"Sconosciuto e' qualcuno
che aspetta di diventare Amico"

 
Dio Vi Benedica!



in
  
Questa e' una Comunita' Cattolica di ACCOGLIENZA
nello spirito del R.n.S.

APERTA A TUTTI


NB: Tutto il materiale usato per la costruzione di questo sito e' stato preso in giro qua e la' sul web, qualora qualcuno si accorgesse che sono state involontariamente violate in qualche occasione norme sul copyright, basterà mandare una mail all'Amministratore
segnalando il materiale che non doveva essere usato, il quale sara' immediatamente rimosso.
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Pregare con le Icone

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2009 22:20
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.367
Sesso: Femminile
15/01/2009 18:17

Pregare con le Icone

Nazareth - Il laboratorio di iconografiaAnche l'Icona è uno strumento per pregare la Parola. E' dunque possibile sperimentare la contemplazione. Davanti all'immagine, spiegata nei suoi simboli teologici, nell'uso del colore e della luce e sempre rivissuto nella Parola, ci si lascia coinvolgere in una esperienza esistenziale nuova. In questi momenti si silenzio contemplativo di fronte all'immagine, si percepisce una Presenza che ci accoglie e ci coinvolge nell'impegno personale della nostra crescita spirituale. 

Nazareth è una laboratorio di Icone dove vengono proposti corsi rivolti, non tanto all'acquisizione di un metodo pratico di scrittura di Icone, quanto ad un cammino personale, alla ricerca del volto di Dio.


 
L'Icona :

trasparenza della bellezza

Madre della Tenerezza di Vladimir 

"Nessuno ha mai visto Dio, l'Unigenito di Dio, che è nel seno del Padre, egli ce lo ha fatto conoscere" (Gv 1,18)
 

Tutta la storia dell'umanità si anima e prende vita attorno a questo evento: Dio ha preso un volto d'uomo e tale Volto è il luogo privilegiato della sua Rivelazione. Su questa convinzione riposa l'arte dell'icona intesa come trasparenza del bello, trasparenza di Dio.
 

Sì, ogni uomo deve poter dire come gli Apostoli: "Abbiamo visto il Signore! " (Gv 20,25); grazie all'icona, anche noi lo possiamo dire oggi come i primi discepoli lo poterono ieri: "Quello che era fin da principio noi lo abbiamo veduto con i nostri occhi [... ]; la Vita si è manifestato e noi l'abbiamo veduta e le rendiamo testimonianza" (1 Gv 1,1-3).




Introduzione storica


Si nota con piacere che in questi ultimi anni si va riscoprendo l'icona. Vengono allestite delle mostre, programmate delle conferenze, giornali e riviste ne parlano; anche il Papa ne ha parlato - e questo è importante sottolinearlo - nell'Enciclica Redemptoris Mater quando, a proposito del culto rivolto a Maria da parte dei fratelli separati, accenna alla Chiesa Ortodossa: al n°33 parla esplicitamente delle icone e del Concilio Niceno II, di cui si è celebrato da poco il 12° centenario (1987).


Arte Religiosa ed Arte Sacra



Bisogna però dire che l'uomo occidentale fa molta fatica a capire le icone. 

Noi le apprezziamo sicuramente dal punto di vista estetico, però ci risulta difficile capire la loro profondità spirituale. Andrej Rublev, Arcangelo Michele, 1400 circa La prima difficoltà consiste nella concezione diversa di arte sacra che abbiamo noi occidentali rispetto agli orientali; infatti bisognerebbe anzitutto distinguere fra arte religiosa e arte sacra.
 

Le icone sono sicuramente arte sacra, mentre in genere i nostri dipinti - ad esempio una Annunciazione del Beato Angelico o una Madonna di Raffaello - sono arte religiosa.
 

Il motivo è che nell'arte sacra non è tanto l'artista che cerca di penetrare nel mistero del divino, ma nel caso dell'iconografo il soggetto dell'icona viene come "dato dal Signore", dallo Spirito santo attraverso la Chiesa e le sue tradizioni. Il movimento è diverso: mentre l'arte religiosa raffigura qualcosa che esce dal cuore dell'uomo, l'arte sacra invece raffigura qualcosa che viene da Dio ed entra nel cuore dell'uomo.  



E' un po' come la differenza che c'è tra religione e fede:
 
la religione è anzitutto uno sforzo dell'uomo che cerca Dio, la fede è accoglienza di Dio che si rivela all'uomo.
La stessa differenza si può notare tra un inno liturgico e la poesia: l'inno liturgico ci viene dalla tradizione della Chiesa, la poesia esprime i sentimenti dell'uomo.

L'arte sacra, quindi, non si deve fermare ai sensi, non deve appagare soltanto il gusto estetico, ma deve penetrare in profondità; perciò l'icona non è comprensibile se non attingendo in profondità a questo aspetto spirituale.

[Modificato da Anam_cara 15/01/2009 18:19]
OFFLINE
Post: 5.367
Sesso: Femminile
15/01/2009 18:45

 
Pregare contemplando l'Icona

L'abbraccio che salva


Che cos'è un'Icona?
Un'icona è una rivelazione
Un'icona è la Rivelazione
Un'icona sei tu.

 

Dio non ha né forma, né dimensione, né colore, né volume.
Ma Dio per rivelarsi, per "raccontarsi" s'è dato un'Immagine, un'Icona che ha forma colore dimensione e volume: è l'essere umano, uomo e donna insieme.

Dicono i Padri:
 

"L'Icona è il visibile dell'Invisibile!".



Perciò l'Icona chiede non solo di essere guardata, contemplata, ma chiede soprattutto d'essere pregata.
 

Essa viene a sostenere il cuore mediante lo sguardo.

Non seduce, non distoglie lo sguardo dal suo radicamento nel cuore.

Lo sguardo si posa sull'Icona per raccogliersi in quella profondità del cuore che è incline a pregare.

L'icona è qui per essere raggiunta al di là di se stessa, nell'ardore di un cuore unito al suo Dio.

A lungo andare si possono chiudere gli occhi: è sufficiente la Presenza che l'Icona offre al di là dell'immagine.


LA MADONNA DI VLADIMIR

Introduzione e storia


La MADONNA DI VLADIMIR, è una delle icone più venerate della Russia cristiana, forse l'icona più famosa.

La sua bellezza è di una profonda spiritualità. Indimenticabile è lo sguardo pieno di maestà celeste della Madre, e il Figlio, pur nell'aspetto di fanciullo, è evidentemente il Verbo. Egli appoggia affettuosamente il suo viso contro quello della madre, mentre ella, dolce e insieme un po’ triste, guarda lontano, verso di noi...




Presenta un'arte perfetta ed una profondità di sentimenti che hanno suscitato un grande fascino in tutto il mondo:

"E' certamente l'icona più riprodotta e la si trova in ogni ambiente ortodosso, cattolico e protestante, rendendo con la sua presenza, una testimonianza in favore dell'unità di tutti i cristiani"
(Gharib, Le Icone mariane, Città Nuova, Roma '87, p.159).


E' stata dipinta agli inizi del XII secolo
, durante la dinastia del Comneni, è opera di un pittore ignoto di Costantinopoli e sembra sia stata una copia dell'originale attribuito a San Luca e venerato nella chiesa detta dell'Eleusa, eretta nel palazzo imperiale da Giovanni II Comneno (1118-1143).

Nel 1131 l'icona fu portata da Costantinopoli a Kiev per via mare, come regalo di nozze dell'imperatore al principe di quel paese. Dopo pochi anni, nel 1155, il principe Andrej Bogoljubskij cinse d'assedio e saccheggiò Kiev, impossessandosi anche dell'icona che trasferì a Vladimir, centro e sede emergente per la politica e cultura del tempo.Venne posta nella cattedrale Dormizione e in seguito a numerosi interventi miracolosi ed al fatto che quest'icona sfuggì a incendi e devastazioni durante l'invasione tartara essa divenne celebre e venera me Protettrice del paese.


Dopo il 1395 fu solennemente trasferita a Mosca nella cattedrale della Dormizione nel Cremlino; essa fu accolta tra due ali di pellegrini che, inginocchiati ai lati della strada, esclamavano: "Madre di Dio, salva la terra russa".

Si racconta che per il pericolo dell'invasione dei guerrieri di Tamerlano, il principe Vasilij Dimitrevic, riunito l'esercito, mentre si recava incontro al nemico, ordinò a tutto il popolo e ai soldati di pregare e sperare nell'intercessione di Maria. Contemporaneamente inviò una delegazione a Vladimir per chiedere l'icona miracolosa.

Durante il viaggio della Madre Dio il cronista racconta che una notte Tamerlano la vide in sogno in mezzo a un esercito celeste, capì che nulla avrebbe potuto contro una simile forza e intimò alle sue truppe di arretrare.

Per intercessione della Madre la città fu salva.

Altre volte il popolo russo fu protetto per intervento dell'icona di Vladimir, così nella capitale fu venerata come Protettrice della Russia.
La festa principale dell'icona della Madre della Tenerezza viene celebrata il 21 maggio.

Viene festeggiata, con diverse motivazioni, tre volte all'anno: il 21 maggio, il 23 giugno e il 26 agosto, ripetendole fra l'altro questa preghiera:

"Oggi, luminosa e bella, la gloriosa città di Mosca accoglie come aurora del sole la tua miracolosa immagine, o Sovrana. A essa noi ricorriamo e supplici così t'invochiamo:

"O meravigliosa regina, Madre di Dio, prega Cristo, Dio nostro, in te incarnatosi, di conservare questa città e tutte le città e regioni cristiane, libere dalle insidie nemiche e dì salvare, Misericordioso, le nostre anime"".


CANTO: Inno Akathistos

Gioisci, sorgente di gioia,
gioisci, perché il male è scomparso,
gioisci, Adamo è sollevato dalla caduta,
gioisci, Eva non piange più.

Gioisci, vetta inaccessibile al pensiero umano,
gioisci, abisso impenetrabile persino agli Angeli,
gioisci, perché diventi il trono e il palazzo del Re,
gioisci, tu che porti Colui che tutto porta.

Gioisci, stella che annuncia il sorgere del Sole,
gioisci, tabernacolo della divina Incarnazione
gioisci, perché tu rinnovi ogni creatura,
gioisci, perché in te il Creatore si è fatto bambino.

Gioisci, Vergine Sposa.

Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!

[Modificato da Anam_cara 15/01/2009 18:46]
OFFLINE
Post: 5.367
Sesso: Femminile
15/01/2009 19:15

L'icona della Madonna di Vladimir è del tipo " Umilenie ", cioè della tenerezza, che ha moltissime varianti e dove i volti della Madre e del Figlio sono avvicinati in una soavissima espressione.


L'icona dell'Odighitria (Colei che indica la via) mostra invece la Madre-regina assisa, che con la mano indica il Figlio Salvatore (è Lui la Via!), seduto sul suo grembo.


Tra le Odighitrie russe la più nota è l'icona della Madonna di Smolensk (festa il 28 luglio): nell'omonima città, in Bielorussia, nell'agosto 1977 sono stati festeggiati i 300 anni della cattedrale che racchiude la venerata icona, ma di cui vi sono in Russia molti altri noti esemplari (uno nel monastero Novodevici a Mosca, un altro nella lavra di san Sergio a Serghiev Possad, ecc.).




Madonna di Smolensk (Odighitria)



Anche la Madonna Iverskaja, festeggiata il 12 febbraio e protettrice dal 1656 di Mosca, dove si trovava in una chiesa nella piazza del Cremlino (Piazza Rossa), è una Odighitria e riproduce l'originale greco veneratissimo nel monastero di Iviron sul Monte Athos.


Madonna Iverskaia (Odighitria)


L'icona della Madonna di Kazan, una delle più popolari in Russia, festeggiata l'8 luglio e il 22 ottobre, ricorda un po’ il tipo della Odighitria, ma mostra solo la parte superiore delle figure della Madre e del Figlio.

Prende il nome della città di Kazan, capitale di un Khanat tataro conquistato dai russi, dove l'icona venerata nella cattedrale e ritenuta perduta nell'incendio di quel Cremlino fu miracolosamente ritrovata nel 1579 da una bambina tra le macerie.

Sul luogo sorse poi un monastero con una chiesa per esporre l'icona alla pubblica venerazione e molte chiese sorsero un po' dovunque con copie della Madonna di Kazan.

Ricorderemo solo il tempio monumentale a lei innalzato a Pietroburgo, attualmente Museo dell'ateismo.




Madonna di Kazan



La Madonna del segno (cfr. Isaia 7, 14, dove come " segno " viene preannunziato che una Vergine concepirà un figlio) ha le braccia alzate come orante, con l'immagine di Gesù sul petto, spesso iscritta in un mistico cerchio (ricorda l'icona bizantina della Platitera cioè " più vasta dei cieli" poiché portò in sé il Creatore).

La festa principale è il 27 novembre, istituita in ricordo della vittoria di Novgorod su Suždal nel 1170, grazie a un miracoloso intervento di quell'icona, comprovando così una devozione plurisecolare.



Madonna del Segno


Tra le icone conservate in Russia vi sono bellissime raffigurazioni della Madre di Dio, anche nel gruppo cosiddetto Deisis (intercessione) dove ella è in piedi, alla destra del Redentore, in atteggiamento di supplica (mentre a sinistra c'è san Giovanni Battista).
 


Deisis


Giustamente famosa è la Deisis della Cattedrale dell'Annunciazione nel Cremlino moscovita.
 
L'icona, nota in Occidente con il nome di Madonna del perpetuo soccorso, è detta in Russia della Passione (13 agosto festa principale): infatti i due angeli raffigurati in alto mostrano gli strumenti della passione e il piccolo Gesù, quasi turbato a quella vista, stringe con le sue due manine la destra della Madre, che con la sinistra lo regge in braccio.



Merita uno spazio proprio la Protezione della Vergine, concetto trasmesso da tutte le icone miracolose, che esprimono in modo ogni volta diverso il segno della protezione, il mistero della mediazione di Maria.

L’esempio qui presentato ci mostra la Vergine attorniata da numerosi personaggi che, al di là del loro significato storico, rappresentano la dimensione ecumenica dell’essere figli della stessa madre "protettrice".




Protezione della Vergine



Lo "spazio" della protezione è la speranza posta nell'amore che ci avvolge e che deriva dal timore dell’essere giudicati per le nostre azioni.

L'idea della protezione è particolare nell'anima dell'ortodossia russa tanto che fra tutte le feste mariane "Pokrov" rimane una delle più amate.

Solitamente il "Pokrov" viene festeggiato il 14 ottobre e non di rado coincide con la prima nevicata.

La terra si copre di un lenzuolo bianco, che diviene a sua volta icona della purezza, dell'Immacolata.

La neve è come negazione della vita precedente (il peccato), un'altra vita nella prova, nella purezza, che porterà alla rigenerazione di una nuova vita, un nuovo ciclo stagionale.

Da questi simboli, nascosti nel profondo dell'uomo, nasce l'icona della protezione dal male con il volto della Madre di Dio.


Quando per le feste di icone mariane non vi sono tropari propri, si ripetono soprattutto i seguenti:



"Peccatori e infelici corriamo ognora alla Madre di Dio; prostriamoci nel pentimento gridando dal fondo dell'anima: "O Sovrana, soccorrici, muoviti a pietà verso di noi; affrettati, stiamo per perderci per la moltitudine dei peccati. Non rimandare i tuoi servi delusi, poiché tu sei l'unica nostra speranza"".


"Non cesseremo mai noi, indegni, di proclamare la tua potenza, o Madre di Dio. Se non ci fossi tu a intercedere, chi ci libererebbe da tanti pericoli? Chi ci avrebbe preservati immuni fino al presente? Non ci allontaneremo da te, o Regina; poiché sempre tu salvi da ogni sventura i tuoi servi".


Testo a cura del CENTRO RUSSIA ECUMENICA 00193 Roma ¡ Vicolo del farinone 30
scelta delle immagini: Vittorio Chiantore

OFFLINE
Post: 5.367
Sesso: Femminile
15/01/2009 20:00




 
MEDITARE

E Maria?
Che cosa fa Maria?

Maria si lascia abbracciare e con lo sguardo ti raggiunge e ti avvolge di tenerezza infinita.

Non si trova facilmente un'altra immagine in cui il volto di una madre sia così carico di sofferenza non ancora specificata, ma solo vagamente presentita, come in questa icona. 


Il suo sguardo è pieno di compassione.
Per chi? Per tutti quelli che soffrono.
Per me.
 

Anche il Figlio di Dio cerca di raggiungere lo sguardo triste di Maria, preme la guancia su quella di Maria e, abbracciandola affettuosamente, sembra sussurarle qualcosa.


 Sarà la stessa cosa che si trova come iscrizione su tante icone: "Non piangere sopra di me, Madre!".

Il dolore presentito dalla Madre è la futura passione di croce.
Ma l'iconografo lo lascia indeterminato, non specificato, e trasgredisce, in questo modo, i limiti della considerazione storica del mistero…


I volti sono una personificazione della tristezza universalmente umana
.
 

E' il Cristo mistico che soffre in tutti coloro che soffrono ed insieme solleva il loro dolore.
 

Per te, mamma che vivi con disperazione l'assurdità di quel tuo figlio tossicodipendente che non riesce più a svincolarsi dalle catene diaboliche della droga e che, dopo averti distrutto la famiglia, ti sta svuotando anche ogni voglia di vivere.


Per te, magistrato che dopo aver rischiato la tua vita e la vita della tua famiglia per ottenere verità e giustizia, ti senti abbandonato, indifeso, ostacolato, e messo sotto accusa da coloro che ti hanno incaricato di fare giustizia...


Per te, povero del mondo, albanese o kossovaro o africano o terzomondiale che ti vedi condannato ad una miseria sempre più nera dai sofisticati meccanismi dello sfruttamento di oggi.


Per te che stai naufragando nel tuo peccato senza più alcuna speranza di uscirne...
 

Tu che stai morendo di AIDS..

Tu che sei stato tradito e abbandonato ingiustamente dal tuo amore. ..

Tu donna che ti senti condannata a non divenire madre...

Per te, che ti stai chiedendo dove mai è il tuo Dio...


Sappi che Gesù è lì nel povero umiliato, nel tuo peccato, nella tua malattia incurabile, nel tuo amore tradito, nella tua sterilità, nella tua disperazione.


Credi con Maria, ritta col cuore spezzato sotto la croce, che, dal giorno in cui Gesù Figlio di Dio è morto e risorto, non esiste più alcuna sofferenza, alcuna disperazione che non sia diventata sofferenza e disperazione di Dio stesso.


La Madonna sembra intensamente comprendere.

I suoi occhi e gli occhi del Figlio non s'incontrano direttamente, sguardo nello sguardo, ma in lontananza, nel mistero di Dio.
E' qui che cercano la risposta a tanto dolore nel mondo
.
 

Allora la sofferenza vista nella prospettiva di Dio s'identifica con la beatitudine dell'amore.
Grida Maria nel volto appenato dell'Icona che Dio ha fatto, anche dell'assurdo e perfino della morte più ignominiosa, più inutile e ingiusta una componente della sua vita.

Credilo o almeno domanda la grazia di crederlo.


Il profilo della figura indica che si tratta dell'icona di una donna incinta.

Questo per significare che Maria ha accolto la Parola e Lei, ora, non esiste più da sola.

Mai, in nessuna rappresentazione iconografica si trova la Madonna da sola.

Maria infatti viene definita dal Verbo, con il Verbo e per il Verbo.

È cioè segnata profondamente da Colui che Lei ha pienamente accolto in sé.



È bello che in questa icona Gesù sia rappresentato nel gesto di fare una carezza con la mano alla Vergine.
 

Ogni uomo infatti si può riconoscere nel volto di Maria, nella sua tristezza, angoscia, solitudine, paura, nelle sue incertezze, e viene consolato da un Dio così piccolo da potersi introdurre anche in quegli spazi che l'uomo considera talmente personali da aver paura che qualcuno vi entri e vi cambi qualcosa.


Ciò significa che questo Dio continua a farsi ospite, piccolo.

Ma una volta accolto, diventa Paraclito, portatore di consolazione.


Tutti ci possiamo riconoscere in questo, perché per ogni uomo sulla terra arriva una sera in cui è triste, un momento in cui piange.
 

Nel volto appenato della Madre è espressa tutta l'umanità, affinché tutti possiamo sentire la mano di Cristo venirci intorno al collo per darci una carezza, per suscitare in noi una risposta alla tristezza che ci opprime.


CANTO:


Gioisci, fiore d'immortalità
Gioisci, corona di castità,
gioisci, luce di Risurrezione,
gioisci, tu che sveli la vita degli Angeli.

Gioisci, albero dal frutto misterioso che nutre i credenti,
gioisci, bosco ombroso e fresco,
gioisci, terra benedetta dove scorrono latte e miele,
gioisci, agli schiavi tu doni un Salvatore.

Gioisci, nostra avvocata presso il Giudice giusto e buono,
gioisci, riconciliazione per tutti i peccatori,
gioisci, manto di coloro che non hanno più soccorso,
gioisci, tenerezza che supera ogni amore.

Gioisci, Vergine Sposa.

Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!

OFFLINE
Post: 5.367
Sesso: Femminile
15/01/2009 22:20

Per far diventare esperienza luminosa....





e vitale la contemplazione dell'Icona,
prova a concentrarti al livello più profondo del tuo essere
.


Concentrati nel silenzio del cuore e apriti all'icona della Madre della tenerezza.
Chiedi allo Spirito Santo che dimora in te che questo momento diventi un'esperienza di trasformazione profonda e di crescita spirituale e umana.

Guarda il Volto di Gesù e di Maria senza stancarti e riposa in esso.

Allarga lo spazio del cuore.
Apriti alla presenza di Gesù e di Maria!
lasciati andare! abbandona tutte le tue resistenze
.


Mentre il volto di Cristo entra in te, cerca di sentire la sua forza di vita, la sua energia luminosa .


Mentre la tenerezza di Maria entra in te
, cerca d'immergerti nel suo cuore misericordioso.

Fissa lo sguardo della Vergine, lasciati avvolgere dai suoi occhi così profondi, così immensi.
 

Cosa guardano questi occhi?
Lasciati guardare senza paura, tranquillamente.
Lei ti guarda e tu la guardi.

Senti la sua vicinanza e la presenza di Gesù qui davanti a te.

Senti la loro umile e dolce presenza vibrare dentro di te.

Se in questo momento avverti che il tuo essere ha bisogno di aiuto, di consolazione, apriti all'Icona del dolce abbraccio e lasciati trasformare, illuminare, guarire.


Continua a guardare l'Icona, a respirare tranquillo e chiedi di essere rinnovato, ricreato dalla luce ed energia di Dio.

Colui che è il Vivente ti vuole vivo!


Gesù, il Consolatore, ti accarezza il cuore, nel silenzio…

Maria è consolata perché accoglie Cristo, lo tiene accanto a sé, lo vuole vicino.


Il Bambino la consola teneramente.

Sia questa la nostra testimonianza tra i fratelli!








Ora ringrazia lo Spirito di Dio ed estendi al mondo intero il beneficio di questo momento di preghiera profonda che giova alla tua crescita e a quella dell'intera umanità.


 

CANTO: Inno Akathistos


Gioisci, sorgente di gioia,
gioisci, perché il male è scomparso,
gioisci, Adamo è sollevato dalla caduta,
gioisci, Eva non piange più.

Gioisci, vetta inaccessibile al pensiero umano,
gioisci, abisso impenetrabile persino agli Angeli,
gioisci, perché diventi il trono e il palazzo del Re,
gioisci, tu che porti Colui che tutto porta.

Gioisci, stella che annuncia il sorgere del Sole,
gioisci, tabernacolo della divina Incarnazione
gioisci, perché tu rinnovi ogni creatura,
gioisci, perché in te il Creatore si è fatto bambino.

Gioisci, Vergine Sposa. Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!

Gioisci, tu che scruti il mistero della divina Sapienza,
gioisci, fede di quanti pregano nel silenzio,
gioisci, preannunzio ai miracoli di Cristo,
gioisci, compendio dei suoi insegnamenti.

Gioisci, germoglio della Vite incorruttibile,
gioisci, terra dal frutto imperituro,
gioisci, giardino del Signore, Amico degli uomini,
gioisci, tu metti al mondo il Seminatore della Vita.

Gioisci, incenso di gradevole profumo,
gioisci, perdono del mondo intero,
gioisci, benevolenza di Dio per i peccatori,
gioisci, nostra avvocata presso Dio. Gioisci, Vergine Sposa. Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!

Gioisci, fiore d'immortalità
Gioisci, corona di castità,
gioisci, luce di Risurrezione,
gioisci, tu che sveli la vita degli Angeli.

Gioisci, albero dal frutto misterioso che nutre i credenti,
gioisci, bosco ombroso e fresco,
gioisci, terra benedetta dove scorrono latte e miele,
gioisci, agli schiavi tu doni un Salvatore.

Gioisci, nostra avvocata presso il Giudice giusto e buono,
gioisci, riconciliazione per tutti i peccatori,
gioisci, manto di coloro che non hanno più soccorso,
gioisci, tenerezza che supera ogni amore.

Gioisci, Vergine Sposa. Alleluia, allelu - ia, allelu - ia!

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:44. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com