34a C.N. RNS Rimini 2011 - Canti liturgici

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lazzaro2004
00domenica 5 giugno 2011 16:20
Questo video lo dedico in particolare a EVITA

832° video
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Miniatura
 

http://www.youtube.com/watch?v=UHAsuhmGj-o
 

La preghiera comunitaria carismatica che apre
la sessione conclusiva della 34ª Convocazione
Nazionale del Rinnovamento nello Spirito inizia
con un richiamo alla solennità dell'Ascensione.
«Avete trovato il vostro posto?»: questa la domanda
rivolta dal palco all'assemblea da parte di Luciana
Leone. «Il nostro posto è in cielo. Gesù è asceso
in cielo per preparaci un posto insieme a lui»,
continua Luciana. Ma il Signore non rimane in cielo
bensì si china verso il suo popolo in tutta la sua
grandezza. «Cielo e terra si uniscono, oggi, in un
modo tutto speciale», prosegue Luciana. Al Signore
che passa, al Re dei re, i presenti sono invitati a offrire
tutta la loro vita. L'azione di Dio non si fa attendere,
e si manifesta attraverso una prima Parola profetica:
«Fra le nazioni manifesterò la mia gloria e tutte le nazioni
vedranno la giustizia che avrò fatto e la mano che avrò
posto su di voi. La casa d'Israele da quel giorno in poi
saprà che io sono il Signore, loro Dio» (Ez 39, 21-22).

«Noi non vogliamo rischiare di non riconoscere il Signore
-- fanno presente gli animatori della preghiera dal palco
-- è allo spirito che chiediamo la luce necessaria perché
i nostri occhi possano vedere aprirsi».

Con questa consapevolezza la preghiera continua con
l'invocazione dello Spirito di Dio seguita da un lungo
canto in lingue. I dubbi e le incertezze cadono all'istante
quando il Signore si manifesta con una seconda Parola
profetica: « Maria invece stava all'esterno, vicino al sepolcro,
e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro
e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte
del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo
di Gesù. Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?".
Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so
dove l'hanno posto". Detto questo, si voltò indietro e vide
Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù.
Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?".
Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse:
"Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto
e io andrò a prenderlo". Gesù le disse: "Maria!".
Ella si voltò e gli disse in ebraico: "Rabbunì!"
- che significa: "Maestro!". Gesù le disse: "Non mi trattenere,
perché non sono ancora salito al Padre; ma va'
dai miei fratelli e di' loro: "Salgo al Padre mio e Padre
vostro, Dio mio e Dio vostro". Maria di Màgdala andò
ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore!"
e ciò che le aveva detto». (Gv 20, 11-18)

L'invito rivolto all'assemblea è quello di non scambiare
il Signore con il custode del giardino e di fissare lo sguardo
sul Figlio del Dio Vivente riconoscendo Gesù che passa
in mezzo al suo popolo.

I presenti chiedono a questo punto di inginocchiarsi
e di invocare con fede il nome di Gesù, il Nome sopra
ogni altro nome. La preghiera continua con l'intercessione
verso alcuni fratelli e sorelle schiavi dei dubbi di fede,
dell'alcol e dalla tossicodipendenza.

La preghiera si avvia alla conclusione con un'ultima
parola profetica: «Ascolterò che cosa dice Dio,
il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo,
per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia» (Sal 85, 9).

La raccomandazione finale, da parte di Luciana Leone,
è quella di non dimenticare che, accanto alla consapevolezza
di essere dei salvati, occorre avere quella di essere dei mandati.

Francesco Storino


http://www.rns-italia.it/news/Rimini11/31.htm

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