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o di stato di minima coscienza:
Sono malati come gli altri e hanno quindi bisogno di cure come gli altri
Mercoledì a Milano la presentazione della ricerca condotta
dall'Istituto neurologico Besta su 600 pazienti, 1230 operatori,
480 familiari e 800 medici. Leopardi: "Il dibattito si concentra
troppo sul tema del fine vita, ma le madri chiedono un aiuto"
MILANO - Aiuto e sostegno: è quel che chiedono i familiari
delle persone in stato vegetativo. Mercoledì si terrà la presentazione
di una ricerca condotta in Italia dall'Istituto neurologico Besta
di Milano su 600 pazienti, 1230 operatori, 480 familiari e 800 medici
di base. "Ci sono mamme che assistono i loro figli piccoli 24 ore
al giorno - spiega Matilde Leonardi, neurologa e coordinatrice
della ricerca-. Dobbiamo dare una risposta a queste madri.
A volte il dibattito si concentra troppo sul tema del fine vita,
ma quel che ci chiedono è un aiuto". Al progetto hanno partecipato 78
centri di cura di 16 regioni e 39 associazioni e federazioni di familiari.
Obiettivo: verificare lo stato dell'assistenza e le condizioni di vita
dei pazienti in stato vegetativo o in stato di minima coscienza.
In un'epoca di tagli c'è il rischio che questi pazienti siano
considerati persi e quindi ci si limiti ad assicurare
solo l'assistenza. "Sono malati come gli altri e hanno
quindi bisogno di cure come gli altri, non solo assistenza",
conclude Matilde Leonardi. Il convegno di presentazione
della ricerca si svolgerà mercoledì 15 e giovedì 16 giugno
al Centro studi Inail - Besta, in via Mangiagalli 3 a Milano. (dp)
(14 giugno 2011)
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