16 dicembre

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scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 08:54

Sant' Adelaide Imperatrice

16 dicembre

Borgogna, 931 – Seltz, Francia, 16 dicembre 999

Nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca di Svevia, Adelaide all'età di sei anni rimane orfana di padre e nel 947 sposa Lotario, re d'Italia. Rimasta vedova dopo soli tre anni di matrimonio, viene perseguitata e messa in prigione da Berengario II del Friuli, che si era impadronito del regno d'Italia, essendosi lei rifiutata di sposarne il figlio. Liberata da Ottone I, lo sposerà e ne avrà tre figli, tra cui il futuro Ottone II. Nel 962 papa Giovanni XII la incorona unitamente a suo marito Ottone I. Dopo la morte di questi esercita la tutela del minorenne Ottone III, suo nipote, reggendo l'impero. Attenta agli ultimi e agli indigenti, Adelaide è in stretti rapporti con il movimento di riforma di Cluny, specialmente con gli abati Maiolo e Odilone, il quale ne compone la «Vita». Costruisce chiese e monasteri, beneficando particolarmente i cenobi di Peterlingen, San Salvatore di Pavia e Selz. In quest'ultimo monastero benedettino, da lei fondato presso Strasburgo, Adelaide si ritira fino alla morte nel 999. Presto venerata come santa in Alsazia, viene canonizzata da Urbano II nel 1097. (Avvenire)

Etimologia: Adelaide = dal nobile aspetto, dall'antico tedesco

Martirologio Romano: A Selz vicino a Strasburgo in Lotaringia, nell’odierna Francia, sant’Adelaide, imperatrice, che mostrò sobria giocondità verso i familiari, decorosa compostezza con gli estranei, instancabile pietà verso i poveri, munifica generosità nell’onorare le chiese di Dio.


Le Chiese d’Oriente e d’Occidente in due millenni di cristianesimo hanno attribuito l’aureola della santità quale corona eterna a non poche imperatrici che sedettero sui troni di Roma, di Costantinopoli e del Sacro Romano Impero. Sfogliando le pagine dell’autorevole Bibliotheca Sanctorum e della Bibliotheca Sanctorum Orientalium possiamo trovare i loro nomi: Adelaide, Alessandra e Serena (presunte mogli di Diocleziano), Ariadne, Basilissa (o Augusta), Cunegonda, Elena, Eudossia, Irene d’Ungheria (moglie di Alessio I Comneno), Irene la Giovane (moglie di Leone IV Chazaro), Marciana, Pulcheria, Placilla, Riccarda, Teodora (moglie di Giustiniano), Teodora (moglie di Teofilo l’Iconoclasta), Teofano. Anche nel XX secolo non sono mancate sante imperatrici: Sant’Alessandra Fedorovna, moglie dell’ultimo zar russo canonizzata dal Patriarcato di Mosca, la Serva di Dio Elena di Savoia, imperatrice d’Etiopia, ed in fama di santità è anche Zita di Borbone, moglie del Beato Carlo I d’Asburgo ed ultima imperatrice d’Austria.
La prima imperatrice citata, Sant’Adelaide, è oggi comemmorata dal Martyrologium Romanum ed è forse una delle più celebri in quanto il suo nome è ancor oggi abbastanza diffuso. Adelaide nacque nel 931 da Rodolfo II, re dell’Alta Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca di Svevia. Sin dall’infanzia fu trattata come una pedina politica, infatti all’età di soli due anni fu promessa in sposa a Lotario, figlio di Ugo di Provenza, che sposò poi a sedici anni. Nel frattempo rimase orfana di padre a sei anni. In quel periodo Lotario II era formalmente re d'Italia, sebbene il paese fosse in realtà dominato da Berengario d’Ivrea. Dalla loro unione nacque Emma, ma dopo soli tre anni di felice matrimonio nel 950 Adelaide rimasta vedova. Lotario era stato probabilmente avvelenato per ordine di Berengario, che infatti perseguitò e mise in prigione Adelaide in un castello sulle rive del lago di Garda, per essersi rifiutata di sposare suo figlio. Non si sa con certezza se Adelaide fu liberata da Ottone I il Grande, quel re tedesco che stava tentando di riportare ordine nel Nord Italia a capo di un’armata, o se ella riuscì a scappare autonomamente per poi rifugiarsi presso di lui.
Cosa certa è invece che i due convolarono a nozze il giorno di Natale del 951 presso Pavia. Adelaide aveva appena vent’anni, ma era una donna di elevate doti intellettuali e non mancò di prendere parte attivamente agli affari di stato. Questa unione contribuì a consolidare l’autorità di Ottone nell’Italia settentrionale e nel 962 fu finalmente incoronato imperatore a Roma da Papa Giovanni XXII. Pare che Adelaide, devota e piena di grazia, fu un’imperatrice assai popolare tra i suoi sudditi. Il matrimonio durò ben ventidue anni e nacquero cinque figli tra cui il futuro Ottone II.
Nel 973, alla morte del marito, dovette affrontare un nuovo conflitto. Il suddetto erede al trono era infatti un giovane testardo e nel risentimento verso la madre fu molto influenzato da sua moglie, la bizantina Teofano. Adelaide abbandonò allora la corte e si trasferì a Vienne presso suo fratello Corrado di Borgogna. Si rivolse in cerca d’aiuto a San Maiolo, abate di Cluny, che favorì la riconciliazione familiare: madre e figlio si incontrarono a Pavia ed Ottone II s’inginocchio per implorare il perdono materno. In segno di riconoscenza Adelaide inviò alcune offerte al santuario di San Martino di Tours, compreso il più bel mantello di Ottone, e con queste parole invocò la protezione per suo figlio: “Tu che hai avuto la gloria di coprire con il tuo mantello Cristo Signore nelle spoglie di un mendicante”.
In seguito non mancarono però altri conflitti: dieci anni dopo la sua ascesa al trono, nel 983 Ottone II morì, lasciando come suo erede l’infante Ottone III e Teofano come reggente. L’imperatrice d’origine bizantina era però ancora ostile alla suocera e ad Adelaide non restò che lasciare nuovamente la corte. All’improvvisa morte di Teofano, nel 991, fu però richiamata essendo ancora minorenne il nipote e resse con rara saggezza l'impero. All’età di sessant’anni venne a trovarsi per la prima volta in una posizione di potere e si avvalse dei consigli sapienti di alcuni santi quali Villigiso arcivescovo di Magonza, Adalberto di Magdeburgo, Maiolo ed Odilone di Cluny. Quest’ultimo fu poi autore di una vita della santa imperatrice.
Adelaide nutrì sempre un gran desiderio di pace, nonché una grande capacità di perdonare i nemici. Fu piena di carità verso gli indigenti, ai cui bisogni era solita venire incontro con larghe sovvenzioni. Fondò e restaurò parecchi monasteri maschili e femminili, beneficando particolarmente i cenobi di Peterlingen, San Salvatore di Pavia e Seltz. Tentò di convertire gli slavi, i cui movimenti alla frontiera turbarono gli ultimi anni della sua vita. Ritiratasi infine nel monastero benedettino di Seltz, in Alsazia vicino a Strasburgo, morì santamente il 16 dicembre 999. La sua canonizzazione fu decretata dal pontefice Urbano II nel 1097 circa.





scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 08:55

Sant' Adelardo Monaco

16 dicembre

Etimologia: Adelardo = Alart "nobile audace", dal celtico


Figlio di s. Everardo, fondatore dell'abbazia di Cysoing (Eilla), Abelardo succedette al padre, se non come abate, almeno come guardiano o procuratore del monastero, fin verso 1'870. A dire il vero, noi siamo poco e male informati sulla personalità di Abelardo: egli è ricordato nel testamento di s. Everardo e in un atto di donazione di sua madre Gisella, in data 14 aprile 869 e destinato all'abbazia di Cysoing .
In ogni modo, quel poco che si sa non permette di presentarlo come un modello di santità ed è senza dubbio per riconoscenza verso il loro fondatore che i canonici regolari di Cysoing hanno tenuto ad accordargli gli onori degli altari il 16 dicembre insieme con suo padre e altri membri della sua famiglia.




scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 08:57

Sant' Adone di Vienne Vescovo

16 dicembre

Sens, c. 800 - 875

Entrato nell’abbazia di Ferrieres-en-Gatinais, dopo anni di vita monastica venne proposto da S. Remigio quale vescovo di Vienne dove rimase fino alla morte. Importante vescovo della Francia Medievale, restaurò la disciplina ecclesiastica e regolò l’ufficiatura divina tenendo vari sinodi ed esercitando una benefica influenza sulla vita politica del tempo.

Etimologia: Adone = signore, padrone, dall'ebraico

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Vienne in Burgundia, nell’odierna Francia, sant’Adone, vescovo, che da monaco fu eletto vescovo e onorò degnamente la memoria dei santi componendo un martirologio.

Ascolta da RadioMaria:
  

Nessuna memoria di Santo è prevista per questo giorno, ma il nuovo Calendario della Chiesa, con le vicende che hanno accompagnato la sua revisione, non sempre facile, ci incoraggia a parlare di un Santo, ricordato a questa data, che ha un posto importante proprio nella storia interessantissima dei Martirologi, cioè degli elenchi dei Santi e dei Martiri secondo l'ordine del Calendario.
1 primi Martirologi ebbero carattere locale, limitato cioè ai Santi di una certa Chiesa, e vennero redatti come calendari: ad ogni giorno corrispondeva il nome di un Santo, o meglio di un Martire, e nulla più.
Presto però si tentarono Martirologi " generali ", con Santi cioè di tutti i paesi, elencati secondo la data della morte. Il più antico fu quello siriaco, e il più complesso quello attribuito, a torto, a San Girolamo. Poi si passò ai Martirologi " storici ", nei quali, accanto al nome del Santo, si davano notizie della sua vita e della sua morte. Nell'Alto Medioevo, i più celebri furono quello inglese del venerabile Beda e quello lionese del monaco Floro.
Ma i Martirologi di Beda e di Floro non erano completi. Alcuni giorni erano rimasti senza un Santo, e i monaci che iniziavano l'Ufficio quotidiano con la lettura dell'" elogio " di un Martire, in quei giorni si trovavano imbarazzati. Adone pensò così di completare il Martirologio, dando ad ogni giorno il suo Santo. Poi aggiunse altri nomi anche ai giorni che già ne avevano uno. Finalmente, trovandosi in mano un ampio materiale agiografico, pensò di rimpolpare le scarne notizie sui Santi con " estratti più numerosi e un po' più lunghi ".
Adone era francese, nato nella contea di Vienne, da nobile famiglia. Accolto giovinetto nel monastero di Ferrères, non vi restò a lungo, per dissapori con l'Abate. Fu a Roma, a Ravenna, e finalmente si fissò a Lione, centro di studio sui Martirologi.
Imparato il mestiere, lo mise rapidamente in opera, preparando frettolosamente il suo nuovo Martirologio. Purtroppo, alle buone intenzioni non corrisposero altrettante buone attuazioni. Per riempire i vuoti, egli si valse di una folla di personaggi, spesso degni della santità, ma più spesso sconosciuti, tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento e dalle opere di molti scrittori sacri. La sua fu anche un'opera di carità verso i fedeli. Infatti scriveva: " I fratelli più deboli, e quelli che hanno meno mezzi di lettura, troveranno qui, sul conto dei Martiri, tutto un insieme di letture riassunte, e avranno così, in un volume di piccola mole, l'equivalente di ciò che altri sono obbligati a cercare con fatica tra molti libri ".
Per allungare e colorire gli " elogi ", ricorse a tutte le fonti accessibili, buone o cattive. Peggio ancora, confuse e spezzettò le notizie già poco sicure; ripeté e mescolò i nomi; equivocò sulle località e sulle date, e aggiunse di sua iniziativa molti particolari che gli premevano.
Nonostante questi difetti, o forse proprio grazie a questi difetti, l'opera di Adone ebbe molto successo. Si diffuse rapidamente, soprattutto nelle comunità benedettine. Non piacquero però i commenti troppo lunghi che il monaco Usuardo ridusse all'essenziale. Il Martirologio di Adone, così sveltito, si diffuse ancor più largamente, propalando anche inesattezze storiche e fantasie devote.
Per fortuna i meriti di Sant'Adone non si limitarono a questa, e ad altre simili, opere di storico. Eletto Arcivescovo di Vienne, nel Delfinato, resse quella chiesa con ferma autorità in tempi di contese politiche. Morto nell'875, pochi secoli dopo era tra i Santi. E bisogna dire - a scanso di sospetti maliziosi - che egli venne incluso nei Martirologi da compilatori più scrupolosi di quanto non fosse stato egli stesso!



 



scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 09:55

Sant' Aggeo Profeta

16 dicembre

VI secolo a.C.

Il santo profeta Aggeo, al tempo di Zorobabel, re di Giuda, ammonì il popolo perché riedificasse la casa del Signore, dove poi sarebbe stata posta l’Arca della Santa Alleanza.

Etimologia: Aggeo = protettore delle abitazioni e delle strade, secondo i latini

Martirologio Romano: Commemorazione di sant’Aggeo, profeta, che, al tempo di Zorobabele, re di Giuda, esortò il popolo a riedificare la casa del Signore, nella quale affluiranno le ricchezze di tutte le genti.

Ascolta da RadioRai:
  

Nel pieno del tempo d’Avvento, il 16 dicembre, il nuovo Martyrologium Romanum pone la “commemorazione di Sant’Aggeo profeta”, annoverato tra i profeti minori dell’Antico Testamento per la brevità dei suoi scritti, ma non per la secondarietà del suo messaggio, e dunque non meno importante al cospetto di Dio.
Il libro biblico a lui attribuito si suddivide principalmente in quattro parti: messaggio a Giosuè ed a Zorobabele (1,1-15); parole di incoraggiamento (2,1-9); la situazione migliorerà (2,10-19); Dio conserverà i capi (2,20-23).In seguito alla caduta di Gerusalemme avvenuta nel 587 a.C., i sopravvissuti furono schiavizzati e deportati in Babilonia. Uno sconvolgimento internazionale provocò il cambio della potenza allora dominante nel mondo, portando così Ciro di Persia ad impossessarsi di ciò che rimaneva della potenza babilonese nel 539 a.C..Tra le prime decisioni di tale sovrano vi fu quella di concedere a tutti quegli ex-prigionieri che lo avessero desiderato di fare ritorno in patria. Un notevole numero di Giudei accettò dunque l’amichevole offerta ed iniziò la ricostruzione della comunità.Essendo però tempi difficili, si dovette procedere alla ricostruzione di mura, città, case e strade, dissodare il terreno ed arruolare un esercito al fine di difendersi dalle incursioni degli ostili popoli vicini.Purtroppo, dopo un entusiastico avvio dei lavori di riedificazione del Tempio di Gerusalemme, l’interesse andò degenerando e tutto venne sospeso nel 536 a.C.. Dopo ben 16 anni di inattività e di interessi contrastanti, il santo profeta Aggeo cominciò a predicare il suo messaggio, incitando la popolazione a riprendere i lavori di modo che Dio tornasse ad avere un degno luogo di culto.I quattro messaggi di Aggeo sono tutti databili attorno al 520 a.C..
Nel primo di essi, diretto a Giosuè ed a Zorobabele, rispettivamente capi religioso e politico, il profeta rinfaccia alla popolazione di trascorrere troppo tempo in divertimenti mentre il Tempio del Signore è ancora in rovina.Il secondo messaggio era invece indirizzato a coloro che desideravano lavorare, ma temevano che i risultati della loro attività avessero potuto essere insignificanti.Gli ultimi due messaggi denunziarono infine la dilagante corruzione, assicurando la protezione di Dio su coloro che rispondono positivamente alla sua chiamata ed in particolare su Zorobabele.In sostanza il messaggio complessivo e fondamentale del libro di Aggeo è assai semplice: la nostra vita spirituale è più importante di quella materiale. Occorre perciò costruire una dimora per Dio sia esternamente, sia all’interno del proprio cuore, se si desidera godere della benedizione di Dio.





scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 09:55

Sant' Albina Martire

16 dicembre

Etimologia: Albina = diminutivo di Alba, bianca, dal latino

Emblema: Palma


Il Baronio ha introdotto la sua passio, tratta da «antichi documenti della Chiesa di Gaeta», nel Martirologio Romano. Secondo tale testo, Albina, originaria di Cesarea in Palestina, sarebbe stata fatta decapitare da Decio, offeso dal suo rifiuto di abiura. Il suo corpo, abbandonato su un'imbarcazione e approdato in Campania a Scauri (presso Formia), sarebbe stato trasportato a Gaeta e qui seppellito accanto a quello di s. Erasmo. Questa leggenda, che utilizza elementi i comuni a molte passiones, discende e si confonde soprattutto con quella di s. Reparata, ugualmente, originaria di Cesarea. Albina è festeggiata il 16 dicembre.





scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 09:56

San Beano

16 dicembre

Martirologio Romano: In Irlanda, san Beano, eremita.




scri789
00giovedì 16 dicembre 2010 09:57

16 dicembre


90596 > Beato Clemente Marchisio Sacerdote 16 dicembre MR

94811 >
Beato Domenico Dosso Mercedario 16 dicembre

94954 >
Beata Elisabetta di San Francesco Clarissa 16 dicembre

90449 >
Sant' Everardo del Friuli Confessore 16 dicembre MR

92650 >
Beato Filippo Siphong Onphitak Protomartire della Thailandia 16 dicembre MR

94814 >
Beati Giacomo e Adolfo Martiri mercedari 16 dicembre

81740 >
San Macario di Collesano Monaco 16 dicembre MR

91864 >
Beata Maria degli Angeli (Marianna Fontanella) Religiosa 16 dicembre MR

81720 >
Sante Martiri d'Africa 16 dicembre MR

91171 >
Beato Onorato (Venceslao) Kazminski Cappuccino 16 dicembre MR

76550 >
Beato Sebastiano Maggi Sacerdote 16 dicembre MR

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