14 Febbraio
Santi Cirillo e Metodio
Patroni d'Europa, a cura di Antonio Maria Sicari
Erano due fratelli di origine greca che avevano consacrato la vita alla predicazione cristiana e allo studio. Nell’863 accettarono dall’imperatore di Bisanzio, Michele III, la missione di recarsi nella grande Moravia per apprendervi la lingua slava, che allora non possedeva nemmeno un proprio alfabeto né una letteratura scritta. In quattro anni di paziente lavoro, Cirillo inventò un alfabeto appropriato (che è detto, appunto, “cirillico”) e intraprese la traduzione slava della Bibbia e dei testi liturgici. Fino ad allora la Chiesa occidentale aveva ritenuto idonee alla liturgia solo l’ebraico, il greco e il latino, perciò quell’opera di traduzione segnò una vera svolta.Cirillo e Metodio divennero così i primi “Apostoli degli Slavi”.
Nell’anno 869, attraversando la Pannonia (Ungheria), i due fratelli si recarono Roma per incontrarsi col papa Nicolo I e discutere con lui sull’uso della lingua slava nella liturgia. Qui Cirillo morì e venne seppellito con onori straordinari nella basilica romana di san Clemente. Il pontefice affidò allora l’intera opera di evangelizzazione tra gli slavi al fratello Metodio che fu subito ordinato vescovo col titolo di legato pontificio. Metodio si trovò, così, a dover fronteggiare Ludovico il Germanico intenzionato a distruggere quella nuova cultura. Fu imprigionato nell’878 e poi esiliato in Svevia. Papa Giovanni VIII si schierò tuttavia dalla sua parte e lo fece liberare, confermandolo nella carica di arcivescovo per tutta l'Austria orientale, l'Ungheria e la Moravia.
Nel 1980 Cirillo e Metodio sono stati proclamati co-patroni d’Europa, da papa Giovanni Paolo II, che vedeva nei due santi fratelli “gli anelli di congiunzione tra la tradizione cristiana occidentale e quella orientale”.