BENEDETTO XVI: Preghiera in preparazione all'Incontro di Assisi - Mercoledì, 26 ottobre 2011

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lazzaro2004
00mercoledì 26 ottobre 2011 22:47
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dal Salmo 84

L'assemblea ripete:
Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.

1. Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia. Rit.

2. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo. Rit.

3. Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino. Rit.

BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE

Aula Paolo VI
Mercoledì, 26 ottobre 2011

Ma come possiamo costruire questo regno di pace di cui Cristo è il re?
Il comando che Egli lascia ai suoi Apostoli e, attraverso di loro, a tutti noi è:
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli... Ed ecco io sono con voi tutti
i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28,19). Come Gesù, i messaggeri di pace
del suo regno devono mettersi in cammino, devono rispondere al suo invito.
Devono andare, ma non con la potenza della guerra o con la forza del potere.
Nel brano del Vangelo che abbiamo ascoltato Gesù invia settantadue discepoli
alla grande messe che è il mondo, invitandoli a pregare il Signore della messe
perché non manchino mai operai nella sua messe (cfr Lc 10,1-3); ma non li invia
con mezzi potenti, bensì "come agnelli in mezzo ai lupi" (v. 3), senza borsa, bisaccia,
né sandali (cfr v. 4). San Giovanni Crisostomo, in una delle sue Omelie, commenta:
"Finché saremo agnelli, vinceremo e, anche se saremo circondati da numerosi lupi,
riusciremo a superarli. Ma se diventeremo lupi, saremo sconfitti, perché saremo privi
dell'aiuto del pastore" (Omelia 33, 1: PG 57, 389). I cristiani non devono mai cedere
alla tentazione di diventare lupi tra i lupi; non è con il potere, con la forza,
con la violenza che il regno di pace di Cristo si estende, ma con il dono di sé,
con l'amore portato all'estremo, anche verso i nemici. Gesù non vince il mondo
con la forza delle armi, ma con la forza della Croce, che è la vera garanzia della vittoria.
E questo ha come conseguenza per chi vuole essere discepolo del Signore, suo inviato,
l'essere pronto anche alla passione e al martirio, a perdere la propria vita per Lui,
perché nel mondo trionfino il bene, l'amore, la pace. E' questa la condizione
per poter dire, entrando in ogni realtà: "Pace a questa casa" (Lc 10,5).

Cari fratelli e sorelle, come cristiani vogliamo invocare da Dio il dono della pace,
vogliamo pregarlo che ci renda strumenti della sua pace in un mondo ancora
lacerato da odio, da divisioni, da egoismi, da guerre, vogliamo chiedergli che l'incontro
di domani ad Assisi favorisca il dialogo tra persone di diversa appartenenza religiosa
e porti un raggio di luce capace di illuminare la mente e il cuore di tutti gli uomini, perché
il rancore ceda il posto al perdono, la divisione alla riconciliazione, l'odio all'amore,
la violenza alla mitezza, e nel mondo regni la pace. Amen.


http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2011/documents/hf_be...

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