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"Natività" di Marina Marcolini
“Caduto da una stella tra le mie braccia ti libero la fronte dai segni del viaggio, l’acqua del guado e i ghiaccioli raccolti nel passaggio tra le alte nebulose. Gr...
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“Caduto da una stella tra le mie braccia
ti libero la fronte dai segni del viaggio,
l’acqua del guado e i ghiaccioli raccolti
nel passaggio tra le alte nebulose.
Grumo di carne palpitante,
di bianca aurea o forse azzurra,
deposto sopra la mia pelle calda.
Singhiozzi e soprassalti :
cerchi il tuo cielo, il tuo infinito perduto.
Lo trovi nel cielo del mio petto .
E io lo trovo in te.
Occhi negli occhi, l’infinito e io …
E naufrago in te, Stupore d’altrove!
(“Natività” di Marina Marcolini, tratto da “Voce di Donna”)