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Vangelo secondo Matteo

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2011 14:58
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07/07/2011 14:39

1


[1] Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.

[2] Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,

[3] Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram,

[4] Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn,

[5] Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,

[6] Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,

[7] Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf,

[8] Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,

[9] Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia,

[10] Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia,

[11] Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

[12] Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle,

[13] Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor,

[14] Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd,

[15] Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,

[16] Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

[17] La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.

[18] Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

[19] Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.

[20] Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

[21] Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".

[22] Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

[23] Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi.

[24] Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa,

[25] la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.
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07/07/2011 14:40

2


[1] Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:

[2] "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo".

[3] All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.

[4] Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.

[5] Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

[6] E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele.

[7] Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella

[8] e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".

[9] Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.

[10] Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.

[11] Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

[12] Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.

[13] Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo".

[14] Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,

[15] dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato il mio figlio.

[16] Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi.

[17] Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

[18] Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande;
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata, perché non sono più.

[19] Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto

[20] e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e và nel paese d'Israele; perché sono morti coloro che insidiavano la vita del bambino".

[21] Egli, alzatosi, prese con sé il bambino e sua madre, ed entrò nel paese d'Israele.

[22] Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle regioni della Galilea

[23] e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nazaret, perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: "Sarà chiamato Nazareno".
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07/07/2011 14:41

3


[1] In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea,

[2] dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!".

[3] Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!

[4] Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.

[5] Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano;

[6] e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.

[7] Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: "Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente?

[8] Fate dunque frutti degni di conversione,

[9] e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.

[10] Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.

[11] Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.

[12] Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile".

[13] In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.

[14] Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?".

[15] Ma Gesù gli disse: "Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì.

[16] Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.

[17] Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
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07/07/2011 14:41

4


[1] Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo.

[2] E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame.

[3] Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane".

[4] Ma egli rispose: "Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".

[5] Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio

[6] e gli disse: "Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo,
ed essi ti sorreggeranno con le loro mani,
perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede".
[7] Gesù gli rispose: "Sta scritto anche:
Non tentare il Signore Dio tuo".

[8] Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:
[9] "Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai".

[10] Ma Gesù gli rispose: "Vattene, satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo
e a lui solo rendi culto".

[11] Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

[12] Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea

[13] e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,

[14] perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

[15] Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti;

[16] il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è levata.

[17] Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino".

[18] Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.

[19] E disse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".

[20] Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.

[21] Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.

[22] Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

[23] Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

[24] La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guariva.

[25] E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
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07/07/2011 14:42

5


[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.

[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:

[3] "Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

[4] Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.

[5] Beati i miti,
perché erediteranno la terra.

[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.

[7] Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.

[8] Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.

[9] Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.

[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

[13] Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.

[14] Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte,

[15] né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

[16] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.

[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.

[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

[20] Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

[21] Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.

[22] Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.

[23] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te,

[24] lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

[25] Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione.

[26] In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!

[27] Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;

[28] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

[29] Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna.

[30] E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna.

[31] Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;

[32] ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti;

[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio;

[35] né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re.

[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.

[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

[38] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;

[39] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l'altra;

[40] e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.

[41] E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.

[42] Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico;

[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,

[45] perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

[46] Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?

[47] E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?

[48] Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
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07/07/2011 14:42

6


[1] Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.

[2] Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[3] Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,

[4] perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.

[8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.

[9] Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;

[10] venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.

[11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

[12] e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

[13] e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;

[15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

[16] E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

[17] Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,

[18] perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

[19] Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;

[20] accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.

[21] Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

[22] La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;

[23] ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

[24] Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.

[25] Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?

[26] Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?

[27] E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?

[28] E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.

[29] Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.

[30] Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?

[31] Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?

[32] Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.

[33] Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

[34] Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
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07/07/2011 14:43

7


[1] Non giudicate, per non essere giudicati;

[2] perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.

[3] Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?

[4] O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?

[5] Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.

[6] Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
[7] Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto;

[8] perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

[9] Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra?

[10] O se gli chiede un pesce, darà una serpe?

[11] Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!

[12] Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.

[13] Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;

[14] quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!

[15] Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.

[16] Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?

[17] Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;

[18] un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

[19] Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.

[20] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

[21] Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
[22] Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?

[23] Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.

[24] Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.

[25] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.

[26] Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.

[27] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande".

[28] Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento:

[29] egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.
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07/07/2011 14:43

8


[1] Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.

[2] Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi".

[3] E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve.

[4] Poi Gesù gli disse: "Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro".

[5] Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:

[6] "Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente".

[7] Gesù gli rispose: "Io verrò e lo curerò".

[8] Ma il centurione riprese: "Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.

[9] Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa".

[10] All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: "In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.

[11] Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,

[12] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti".

[13] E Gesù disse al centurione: "Và, e sia fatto secondo la tua fede". In quell'istante il servo guarì.

[14] Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.

[15] Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo.

[16] Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati,

[17] perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è addossato le nostre malattie.

[18] Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé, ordinò di passare all'altra riva.

[19] Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai".

[20] Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".

[21] E un altro dei discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre".

[22] Ma Gesù gli rispose: "Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti".

[23] Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.

[24] Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.

[25] Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!".

[26] Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.

[27] I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?".

[28] Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.

[29] Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?".

[30] A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare;

[31] e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria".

[32] Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.

[33] I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.

[34] Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
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07/07/2011 14:44

9


[1] Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città.

[2] Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".

[3] Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: "Costui bestemmia".

[4] Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?

[5] Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?

[6] Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua".

[7] Ed egli si alzò e andò a casa sua.

[8] A quella vista, la folla fu presa da timore e rese gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

[9] Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.

[10] Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.

[11] Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?".

[12] Gesù li udì e disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

[13] Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori".

[14] Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?".

[15] E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.

[16] Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore.

[17] Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".

[18] Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà".

[19] Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.

[20] Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.

[21] Pensava infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita".

[22] Gesù, voltatosi, la vide e disse: "Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita". E in quell'istante la donna guarì.

[23] Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:

[24] "Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme". Quelli si misero a deriderlo.

[25] Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.

[26] E se ne sparse la fama in tutta quella regione.

[27] Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi".

[28] Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: "Credete voi che io possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!".

[29] Allora toccò loro gli occhi e disse: "Sia fatto a voi secondo la vostra fede".

[30] E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!".

[31] Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

[32] Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato.

[33] Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!".

[34] Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni".

[35] Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità.

[36] Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore.

[37] Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi!

[38] Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!".
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07/07/2011 14:45

10


[1] Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità.

[2] I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello,

[3] Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo,

[4] Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì.

[5] Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti:
"Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;

[6] rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele.

[7] E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino.

[8] Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

[9] Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture,

[10] né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento.

[11] In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza.

[12] Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.

[13] Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi.

[14] Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi.

[15] In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.

[16] Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.

[17] Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;

[18] e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.

[19] E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire:

[20] non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.

[21] Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.

[22] E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato.

[23] Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.

[24] Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone;

[25] è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!

[26] Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato.

[27] Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.

[28] E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.

[29] Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure neanche uno di essi cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia.

[30] Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati;

[31] non abbiate dunque timore: voi valete più di molti passeri!

[32] Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;

[33] chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.

[34] Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.

[35] Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre,
la nuora dalla suocera:

[36] e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa.
Rinnegarsi per seguire Gesù

[37] Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;

[38] chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.

[39] Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.

[40] Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
[41] Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.

[42] E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".
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07/07/2011 14:45

11


[1] Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

[2] Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:
[3] "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?".

[4] Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete:

[5] I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella,

[6] e beato colui che non si scandalizza di me".

[7] Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?

[8] Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!

[9] E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta.

[10] Egli è colui, del quale sta scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
che preparerà la tua via davanti a te.

[11] In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.

[12] Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.

[13] La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni.

[14] E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire.

[15] Chi ha orecchi intenda.

[16] Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:

[17] Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

[18] È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.

[19] È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere".

[20] Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite:

[21] "Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo avrebbero fatto penitenza, ravvolte nel cilicio e nella cenere.

[22] Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio avranno una sorte meno dura della vostra.

[23] E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se in Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa esisterebbe!

[24] Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte meno dura della tua!".

[25] In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.

[26] Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.

[27] Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

[28] Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.

[29] Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.

[30] Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero".
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07/07/2011 14:46

12


[1] In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.

[2] Ciò vedendo, i farisei gli dissero: "Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato".

[3] Ed egli rispose: "Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?

[4] Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?

[5] O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?

[6] Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.

[7] Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.

[8] Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato".

[9] Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga.

[10] Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: "È permesso curare di sabato?". Dicevano ciò per accusarlo.

[11] Ed egli disse loro: "Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori?

[12] Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato".

[13] E rivolto all'uomo, gli disse: "Stendi la mano". Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra.

[14] I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo.

[15] Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti,

[16] ordinando loro di non divulgarlo,

[17] perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia:

[18] Ecco il mio servo che io ho scelto;
il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annunzierà la giustizia alle genti.

[19] Non contenderà, né griderà,
né si udrà sulle piazze la sua voce.

[20] La canna infranta non spezzerà,
non spegnerà il lucignolo fumigante,
finché abbia fatto trionfare la giustizia;

[21] nel suo nome spereranno le genti.

[22] In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva.

[23] E tutta la folla era sbalordita e diceva: "Non è forse costui il figlio di Davide?".

[24] Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: "Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni".

[25] Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: "Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi.

[26] Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno?

[27] E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici.

[28] Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio.

[29] Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa.

[30] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.

[31] Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.

[32] A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.

[33] Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero.

[34] Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.

[35] L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.

[36] Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;

[37] poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato".

[38] Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono: "Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno". Ed egli rispose:

[39] "Una generazione perversa e adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato, se non il segno di Giona profeta.

[40] Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.

[41] Quelli di Nìnive si alzeranno a giudicare questa generazione e la condanneranno, perché essi si convertirono alla predicazione di Giona. Ecco, ora qui c'è più di Giona!

[42] La regina del sud si leverà a giudicare questa generazione e la condannerà, perché essa venne dall'estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone; ecco, ora qui c'è più di Salomone!

[43] Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova.

[44] Allora dice: Ritornerò alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata e adorna.

[45] Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione perversa".

[46] Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli.

[47] Qualcuno gli disse: "Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti".

[48] Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?".

[49] Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: "Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli;

[50] perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre".
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07/07/2011 14:46

13


[1] Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare.

[2] Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.

[3] Egli parlò loro di molte cose in parabole.
E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare.

[4] E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono.

[5] Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo.

[6] Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò.

[7] Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono.

[8] Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta.

[9] Chi ha orecchi intenda".

[10] Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché parli loro in parabole?".

[11] Egli rispose: "Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.

[12] Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

[13] Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono.

[14] E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.

[15] Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.

[16] Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.

[17] In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!

[18] Voi dunque intendete la parabola del seminatore:

[19] tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.

[20] Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia,

[21] ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato.

[22] Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto.

[23] Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta".

[24] Un'altra parabola espose loro così: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.

[25] Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.

[26] Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.

[27] Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?

[28] Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?

[29] No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.

[30] Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".

[31] Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo.

[32] Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami".

[33] Un'altra parabola disse loro: "Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti".

[34] Tutte queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se non in parabole,

[35] perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta:
Aprirò la mia bocca in parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

[36] Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo".

[37] Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo.

[38] Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno,

[39] e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli.

[40] Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.

[41] Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità

[42] e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.

[43] Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!

[44] Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

[45] Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose;

[46] trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

[47] Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci.

[48] Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

[49] Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni

[50] e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

[51] Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì".

[52] Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".

[53] Terminate queste parabole, Gesù partì di là

[54] e venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli?

[55] Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?

[56] E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?".

[57] E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua".

[58] E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.
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07/07/2011 14:47

14


[1] In quel tempo il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù.

[2] Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui".

[3] Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello.

[4] Giovanni infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla!".

[5] Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta.

[6] Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode

[7] che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato.

[8] Ed essa, istigata dalla madre, disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista".

[9] Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data

[10] e mandò a decapitare Giovanni nel carcere.

[11] La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre.

[12] I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù.

[13] Udito ciò, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.

[14] Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

[15] Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare".

[16] Ma Gesù rispose: "Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare".

[17] Gli risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci!".

[18] Ed egli disse: "Portatemeli qua".

[19] E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.

[20] Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.

[21] Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

[22] Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.

[23] Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.

[24] La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.

[25] Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.

[26] I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura.

[27] Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura".

[28] Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque".

[29] Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.

[30] Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!".

[31] E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".

[32] Appena saliti sulla barca, il vento cessò.

[33] Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!".
[34] Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret.

[35] E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati,

[36] e lo pregavano di poter toccare almeno l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
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07/07/2011 14:48

15


[1] In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero:

[2] "Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!".

[3] Ed egli rispose loro: "Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione?

[4] Dio ha detto:
Onora il padre e la madre
e inoltre:
Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.

[5] Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio,

[6] non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione.

[7] Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:

[8] Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.

[9] Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini".

[10] Poi riunita la folla disse: "Ascoltate e intendete!

[11] Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!".

[12] Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: "Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?".

[13] Ed egli rispose: "Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata.

[14] Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!".

[15] Pietro allora gli disse: "Spiegaci questa parabola".

[16] Ed egli rispose: "Anche voi siete ancora senza intelletto?

[17] Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna?

[18] Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo.

[19] Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie.

[20] Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo".

[21] Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone.

[22] Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: "Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio".

[23] Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i discepoli gli si accostarono implorando: "Esaudiscila, vedi come ci grida dietro".

[24] Ma egli rispose: "Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele".

[25] Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: "Signore, aiutami!".

[26] Ed egli rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini".

[27] "È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni".

[28] Allora Gesù le replicò: "Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". E da quell'istante sua figlia fu guarita.

[29] Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là.

[30] Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì.

[31] E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele.

[32] Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: "Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada".

[33] E i discepoli gli dissero: "Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?".

[34] Ma Gesù domandò: "Quanti pani avete?". Risposero: "Sette, e pochi pesciolini".

[35] Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,

[36] Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla.

[37] Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.

[38] Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.

[39] Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn.
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07/07/2011 14:48

16
Si domanda a Gesù un segno dal cielo


[1] I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo.

[2] Ma egli rispose: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia;

[3] e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?

[4] Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona". E lasciatili, se ne andò.

[5] Nel passare però all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere il pane.

[6] Gesù disse loro: "Fate bene attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei".

[7] Ma essi parlavano tra loro e dicevano: "Non abbiamo preso il pane!".

[8] Accortosene, Gesù chiese: "Perché, uomini di poca fede, andate dicendo che non avete il pane?

[9] Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila e quante ceste avete portato via?

[10] E neppure i sette pani per i quattromila e quante sporte avete raccolto?

[11] Come mai non capite ancora che non alludevo al pane quando vi ho detto: Guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei?".

[12] Allora essi compresero che egli non aveva detto che si guardassero dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei.

[13] Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".

[14] Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".

[15] Disse loro: "Voi chi dite che io sia?".

[16] Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".

[17] E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.

[18] E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.

[19] A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".

[20] Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

[21] Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.

[22] Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai".

[23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
[24] Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

[25] Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.

[26] Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?

[27] Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.

[28] In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno".
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07/07/2011 14:49

17

[1] Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.

[2] E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.

[3] Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.

[4] Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia".

[5] Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo".

[6] All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.

[7] Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete".

[8] Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.

[9] E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".
[10] Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?".

[11] Ed egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.

[12] Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro".

[13] Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.

[14] Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo

[15] che, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua;

[16] l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo".

[17] E Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui".

[18] E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.

[19] Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?".

[20] Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile.

[21] Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno]".

[22] Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini

[23] e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto rattristati.

[24] Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?".

[25] Rispose: "Sì". Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?".

[26] Rispose: "Dagli estranei". E Gesù: "Quindi i figli sono esenti.

[27] Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te".
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07/07/2011 14:50

18


[1] In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: "Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?".

[2] Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:

[3] "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

[4] Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.

[5] E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.

[6] Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare.

[7] Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!

[8] Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.

[9] E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.

[10] Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

[11] È venuto infatti il Figlio dell'uomo a salvare ciò che era perduto].

[12] Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?

[13] Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.

[14] Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

[15] Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;

[16] se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni.

[17] Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano.

[18] In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.

[19] In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà.

[20] Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

[21] Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?".

[22] E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.

[23] A proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi.

[24] Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti.

[25] Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito.

[26] Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.

[27] Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito.

[28] Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi!

[29] Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito.

[30] Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.

[31] Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.

[32] Allora il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.

[33] Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?

[34] E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto.

[35] Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello".
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07/07/2011 14:50

19


[1] Terminati questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel territorio della Giudea, al di là del Giordano.

[2] E lo seguì molta folla e colà egli guarì i malati.

[3] Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?".

[4] Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse:

[5] Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?

[6] Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi".

[7] Gli obiettarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?".

[8] Rispose loro Gesù: "Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.

[9] Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio".

[10] Gli dissero i discepoli: "Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi".

[11] Egli rispose loro: "Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso.

[12] Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca".

[13] Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano.

[14] Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli".

[15] E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì.

[16] Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?".

[17] Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti".

[18] Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso,

[19] onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso".

[20] Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?".

[21] Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".

[22] Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.

[23] Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.

[24] Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli".

[25] A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: "Chi si potrà dunque salvare?".

[26] E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".

[27] Allora Pietro prendendo la parola disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?".

[28] E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele.

[29] Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.

[30] Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi".
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07/07/2011 14:51

20


[1] "Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna.

[2] Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.

[3] Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati

[4] e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono.

[5] Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto.

[6] Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi?

[7] Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.

[8] Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.

[9] Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.

[10] Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno.

[11] Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:

[12] Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.

[13] Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?

[14] Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te.

[15] Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?

[16] Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi".

[17] Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro:

[18] "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte

[19] e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".

[20] Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.

[21] Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno".

[22] Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo".

[23] Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio".

[24] Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;

[25] ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.

[26] Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,

[27] e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;

[28] appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti".

[29] Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù.

[30] Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: "Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!".

[31] La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!".

[32] Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: "Che volete che io vi faccia?".

[33] Gli risposero: "Signore, che i nostri occhi si aprano!".

[34] Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono.
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