare il Signore Dio tuo".
[8] Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: [9] "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai".
[10] Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto".
[11] Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.
[12] Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea
[13] e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,
[14] perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
[15] Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti;
[16] il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
[17] Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".
[18] Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
[19] E disse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".
[20] Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
[21] Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
[22] Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
[23] Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
[24] La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.
[25] E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:42 | |
5
[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3] "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
[5] Beati i miti, perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
[7] Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
[8] Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
[13] Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
[14] Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,
[15] né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
[16] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
[20] Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
[21] Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
[22] Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
[23] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,
[24] lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
[25] Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.
[26] In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!
[27] Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
[28] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
[29] Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.
[30] E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.
[31] Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
[32] ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;
[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;
[35] né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.
[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.
[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.
[38] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
[39] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra;
[40] e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
[41] E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
[42] Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;
[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
[45] perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
[46] Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
[47] E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
[48] Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:42 | |
6
[1] Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
[2] Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[3] Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
[4] perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
[8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
[9] Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
[10] venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
[11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12] e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13] e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. [14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
[15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
[16] E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[17] Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
[18] perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
[19] Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;
[20] accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
[21] Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
[22] La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;
[23] ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
[24] Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
[25] Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
[26] Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
[27] E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?
[28] E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
[29] Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
[30] Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
[31] Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
[32] Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
[33] Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
[34] Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
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07/07/2011 14:43 | |
7
[1] Non giudicate, per non essere giudicati;
[2] perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
[3] Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
[4] O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?
[5] Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
[6] Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. [7] Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto;
[8] perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
[9] Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra?
[10] O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
[11] Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
[12] Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
[13] Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
[14] quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!
[15] Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
[16] Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
[17] Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
[18] un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
[19] Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
[20] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
[21] Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. [22] Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
[23] Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
[24] Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
[25] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
[26] Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
[27] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande".
[28] Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento:
[29] egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.
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07/07/2011 14:43 | |
8
[1] Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.
[2] Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi".
[3] E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve.
[4] Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".
[5] Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:
[6] "Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente".
[7] Gesù gli rispose: "Io verrò e lo curerò".
[8] Ma il centurione riprese: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
[9] Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa".
[10] All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: "In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
[11] Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
[12] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti".
[13] E Gesù disse al centurione: "Và, e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì.
[14] Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.
[15] Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.
[16] Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati,
[17] perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è addossato le nostre malattie.
[18] Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.
[19] Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai".
[20] Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".
[21] E un altro dei discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre".
[22] Ma Gesù gli rispose: "Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti".
[23] Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.
[24] Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.
[25] Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!".
[26] Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.
[27] I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?".
[28] Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
[29] Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?".
[30] A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare;
[31] e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria".
[32] Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
[33] I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
[34] Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:44 | |
9
[1] Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.
[2] Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".
[3] Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia".
[4] Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
[5] Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
[6] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua".
[7] Ed egli si alzò e andò a casa sua.
[8] A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
[9] Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
[10] Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.
[11] Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?".
[12] Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
[13] Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".
[14] Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?".
[15] E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
[16] Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.
[17] Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".
[18] Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà".
[19] Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
[20] Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
[21] Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita".
[22] Gesù, voltatosi, la vide e disse: "Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita". E in quell'istante la donna guarì.
[23] Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
[24] "Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme". Quelli si misero a deriderlo.
[25] Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
[26] E se ne sparse la fama in tutta quella regione.
[27] Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi".
[28] Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!".
[29] Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede".
[30] E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!".
[31] Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
[32] Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato.
[33] Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!".
[34] Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni".
[35] Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.
[36] Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.
[37] Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi!
[38] Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:45 | |
10
[1] Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.
[2] I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello,
[3] Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo,
[4] Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.
[5] Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
[6] rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.
[7] E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.
[8] Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
[9] Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,
[10] né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.
[11] In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.
[12] Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
[13] Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi.
[14] Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.
[15] In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.
[16] Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
[17] Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
[18] e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
[19] E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:
[20] non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
[21] Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
[22] E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.
[23] Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
[24] Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;
[25] è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!
[26] Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.
[27] Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
[28] E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.
[29] Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.
[30] Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;
[31] non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!
[32] Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;
[33] chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
[34] Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.
[35] Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:
[36] e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Rinnegarsi per seguire Gesù
[37] Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;
[38] chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
[39] Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
[40] Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. [41] Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
[42] E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:45 | |
11
[1] Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
[2] Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: [3] "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?".
[4] Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:
[5] I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella,
[6] e beato colui che non si scandalizza di me".
[7] Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
[8] Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!
[9] E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.
[10] Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
[11] In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
[12] Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.
[13] La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.
[14] E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.
[15] Chi ha orecchi intenda.
[16] Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
[17] Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
[18] È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
[19] È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere".
[20] Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite:
[21] "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.
[22] Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.
[23] E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!
[24] Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!".
[25] In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.
[26] Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
[27] Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
[28] Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
[29] Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.
[30] Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:46 | |
12
[1] In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
[2] Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato".
[3] Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
[4] Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
[5] O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
[6] Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
[7] Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
[8] Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato".
[9] Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga.
[10] Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: "È permesso curare di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo.
[11] Ed egli disse loro: "Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori?
[12] Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato".
[13] E rivolto all'uomo, gli disse: "Stendi la mano". Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra.
[14] I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.
[15] Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti,
[16] ordinando loro di non divulgarlo,
[17] perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:
[18] Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti.
[19] Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
[20] La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia;
[21] nel suo nome spereranno le genti.
[22] In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva.
[23] E tutta la folla era sbalordita e diceva: "Non è forse costui il figlio di Davide?".
[24] Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: "Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni".
[25] Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: "Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi.
[26] Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno?
[27] E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici.
[28] Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio.
[29] Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa.
[30] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
[31] Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
[32] A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
[33] Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero.
[34] Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
[35] L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.
[36] Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;
[37] poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato".
[38] Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: "Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno". Ed egli rispose:
[39] "Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta.
[40] Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
[41] Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona!
[42] La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!
[43] Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova.
[44] Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna.
[45] Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa".
[46] Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli.
[47] Qualcuno gli disse: "Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti".
[48] Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".
[49] Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli;
[50] perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:46 | |
13
[1] Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.
[2] Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
[3] Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare.
[4] E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.
[5] Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.
[6] Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.
[7] Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.
[8] Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.
[9] Chi ha orecchi intenda".
[10] Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?".
[11] Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
[12] Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
[13] Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.
[14] E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete.
[15] Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.
[16] Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.
[17] In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!
[18] Voi dunque intendete la parabola del seminatore:
[19] tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
[20] Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia,
[21] ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.
[22] Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.
[23] Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta".
[24] Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
[25] Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
[26] Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
[27] Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
[28] Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
[29] No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
[30] Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".
[31] Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.
[32] Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami".
[33] Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti".
[34] Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole,
[35] perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
[36] Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo".
[37] Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.
[38] Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno,
[39] e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.
[40] Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
[41] Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità
[42] e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.
[43] Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!
[44] Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
[45] Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose;
[46] trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
[47] Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.
[48] Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
[49] Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
[50] e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
[51] Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì".
[52] Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".
[53] Terminate queste parabole, Gesù partì di là
[54] e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?
[55] Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?
[56] E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?".
[57] E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua".
[58] E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.
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07/07/2011 14:47 | |
14
[1] In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.
[2] Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui".
[3] Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.
[4] Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!".
[5] Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.
[6] Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode
[7] che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.
[8] Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista".
[9] Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data
[10] e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.
[11] La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.
[12] I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.
[13] Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.
[14] Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
[15] Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare".
[16] Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare".
[17] Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!".
[18] Ed egli disse: "Portatemeli qua".
[19] E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
[20] Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
[21] Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
[22] Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
[23] Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
[24] La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
[25] Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
[26] I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura.
[27] Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura".
[28] Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque".
[29] Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
[30] Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!".
[31] E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".
[32] Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
[33] Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!". [34] Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.
[35] E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati,
[36] e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
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07/07/2011 14:48 | |
15
[1] In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero:
[2] "Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!".
[3] Ed egli rispose loro: "Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione?
[4] Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
[5] Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio,
[6] non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione.
[7] Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
[8] Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me.
[9] Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini".
[10] Poi riunita la folla disse: "Ascoltate e intendete!
[11] Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!".
[12] Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: "Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?".
[13] Ed egli rispose: "Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata.
[14] Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!".
[15] Pietro allora gli disse: "Spiegaci questa parabola".
[16] Ed egli rispose: "Anche voi siete ancora senza intelletto?
[17] Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna?
[18] Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo.
[19] Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.
[20] Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo".
[21] Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone.
[22] Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio".
[23] Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro".
[24] Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele".
[25] Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore, aiutami!".
[26] Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini".
[27] "È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".
[28] Allora Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.
[29] Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là.
[30] Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì.
[31] E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele.
[32] Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada".
[33] E i discepoli gli dissero: "Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?".
[34] Ma Gesù domandò: "Quanti pani avete?". Risposero: "Sette, e pochi pesciolini".
[35] Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,
[36] Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla.
[37] Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.
[38] Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.
[39] Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn.
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07/07/2011 14:48 | |
16 Si domanda a Gesù un segno dal cielo
[1] I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo.
[2] Ma egli rispose: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia;
[3] e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?
[4] Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona". E lasciatili, se ne andò.
[5] Nel passare però all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il pane.
[6] Gesù disse loro: "Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei".
[7] Ma essi parlavano tra loro e dicevano: "Non abbiamo preso il pane!".
[8] Accortosene, Gesù chiese: "Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane?
[9] Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via?
[10] E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto?
[11] Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei?".
[12] Allora essi compresero che egli non aveva detto che si guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei.
[13] Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".
[14] Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
[15] Disse loro: "Voi chi dite che io sia?".
[16] Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".
[17] E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
[18] E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
[19] A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".
[20] Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
[21] Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.
[22] Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai".
[23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". [24] Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
[25] Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
[26] Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
[27] Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
[28] In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno".
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07/07/2011 14:49 | |
17
[1] Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.
[2] E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
[3] Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
[4] Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia".
[5] Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo".
[6] All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.
[7] Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete".
[8] Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.
[9] E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti". [10] Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?".
[11] Ed egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
[12] Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro".
[13] Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.
[14] Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo
[15] che, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua;
[16] l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo".
[17] E Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui".
[18] E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
[19] Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?".
[20] Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.
[21] Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno]".
[22] Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini
[23] e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto rattristati.
[24] Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?".
[25] Rispose: "Sì". Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?".
[26] Rispose: "Dagli estranei". E Gesù: "Quindi i figli sono esenti.
[27] Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:50 | |
18
[1] In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".
[2] Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
[3] "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
[4] Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
[5] E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
[6] Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.
[7] Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
[8] Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
[9] E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.
[10] Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
[11] È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto].
[12] Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?
[13] Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
[14] Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.
[15] Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
[16] se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.
[17] Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.
[18] In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.
[19] In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.
[20] Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".
[21] Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?".
[22] E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
[23] A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.
[24] Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.
[25] Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.
[26] Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
[27] Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.
[28] Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!
[29] Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.
[30] Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.
[31] Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
[32] Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
[33] Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?
[34] E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.
[35] Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".
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| | | OFFLINE | | Post: 8.705 | Città: CENTO | Età: 45 | Sesso: Femminile | |
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07/07/2011 14:50 | |
19
[1] Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano.
[2] E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati.
[3] Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?".
[4] Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse:
[5] Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?
[6] Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi".
[7] Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?".
[8] Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
[9] Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio".
[10] Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi".
[11] Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
[12] Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".
[13] Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano.
[14] Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli".
[15] E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.
[16] Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?".
[17] Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti".
[18] Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,
[19] onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso".
[20] Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?".
[21] Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".
[22] Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
[23] Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
[24] Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli".
[25] A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?".
[26] E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".
[27] Allora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?".
[28] E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.
[29] Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
[30] Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".
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07/07/2011 14:51 | |
20
[1] "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.
[2] Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
[3] Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati
[4] e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.
[5] Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.
[6] Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?
[7] Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
[8] Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.
[9] Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
[10] Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno.
[11] Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:
[12] Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
[13] Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?
[14] Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.
[15] Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?
[16] Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi".
[17] Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro:
[18] "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
[19] e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".
[20] Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
[21] Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno".
[22] Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo".
[23] Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio".
[24] Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
[25] ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
[26] Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
[27] e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
[28] appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti".
[29] Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù.
[30] Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: "Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!".
[31] La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!".
[32] Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: "Che volete che io vi faccia?".
[33] Gli risposero: "Signore, che i nostri occhi si aprano!".
[34] Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono.
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