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IL RINNOVAMENTO: CHI SIAMO a cura di ulisseitaca

Ultimo Aggiornamento: 18/11/2012 01:35
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18/11/2012 01:17

ulisseitaca, 17/11/2012 21:18:

Chi siamo

Sì! Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa. Il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell'incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni (Giovanni Paolo II - Udienza ai responsabili del Rinnovamento nello Spirito - Città del Vaticano 14/03/2002).

Il Rinnovamento nello Spirito Santo è un Movimento ecclesiale nato a conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II nel gennaio 1967, come libera iniziativa dello Spirito Santo. Esso ha operato nella vita dei singoli fedeli e della Chiesa stessa attraverso l'esperienza personale di una rinnovata effusione dello Spirito Santo, che ha suscitato un rinnovamento spirituale, causa di una trasformazione radicale nella vita di milioni di persone. In Italia, il Rinnovamento è articolato come Associazione privata di fedeli riconosciuta dalla CEI: è del 14 marzo 2002 l'approvazione definitiva dello Statuto da parte del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, con decreto a firma del presidente della CEI Card. Camillo Ruini. L'associazione è formata prevalentemente da laici, ma comprende anche ministri ordinati e persone consacrate (cf Statuto, art. 4). L'esperienza di una rinnovata effusione dello Spirito, promossa dal Rinnovamento, ha coinvolto in Italia almeno 250.000 persone e tantissimi di loro, in forza della medesima spiritualità, si aggregano nella forma di Gruppi o Comunità di diversa consistenza sparsi in ogni Diocesi d'Italia e collegati tra loro a livello diocesano, regionale e nazionale (cf Statuto, art. 6). Nel 2012, tali realtà locali sono attestate nell'ordine di circa 1800 unità, mentre si contano numerosissimi gruppi in formazione. I Gruppi e le Comunità si riuniscono, almeno una volta alla settimana, in un incontro di preghiera che dura circa due ore e si articola solitamente tra preghiera spontanea di lode e di ringraziamento,  ascolto della parola di Dio e sua risonanza, accompagnando ogni momenti con canti, testimonianze, annunci ed esortazioni, in un clima di gioia e di fraternità pasquale. Gli incontri seguono, a grandi linee, lo stile delle prime comunità cristiane descritte nelle Lettere paoline (cf 1 Cor 14, 26; Ef 5, 18-20): una «liturgia missionaria», una forma di annuncio nella quale i partecipanti, sulla base del sacerdozio comune dei fedeli, sono condotti a un incontro immediato con Gesù, anche tramite la testimonianza personale comunicata nella fede.

"Come non rendere grazie per i preziosi frutti spirituali che il Rinnovamento ha generato nella vita della Chiesa e nella vita di tante persone? Quanti fedeli laici - uomini e donne, giovani, adulti e anziani - hanno potuto sperimentare nella propria vita la stupefacente potenza dello Spirito e dei suoi doni! Quante persone hanno riscoperto la fede, il gusto della preghiera, la forza e la bellezza della Parola di Dio, traducendo tutto ciò in un generoso servizio alla missione della Chiesa! Quante vite cambiate in profondità! Per tutto questo oggi, insieme a voi, voglio lodare e ringraziare lo Spirito Santo. Siete un movimento ecclesiale" (Giovanni Paolo II, Udienza privata al Comitato Nazionale di Servizio e al Consiglio Nazionale del RnS, Sala Clementina, Città del Vaticano - 04/04/1998).

Il Rinnovamento e la Chiesa

Il Rinnovamento nello Spirito Santo fa sue le direttive pastorali dei Vescovi a livello diocesano, regionale e nazionale, incoraggiando i propri aderenti a mettere a disposizione della Chiesa le loro capacità, come anche i doni e i carismi, della cui autenticità sono giudici gli stessi Pastori (cf Lumen Gentium, n. 12). Gli aderenti si impegnano in modo responsabile e creativo nella Chiesa particolare, coinvolgendosi attivamente nei progetti pastorali della medesima, in un atteggiamento costante di ascolto e di dialogo con l'Ordinario diocesano.

Il corpo e le membra

L'articolazione dell'Associazione prevede la seguente partizione ed organizzazione delle componenti:

  • a livello locale: ogni gruppo/comunità è guidato da un nucleo di persone, generalmente denominato "Pastorale di servizio" e presieduto da un Coordinatore, i cui compiti sono quelli di animare e guidare il gruppo stesso (cf Statuto, artt. 8-9);
  • a livello diocesano: nelle diocesi dove sono presenti gruppi e comunità del RnS viene costituito un Comitato Diocesano di Servizio, presieduto da un Coordinatore, i cui compiti sono: promuovere la diffusione della grazia del Rinnovamento; garantire l'identità carismatica; sostenere e verificare in un fraterno accompagnamento l'attività pastorale delle realtà locali (cf Statuto, artt. 10, 11, 12);
  • a livello regionale: è costituito un Comitato Regionale di Servizio (CRS), presieduto da un Coordinatore, i cui compiti sono, tra gli altri, quello di svolgere una costante azione di comunione tra le realtà locali del RnS e promuovere la collaborazione con le realtà ecclesiali esistenti nella regione (cf Statuto, artt. 13,14,15);
  • a livello nazionale: la responsabilità della guida è affidata ad un Comitato Nazionale di Servizio (CNS), presieduto dal Presidente Nazionale, che rappresenta l'intero Movimento. Fanno parte del CNS il Coordinatore Nazionale, dedicato alla vita interna e alla verifica della vita pastorale ai vari livelli; il Direttore, responsabile degli aspetti economici e amministrativi; il Consigliere Spirituale Nazionale, nominato dalla CEI; tre membri scelti dal Consiglio Nazionale (cf Statuto, artt. 17,18,19,20,21,22).
  • Il CNS svolge un servizio di unità, di discernimento, di organizzazione, di rappresentanza presso la gerarchia della Chiesa italiana.
  • Il Consiglio Nazionale (CN) è l'organo deliberante e di discernimento sulla vita generale e sulle scelte portanti la vita del Movimento. È composto dal CNS (Comitato Nazionale di Servizio), dai Coordinatori Regionali, da sei componenti eletti dall'Assemblea Nazionale, da un componente eletto da ogni regione che abbia un numero di realtà locali riconosciute superiore a cento; fino a quattro componenti designati dal Comitato Nazionale di Servizio; dai seguenti componenti di diritto: il Presidente della Odos Servizi RnS; il Direttore della Rivista ufficiale del Rinnovamento nello Spirito Santo (cf Statuto, art.17).
  • L'Assemblea Nazionale è un organo propositivo e consultivo in ordine alle finalità e alel attività del movimento (cf Statuto artt. 2, 3) ed è composta dai Coordinatori Diocesani e dal Consiglio Nazionale.

La presenza dei sacerdoti

Nei gruppi del Rinnovamento è molto desiderata la partecipazione attiva dei sacerdoti. Molti sacerdoti che entrano a far parte del RnS sperimentano, dopo la preghiera per una nuova effusione dello Spirito, un vero e proprio risveglio del loro carisma sacerdotale. In tanti testimoniano di aver trovato una nuova efficacia nel loro ministero quotidiano, un rinnovato slancio nel servire il Signore e il suo popolo, un nuovo amore per la vocazione e il celibato. Similmente, per molti religiosi e religiose, l'effusione dello Spirito Santo ha significato un profondo rinnovamento dei carismi fondamentali della propria vocazione.


 
 
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18/11/2012 01:24

ulisseitaca, 17/11/2012 21:23:


Vita nello Spirito

Il Rinnovamento nello Spirito non ha e non prepara una nuova spiritualità. Tuttavia, la sua attenzione privilegiata (sebbene non esclusiva) allo Spirito Santo e l'esperienza spirituale che ne deriva introducono gli appartenenti al RnS in una prospettiva e in atteggiamenti interiori tali da costituire un modo nuovo di essere cristiani e di vivere nella Chiesa, secondo la tradizione propria delle prime comunità cristiane. La consapevolezza dell'identità cristiana e la volontà di viverla in maniera attiva, opzionando la propria vita sul fondamento di Cristo, ha un suo caposaldo nell'abitudine ad ascoltare lo Spirito Santo e a lasciarsi guidare da lui.

Lo Spirito Santo nella vita del cristiano

La preminenza dello Spirito Santo nella vita della Chiesa è un fattore di fondamentale importanza anche nella vita del cristiano. Non si tratta di un'impostazione solo teorica o volontaristica, dipendente esclusivamente dalla decisione del singolo: è sempre lo Spirito Santo che ci previene gratuitamente. Questo è quanto intendiamo dire con la parola esperienza: il cristiano, in forza della sua consacrazione battesimale alla SS. Trinità, viene accolto in un rapporto personale con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ma questo non verrà sperimentato finché non ci sarà un incontro vero e autentico con Gesù Signore e Salvatore. È in questo passaggio, nell'esperienza dell'incontro con il Signore vivo, che troviamo il cuore del Rinnovamento. Ed è direttamente lo Spirito Santo ad assumere la guida del cristiano verso la santità, cioè la sua conformazione a Cristo nel triplice munus: sacerdotale, profetico e regale.

L'uomo nuovo

Nel cammino del Rinnovamento si mette in evidenza la centralità della conversione e del discepolato.

La conversione è il punto di partenza, ma resta presente nella vita del cristiano come atteggiamento permanente. La preparazione dei fratelli nuovi è scandita attraverso le tappe del seminario di preparazione alla Preghiera di effusione dello Spirito. Tale punto di partenza prevede poi una continua revisione di vita, a partire dalla Parola di Dio, dalla frequenza ai Sacramenti, dalla vita fraterna e dalla testimonianza. In tale prospettiva, tutte le attività all'interno dei gruppi (incontri, ritiri, settimane di spiritualità e di crescita, gli stessi eventi regionali e nazionali) costituiscono una forma di discepolato.

A servizio della Chiesa

Lo Spirito Santo è comunione e fa la comunione. Per questa ragione, le persone che per la prima volta si coinvolgono nel RnS entrano in un gruppo ecclesiale creativamente inserito nel tessuto della  Chiesa locale, senza settarismi. Nel gruppo, infatti, s'impara a scoprire i propri carismi e a esercitarli in forme ministeriali, a operare in modo attivo e responsabile, ad assumere spontaneamente il proprio ruolo nelle varie attività, a mettersi a disposizione del parroco; ma anche a non disertare le responsabilità civili, a vivere la comunione gerarchica nella realtà del gruppo e nella Chiesa, a rispondere coraggiosamente all'appello missionario del proprio ambiente.

Anche in questo caso, i punti di riferimento sono i documenti conciliari che presentano la Chiesa sacramentale e carismatica, gerarchica e comunionale, ministeriale e missionaria.         

Per questa ragione, il Rinnovamento nello Spirito viene regolarmente annoverato tra i movimenti laicali che partecipano dell'ecclesialità, secondo quella sintesi inerente l'identità e il ruolo dei laici che è rappresentata dalla Christifideles laici e dai criteri di ecclesialità ivi espressi.

La Parola di Dio e l'Eucaristia

Ogni comunità cristiana nasce, cresce e matura attorno alla Parola di Dio e all'Eucaristia, che «è il centro e il culmine di tutta la vita della comunità cristiana» (Christus Dominus, 330/657). Perciò, nei gruppi/comunità del RnS la Parola di Dio ha un valore prioritario: tutti sono invitati ad avere la Bibbia e a servirsene ogni giorno come alimento spirituale e guida nella preghiera. I gruppi/comunità che ne hanno la possibilità pongono al centro dei loro incontri la Celebrazione eucaristica, con frequenti momenti di adorazione comunitaria. Grazie a questo amore per l'Eucaristia, molti membri del Rinnovamento decidono di partecipare quotidianamente alla celebrazione della Santa Messa.

La riscoperta di una cristianità operante

Uno degli obiettivi principali della formazione nel RnS è portare ciascun membro a prendere coscienza della propria identità cristiana e a viverla in modo responsabile e fattivo, operando nella comunità secondo i doni e i carismi che gli sono stati donati. L'opzione fondamentale per Cristo, l'abitudine all'ascolto dello Spirito Santo e a lasciarsi guidare da lui - unitamente alla coscienza della propria identità cristiana e dei propri carismi - costituiscono i punti di forza per ogni scelta vocazionale. In realtà, nei nostri gruppi/comunità vediamo sbocciare molte vocazioni, intendendo con questo termine tutte quelle ecclesiali, dai ministeri di fatto a quelli istituiti, a quelli ordinati. Inoltre, sia a livello dei singoli che a livello delle famiglie, si registra una crescita dell'anelito alla vita comunitaria, con differenti forme d'impegno.



[Modificato da Anam_cara 18/11/2012 01:35]
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18/11/2012 01:28

ulisseitaca, 17/11/2012 21:29:

Formazione

L'esistenza di un Progetto Unitario di Formazione in seno al RnS è un'acquisizione recente, ma indispensabile alla luce del cammino comune che il RnS si è impegnato a svolgere sotto lo sguardo dei Pastori della Chiesa. Giova ricordare "l'elogio e la richiesta di intensificare gli sforzi" in questa direzione manifestataci dal Santo Padre Giovanni Paolo II, dal Pontificio Consiglio Pro Laicis e dai nostri Padri Vescovi in più occasioni.

BREVE EXCURSUS STORICO

La storia del Rinnovamento presenta diverse fasi dal punto di vista del processo formativo. Indichiamo di seguito le cinque più significative.

Fase iniziale: dal 1972 al 1977

La formazione è quasi esclusivamente orientata al primo livello dell'esperienza e consiste nel preparare i fratelli alla Preghiera di effusione e quindi nell'indirizzarli verso un cammino di crescita nel gruppo.

Questi i momenti del processo formativo:

Seminario di vita nuova nello Spirito: consiste in una serie di incontri il cui scopo è quello di aiutare le persone a raggiungere la migliore disposizione possibile per ricevere la preghiera per l'effusione dello Spirito.

Effusione dello Spirito Santo: esperienza vitale, profonda e trasformante, che cambia la coscienza della propria identità cristiana, le relazioni con la SS. Trinità, il modo di sentirsi Chiesa, il rapporto con la Parola, i sacramenti, la liturgia. Si manifestano un nuovo gusto per la preghiera, una nuova disponibilità ad amare, l'esperienza dei carismi per l'utilità comune.

Cammino nel gruppo: al gruppo del RnS si aderisce spontaneamente e liberamente; in esso le persone trovano un sostegno comunitario che permette di crescere nella grazia del Rinnovamento e in un nuovo stile di vita cristiana. Il gruppo porta anche ad assumere il proprio posto nella Chiesa e nella società, per cui le persone si rendono disponibili a condividere i doni e i talenti ricevuti da Dio.

Seconda fase: dal 1977 al 1990

Inizia la formazione all'animazione nei gruppi. Questa fase si collega alla necessità, confermata da parte della Gerarchia ecclesiastica, di introdurre nel RnS alcune strutture di servizio, onde permettergli di crescere mantenendo la sua fisionomia. Si formano i primi nuclei di "animatori" con il compito di accompagnare e guidare i gruppi ad aprirsi all'uso dei carismi e dei ministeri di fatto. Diversi i livelli di animazione: locale (di singoli gruppi), regionale, nazionale. Si rende pertanto necessaria una formazione specifica, sia per la grande diversità dei gruppi, sia per superare i limiti dello "spontaneismo" e dell'improvvisazione (talvolta confusi con la "libertà dello Spirito").

Terza fase: dal 1990 al 1997

Si afferma decisamente lo sviluppo di iniziative di formazione permanente sia per i membri del RnS, sia per gli animatori a livello locale, regionale, nazionale. L'articolazione di proposte per la formazione degli animatori, nei diversi ministeri e servizi, lascia intravedere la possibilità di un Progetto Unitario di Formazione. Ciò spinge i responsabili nazionali e regionali ad avviare un discernimento comunitario per valorizzare le ricchezze suscitate dallo Spirito in forza di una visione comune orientata alla crescita unitaria del RnS.

Quarta fase: dal 1997 al 2006

Avvio di un Progetto Unitario di Formazione. L'idea si concretizza decisamente, seppur non in forma definitiva, in quanto sempre legata al discernimento comunitario e all'ascolto di ciò che lo Spirito suggerisce alle diverse realtà locali. Viene individuato un itinerario di formazione (e conseguente riorganizzazione delle proposte formative) in tre aree di riferimento: carismatica, pastorale, ministeriale. Si delineano Scuole dedicate, Tre giorni, Settimane di Vita carismatica e pastorale, Metodologie per la evangelizzazione, Corsi dedicati alle famiglie, a cadenza regolare su tutto il territorio nazionale. Si precisano due anime caratteristiche del Rinnovamento: "Roveto ardente" e "Cultura della Pentecoste".

Quinta fase: dal 2007

Si sente l'esigenza di offrire un cammino di formazione anche nell'area comunitaria, oltre che carismatica, pastorale e ministeriale. Prende vita l'iniziativa dei grandi temi di durata pluriennale che, in modo trasversale, possano permeare la formazione e gli eventi della vita del Movimento. Al centro viene posta la Bibbia, parola di Dio, parola di vita. Il libro degli Atti rappresenta il "paradigma" comunitario ed ecclesiale per tutte le nostre realtà locali.

Nell'anno 1998, dedicato allo Spirito Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha riservato una speciale attenzione al Rinnovamento, offrendo quattro memorabili discorsi nei quali si può riscontrare un denominatore comune, un motivo conduttore che sempre ritorna. Si tratta, per l'appunto, del concetto di formazione. «Uno dei compiti più urgenti della Chiesa è quello della formazione dei fedeli laici... Ha come obiettivo fondamentale la scoperta sempre più chiara della propria vocazione e la disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione. Questa deve pertanto essere una delle vostre priorità... è un compito più urgente che mai... So che il RnS si prodiga per rispondere a questa necessità, cercando forme e modalità sempre nuove e più adatte all'uomo di oggi. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo di perseverare nel vostro impegno» (Udienza al RnS, Città del Vaticano, 4 aprile 1998). «Nel nostro mondo, si avverte con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida e approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Nella formazione cristiana curata dai movimenti non manchi mai l'elemento di questa fiduciosa obbedienza ai Vescovi, in comunione con il Successore di Pietro! Inserite le vostre esperienze nelle chiese locali e nelle parrocchie, rimanendo sempre in comunione con i Pastori e attenti alle loro indicazioni» (Vigilia di Pentecoste con i Movimenti, Piazza San Pietro, 30 maggio 1998). «Appartenete a un movimento ecclesiale. La parola "ecclesiale" è più che semplicemente decorativa. Essa implica un compito preciso di formazione cristiana e una profonda convergenza tra fede e vita. La fede entusiastica che anima le vostre comunità è un grande arricchimento, ma non è sufficiente. Deve essere accompagnata da una formazione cristiana che sia solida, ampia e fedele al magistero della Chiesa» (Discorso del Papa alla Fraternità Carismatica Cattolica Internazionale, Città del Vaticano, 1 giugno 1998). «Da una solida formazione deriverà una spiritualità profondamente radicata nelle fonti della vita cristiana e in grado di rispondere alle domande cruciali poste dalla cultura di oggi» (Discorso del Papa ai leader internazionali del Rinnovamento, Aula Paolo VI, 30 Ottobre 1998).

La parola a Benedetto XVI

Denso di "valore profetico" l'insegnamento ricevuto da Papa Benedetto XVI nel 40° anno del Rinnovamento carismatico cattolico, celebrato a Rimini in occasione della XXX Convocazione Nazionale: «È vostra intenzione porre in risalto il "carisma della fede" mostrando come l'incontro con Dio in Cristo Gesù trasformi grazie alla forza dello Spirito l'esistenza del credente e lo renda testimone gioioso delle meraviglie che il Signore non cessa di compiere anche in questo nostro tempo. So che il Movimento del Rinnovamento nello Spirito vuole continuare a vivere questa straordinaria esperienza spirituale con entusiasmo e riproporla quale annuncio evangelizzatore agli uomini e alle donne della nostra epoca, riservando quest'anno un'attenzione particolare alla famiglia. Seguendo l'orientamento dei Vescovi italiani anche voi dedicate attivamente a sostenere tutto ciò che concretamente difende e promuove quei valori umani e cristiani che devono essere alla base di ogni nucleo familiare» (Lettera autografa, 28 aprile 2007).

Cammino "unitario" e non "uniforme"

Ecco, allora, l'istanza di un progetto di formazione di tipo "unitario" e non "uniforme", nel rispetto delle diverse realtà locali, dei cammini specifici, delle diverse modalità attraverso le quali una visione unitaria può e deve esprimersi. Parliamo di un Progetto Unitario, seppur con diversità di forme, perché non si vuole operare una grande reductio ad unum, cioè una semplificazione della grande ricchezza che è nella nostra tradizione nazionale. L'unità, infatti, non è annientamento delle diversità, ma esaltazione di ciò che rende multiforme l'opera dello Spirito in mezzo a noi. Si accetta in tal modo la chance della koinonìa: i diversi carismi suscitati dallo Spirito si armonizzano fra loro nella comunione, superando ogni localizzazione geografica o la tentazione dell'autosufficienza. Il RnS esprime, così, una sola realtà ecclesiale, una sola realtà nazionale che vive la tensione all'unità, con una carità e una fraternità sempre nuove e dinamiche. L'assenza di un fondatore umano o di uno specifico carisma di fondazione fanno sì che nel RnS la formazione sia frutto del discernimento comunitario, vissuto in un clima spirituale, attraverso il duplice ascolto:

- verticale, è la profezia che ci deriva dalla parola di Dio e dal magistero della Chiesa;

- orizzontale, è la profezia che è nella vita e nel cuore dei fratelli e delle sorelle coinvolti nei gruppi e comunità.

Un Progetto Unitario di Formazione fondato sulla Parola

Si propone agli animatori una catechesi di impianto biblico, da cui far discendere gli approfondimenti prettamente carismatici e ministeriali. Si tratta di favorire un ascolto spirituale del testo sacro, che sia rispettoso anzitutto dello scritto, dell'oggettività del testo, per poi cogliere le risonanze soggettive e comunitarie che lo Spirito suscita in un clima di preghiera e di condivisione.

Gli animatori sono stimolati a rispettare questa pedagogia dell'ascolto di ciò che lo Spirito Santo dice che, in ultima analisi, corrisponde alla viva tradizione ecclesiale della lectio divina (cf Dei Verbum, n. 12).

Senza il dato oggettivo che deriva dalla Parola di Dio, contenuta nelle Sacre Scritture (cf Dei Verbum, n. 24), la fede è annacquata da un soggettivismo imperante che afferma il principio secondo il quale l'unico criterio per distinguere la volontà di Dio è il nostro punto di vista, sono le nostre aspettative e i nostri desideri. In tal modo facciamo Dio a nostra immagine, più che preoccuparci di essere noi a Sua immagine. Comprendere la Scrittura non significa averla capita da un punto di vista intellettuale, quanto "viverla", farne il programma della propria esistenza, metterla in pratica: «Chiunque crede di aver compreso le divine Scritture o una qualche loro parte, ma in modo tale che quella comprensione non lo porta a edificare il duplice amore di Dio e del prossimo, costui in realtà non le ha ancora comprese» (S. Agostino, De doctrina christiana I, 36, 4). «Si comprende la Scrittura a misura che la si vive» (S. Girolamo).

LA FORMAZIONE NEL RNS

Evidenziamo la proposta formativa in cui si articola il Progetto Unitario di Formazione, con le sue priorità e necessità pastorali. Questa proposta si fonda sull'osservazione pastorale dei bisogni emergenti e sulle richieste motivate dei nostri fratelli. A base di ogni ambito, formativo e di impegno pastorale, si pone la Bibbia. La formazione è da intendersi permanente, "sistematica" e "progressiva", così che si possa davvero parlare di un cammino di fede. La crescita della vita cristiana dei singoli fratelli e di tutta la comunità viene favorita, inoltre, utilizzando tutti quei mezzi che la tradizione cristiana da sempre considera basilari per il progresso della vita spirituale, strumenti che il Rinnovamento da sempre valorizza e raccomanda: preghiera personale, studio della Parola, catechesi, ritiro mensile, meditazione, tempo di deserto. Tre i passaggi, da considerarsi "necessari" e per i quali "esigere" la partecipazione di tutti, specie di quanti adiscono ad assumere una forma di responsabilità (animazione o pastoralità) nel RnS.

Livello di base/ Livello di crescita/ Livello di approfondimento

Livello di base

Il livello di base riguarda tre elementi imprescindibili e comuni a tutto il RnS, dal più piccolo gruppo alla più strutturata delle Comunità: preghiera comunitaria, Seminario di vita nuova nello Spirito, vita comunitaria.

Possiamo dire che queste tre dimensioni costituiscono i cardini vitali di qualunque realtà del Rinnovamento nello Spirito, che coesistono in modo permanente e si alimentano l'uno dell'altro. Ogni nuovo fratello che arriva nel gruppo, entra in un contesto comunitario così definito.

Preghiera comunitaria

Il gruppo riunito in preghiera è il "luogo vitale" dell'esperienza carismatica; dalla preghiera discende l'effusione dello Spirito; in essa si manifestano e crescono i carismi. L'incontro di preghiera comunitaria carismatica è il momento principale della vita di un gruppo/comunità.

Seminario di vita nuova nello Spirito

L'effusione dello Spirito è l'esperienza generante del RnS: ad essa vanno sacrificate energie e sforzi pastorali. Far bene i seminari di preparazione alla preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo, è garanzia di identità carismatica del gruppo/comunità. Essi sono una meravigliosa esperienza personale e comunitaria.

Vita comunitaria

Essere "un cuor solo e un'anima sola" è il primo effetto prodotto dalla Pentecoste, ma anche il risultato di un'adeguata formazione. Il gruppo/comunità è il luogo in cui i fratelli sperimentano la manifestazione dell'amore di Dio. La vita comunitaria è anche la modalità attraverso cui i fratelli entrano nel regime della vita nuova. La vita fraterna è il presupposto della vita carismatica. Modello di riferimento di ogni realtà del RnS è Atti 2, 42 ss.

I responsabili di ogni realtà locale avranno acquisito, al minimo, dimestichezza e conoscenza, soprattutto esperienziale, di questi tre elementi base.

Livello di crescita

È il cosiddetto discepolato carismatico, quella "conversione permanente" al Vangelo di Cristo che ci pone sempre in cammino. Senza discepolato no c'è apostolato! Occorre crescere nella sequela di Cristo e nella comprensione della vita spirituale per poter essere testimoni e animatori. Non può saltarsi questo livello, rifugiandosi nella formazione ministeriale o nelle metodologie di evangelizzazione.

Anche qui individuiamo tre elementi caratteristici:

Post seminario di vita nuova nello Spirito, Servizio pastorale, Studio e approfondimento dei carismi assembleari. La crescita personale e comunitaria deve essere orientata, in maniera particolare, all'amore verso Dio e verso i fratelli e all'edificazione del "corpo". Questi tre elementi costituiscono la base minima che deve orientare la formazione nel livello di crescita dei fratelli. Quanti hanno vissuto l'esperienza dell'Effusione, infatti, devono mettersi alla scuola di Gesù (discepolato), entrare nel regime dello Spirito (vita carismatica), imparare ad amare e servire i fratelli (cura pastorale). Questi tre elementi non possono vivere autonomamente, ma si "sostengono" reciprocamente.

Post Seminario di vita nuova nello Spirito

Dopo l'esperienza rigenerante di una nuova Effusione, tutti i fratelli sono chiamati, concretamente, a camminare secondo lo Spirito, che significa avere gli stessi sentimenti di Gesù, conformarsi a lui. Questo è il discepolato. Questo processo di trasformazione in Cristo è un cammino di conversione permanente, possibile mediante l'opera dello Spirito Santo. Per poter assecondare l'opera dello Spirito si rende necessario un itinerario personale e comunitario fondato sulla parola di Dio.

Servizio Pastorale

È, innanzitutto, la chiamata a un servizio d'amore, accoglienza e l'accompagnamento dei fratelli, a imitazione di Gesù. È un servizio carismatico finalizzato alla promozione della vita fraterna, alla crescita umana e spirituale dei fratelli e aiuta il gruppo nel discernimento comunitario. Promuove e assicura nel gruppo/comunità una chiara identità, senso di appartenenza ed ecclesialità.

Studio e approfondimento dei carismi assembleari

L'edificazione del Corpo e il servizio ai fratelli sono sostenuti dai carismi particolari che lo Spirito concede a ciascuno, per il bene comune. Oltre a un paziente discepolato esperienziale nel gruppo/comunità, accanto ai fratelli anziani, l'esperienza comunitaria carismatica necessita anche di studio e approfondimento per corrispondere meglio a queste grazie speciali, a partire dalla Parola: sapienza, conoscenza, fede, guarigioni, miracoli, profezia, discernimento, lingue, interpretazione.

Livello di approfondimento

È la dimensione dell'evangelizzazione, della missione, della testimonianza "pubblica" della vita nuova nello Spirito. È anche il livello in cui maturano le chiamate specifiche dei fratelli, in forza dei carismi, dei ministeri, degli stati sacramentali, ma anche dei progetti e degli impegni ecclesiali che il RnS assume.

È il "livello più omogeneo", nell'offerta dei contenuti, che il RnS rappresenta.

Tre gli elementi caratterizzanti:

Ministeri di animazione e di evangelizzazione/ Giovani, famiglie, sacerdoti/ Cultura di Pentecoste.

Accendere il fuoco della Pentecoste nel mondo intero è quanto dovrebbe desiderare ogni fratello e ogni realtà del Rinnovamento. Segno di maturità spirituale ed ecclesiale è proprio la spinta missionaria. La formazione a questo livello è orientata soprattutto al servizio dell'evangelizzazione ad extra.

Questo livello di impegno, comunque, non sempre riguarda tutti i fratelli allo stesso modo.

Ministeri di animazione evangelizzazione

La ministerialità carismatica è il riflesso di una intensa e partecipata vita comunitaria. Essa nasce in forza dei carismi propri dei singoli fratelli, come risposte alle necessità della comunità, della Chiesa e a servizio della missione nel mondo. L'esigenza di un servizio ministeriale qualificato necessita di un'adeguata formazione carismatica, specifica per ciascun ambito ministeriale. La formazione ministeriale, a sua volta, presuppone quella biblica e dottrinale.

Giovani, famiglie, sacerdoti

I gruppi/comunità, pur essendo l'immagine del "popolo di Dio", sono caratterizzati dalla diversità di vocazioni all'interno dello stesso cammino ecclesiale. Giovani, famiglie, sacerdoti non sono solo "oggetto" della cura pastorale, ma soprattutto diventano "soggetti" della missione specifica datagli dal loro stato. La formazione necessita, in questo campo, di indirizzo propriamente carismatico, avvalendosi inoltre di approfondimenti tematici specifici, proposti nell'ambito ecclesiale di riferimento (Chiesa diocesana).

Cultura di Pentecoste

La civiltà dell'amore si costruisce a partire dalla Pentecoste: uomini nuovi fanno un mondo nuovo! Ogni realtà del RnS è chiamata, in qualche modo, a farsi carico del rinnovamento del mondo intero, permeando la società con i valori dello Spirito, sorretti dai carismi dello Spirito. La vita comunitaria deve farsi annuncio nel mondo. Ogni luogo o ambiente o cultura, con la presenza e l'impegno della nostra testimonianza, deve divenire il campo di diffusione della cultura di Pentecoste.

Duplice è sempre il contesto:

La Chiesa (gruppo, parrocchia, diocesi). Le realtà temporali (ambienti sociali e culturali, istituzioni civili).

La formazione nel Gruppo/Comunità

Questi tre livelli di formazione coesistono insieme in una realtà matura. Segnano invece i naturali passaggi in una realtà di nuova costituzione.

Giovani, famiglie, sacerdoti: una soggettività ecclesiale

Si vuole dare più evidente "soggettività" ai giovani, alle famiglie, ai sacerdoti. Più che considerarli "ambiti di formazione" dovranno divenire "protagonisti di un nuovo impegno", in cui gli stessi soggetti si formano, si promuovono, si relazionano dentro e fuori il RnS. Ciò comporta che questi "tre soggetti ecclesiali" debbano essere percepiti, a livello pastorale, con la stessa dignità che si riconosce a un fratello eletto in un organo di servizio. Difatti, nel RnS, non è riconosciuta piena soggettività solo a chi è eletto in un servizio pastorale, altrimenti sarebbero mortificate alcune specifiche e imprescindibili "vocazioni", specie quando sorrette dalla realtà del sacramento (matrimonio e ordine sacro). La linea è quella indicata dal Vaticano II: i giovani evangelizzano i giovani; le famiglie evangelizzano le famiglie. Non bisogna avere paura di creare così un "cammino specifico" all'interno del RnS. Armonizzarlo con la vita del gruppo/comunità - questo è il compito pastorale - non deve considerarsi una difficoltà, ma una chiamata, una grazia. Ciò comporterà la definizione di uno specifico spazio all'interno del RnS, "trasversale" alla vita dei gruppi e comunità. In termini pratici: giovani, famiglie, sacerdoti partecipano attivamente a tutte le attività del gruppo/comunità e si assumono gli impegni che i fratelli, nel discernimento, decidono di affidare loro (siano essi pastorali, di animazione, di evangelizzazione). Giovani, famiglie, sacerdoti - in forza della vocazione propria - vivono un momento di crescita specifico, cadenzato da incontri periodici. Si propone un itinerario legato a figure bibliche caratteristiche, con la cadenza di un pomeriggio al mese (sabato o domenica) a livello diocesano. Le relazioni, l'organizzazione, la proposta di iniziative di formazione e di evangelizzazione dovranno partire da questi tre "livelli omogenei" ed essere ratificati dal livello pastorale regionale e non il contrario.

Ministeri

Si ribadisce il duplice valore:

di formazione, a livello regionale e di gruppo;

di evangelizzazione, a livello diocesano e di gruppo.

I ministeri devono procedere "uniti" il più possibile, interagendo in ogni attività, sia essa di animazione o di evangelizzazione.

Anche per questi livelli "omogenei", dovrà immaginarsi una duplice attenzione: i "neofiti", coloro che iniziano il cammino.

Si avverte il bisogno di dare il giusto rispetto agli stati di vita. La formazione, salvo quella per i formatori a livello residenziale (nazionale), avviene - preferibilmente - in Regione in singole giornate e sempre "inter ministeriali", in cui appare - detto in metafora - il "libro" (RnS) e non i "capitoli" (i singoli ministeri).

Scuola carismatica e Scuola pastorale

Aperte a quanti vogliono verificare le competenze acquisite, chiamati ad esercitare un dono di animazione e di responsabilità in seno al RnS.

Scuola per il Seminario e per il post Seminario

Aperte alle équipe regionali che si occuperanno in Regione di aiutare i gruppi/comunità nell'impegno formativo che dovranno assumersi.

Scuola nazionale ministeri

È la "formazione dei formatori". Un corso annuale al Centro Italia, a inviti, su due livelli:

i nuovi, gli anziani.

Sono coloro che sono stati chiamati a svolgere un servizio a livello regionale o diocesano.

Scuola Famiglia Loreto

Prezioso è il progetto di formazione specifica per la famiglia in un centro dedicato. Tre i livelli:

Formazione dei formatori

Evangelizzazione di nuove coppie

Accompagnamento di problematiche familiari.

Una risposta alle esigenze del tempo: nasce il Progetto Unitario di Formazione

Dopo un cammino ventennale di elaborazione di contenuti e dinamiche all'interno del Movimento, il 2008 è stato l'anno del varo del Progetto di Formazione Unitario a favore dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento: "iniziativa dei grandi temi di durata pluriennale che, in modo trasversale, possano permeare la  formazione e gli eventi della vita del Movimento" per permettere una diffusione della Cultura di Pentecoste più matura e consapevole, alla luce delle evoluzioni e delle novità che si sono prodotte nel RnS.


 
 
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