È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
Dio Vi Benedica!



in
  
Questa e' una Comunita' Cattolica di ACCOGLIENZA
nello spirito del R.n.S.

APERTA A TUTTI


NB: Tutto il materiale usato per la costruzione di questo sito e' stato preso in giro qua e la' sul web, qualora qualcuno si accorgesse che sono state involontariamente violate in qualche occasione norme sul copyright, basterà mandare una mail all'Amministratore
segnalando il materiale che non doveva essere usato, il quale sara' immediatamente rimosso.
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

SORRIDERE A DIO - Madre Teresa di Calcutta

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2011 21:38
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 3.514
Sesso: Femminile
13/07/2011 11:41




SOFFERENZA




La sofferenza va oggi aumentando nel mondo. La gente ha fame di qualcosa di più bello, di qualcosa di più grande di quel che i circostanti possano dare. Oggi nel mondo c’è una grande fame di Dio. C’è tanta sofferenza dappertutto, ma c’è una grande fame di Dio e di amore reciproco.


C’è fame del pane ordinario, e c’è fame di amore, di cortesia e di riflessione; e c’è la grande povertà, che fa soffrire tanto la gente.
La sofferenza presa in se stessa è niente: ma la sofferenza condivisa con la passione di Cristo è un dono meraviglioso. Il dono più bello che uno possa ricevere è di poter prendere parte alla passione di Cristo. Sì, un dono e un segno del suo amore; perché questo è il modo con cui il Padre ha dimostrato di amare il mondo: mandando il Figlio a morire per noi.


Così in Cristo è stato dimostrato che il dono più grande è l’amore: perché la sofferenza è stata il segreto con cui egli ha pagato per il peccato.


Senza di lui non potremmo far nulla. Ed è all’altare che noi incontriamo i nostri poveri sofferenti. Ed è in lui che vediamo come la sofferenza può diventare un mezzo per amare di più ed essere più generosi.


Senza la sofferenza la nostra attività sarebbe un’attività sociale, un’attività molto buona e giovevole, ma non sarebbe l’opera di Gesù Cristo e parte della redenzione. Gesù ha voluto soccorrerci condividendo la nostra vita, la nostra solitudine, la nostra agonia, la nostra morte e ci ha redento solo unendosi strettamente a noi.
Noi siamo chiamati ad agire allo stesso modo; dobbiamo redimere tutta la desolazione dei poveri: non soltanto la loro povertà materiale, bensì anche la loro miseria spirituale. E dobbiamo condividerla, perché solo unendoci strettamente a loro possiamo redimerli, portando Dio nella loro vita e portando loro a Dio.


La sofferenza, quando è accettata insieme e portata insieme, diventa gioia.
Tra i nostri collaboratori abbiamo degli ammalati e degli handicappati, che molto spesso non possono svolgere alcuna attività. Così essi adottano una Sorella o un Fratello e offrono tutte le loro sofferenze e tutte le loro preghiere per quel Fratello o quella Sorella, che a loro volta coinvolgono pienamente il collaboratore ammalato in tutto ciò che essi fanno. I due diventano come una sola persona e si chiamano l’un l’altro il loro secondo se stesso. Io ho una seconda me stessa di tal genere in Belgio, e quando sono stata ultimamente là, lei mi ha detto: “Son sicura che avrai molto da fare, molto da camminare, lavorare e parlare. Lo so dal dolore che provo alla spina dorsale e dalla operazione molto dolorosa che ho dovuto subire poco tempo fa”. Si trattava della diciassettesima operazione, e tutte le volte che ho qualcosa di speciale da compiere, è lei che mi sta dietro e mi dà la forza e il coraggio necessari a fare quel che devo fare per compiere la volontà di Dio. E’ questa la ragione che mi rende capace di fare quel che sto facendo: la mia seconda me stessa compie per me la parte indubbiamente più difficile dell’opera.


Mie care sorelle e miei cari fratelli sofferenti, siate certi che ognuno di noi fa leva sul vostro amore davanti al trono di Dio, e là ogni giorno noi vi offriamo, o meglio ci offriamo a vicenda a Cristo per le anime. Quanto grate dobbiamo essere noi Missionarie della Carità: voi perché soffrite e noi perché lavoriamo. Completiamo a vicenda quel che manca nella nostra relazione con Cristo. La vostra vita di sacrificio è il calice, o piuttosto i nostri voti sono il calice e la vostra sofferenza e la nostra attività sono il vino, il cuore immacolato. Stiamo insieme in piedi sostenendo il medesimo calice e siamo così in grado di placare la sua ardente sete di anime.


Trovo il lavoro molto più facile e riesco a sorridere più sinceramente quando penso a ognuno dei miei fratelli e delle mie sorelle sofferenti. Gesù ha bisogno di voi per continuare a versare nella lampada della nostra vita l’olio del vostro amore e del vostro sacrificio. Voi state veramente rivivendo la passione di Cristo. Contusi, sezionati, pieni di dolori e di ferite come siete, accettate Gesù così come egli viene nella vostra vita.


Se qualche volta la nostra povera gente è morta di fame, ciò non è avvenuto perché Dio non si è preso cura di loro, ma perché voi ed io non abbiamo dato, perché non siamo stati uno strumento d’amore nelle sue mani per far giungere loro il pane e il vestito necessario, perché non abbiamo riconosciuto Cristo quand’egli è venuto, ancora una volta, miseramente travestito nei panni dell’uomo affamato, dell’uomo solo, del bambino senza casa e alla ricerca di un tetto.
Dio ha identificato se stesso con l’affamato, l’infermo, l’ignudo, il senza tetto; fame non solo di pane, ma anche di amore, di cure, di considerazione da parte di qualcuno; nudità non solo di abiti, ma anche di quella compassione che veramente pochi sentono per l’individuo anonimo; mancanza di tetto non solo per il fatto di non possedere un riparo di pietra, bensì per non aver nessuno da poter chiamare proprio caro.




(continua)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com