BUONA DOMENICA DELLE PALME A TUTTI ! - 5 aprile 2009

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Anam_cara
00domenica 5 aprile 2009 05:00
DOMENICA DELLE PALME (ANNO B)


Antifona d'ingresso

Commemorazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme



Antifona d'ingresso


Osanna al Figlio di Davide.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore:
è il Re d'Israele.
Osanna nell'alto dei cieli.

(Mt 21,9)

Il sacerdote saluta il popolo con queste parole:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo
sia con tutti voi.

R. E con il tuo spirito.

Quindi rivolge al popolo una breve esortazione,
per illustrare il significato del rito
e per invitarlo a una partecipazione attiva e consapevole
:


Fratelli carissimi,
questa assemblea liturgica è preludio alla Pasqua del Signore,
alla quale ci stiamo preparando con la penitenza e con le opere
di carità fin dall'inizio della Quaresima.

Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento
al mistero della sua morte e risurrezione.
Accompagniamo con fede e devozione il nostro Salvatore
nel suo ingresso nella città santa,
e chiediamo la grazia di seguirlo fino alla croce,
per essere partecipi della sua risurrezione.

Dopo questa esortazione, il sacerdote dice a mani giunte :

Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno,
benedici + questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli,
che accompagniamo esultanti il Cristo,
nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli
.

E senza nulla dire, asperge i rami con l'acqua benedetta.

Segue la proclamazione del Vangelo dell'ingresso del Signore.



 


 
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.



+ Dal Vangelo secondo Marco c.11 v.1-10

Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”».
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare.
Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».

Parola del Signore.

Dopo il Vangelo si può fare, secondo le circostanze, una breve omelia.
Per dare l'avvio alla processione, il celebrante, o un altro ministro,
può fare un'esortazione con queste parole
:

Imitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme,
che acclamavano Gesù, Re e Signore, e avviamoci in pace.

Ha quindi inizio la processione verso la chiesa, nella quale si celebra la Messa.
Durante la processione, il coro e il popolo eseguono i canti adatti alla celebrazione.


 

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio e vive e regna con te...


Prima Lettura


Dal libro del profeta Isaia 50,4-7


Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come gli iniziati.
Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.

Parola di Dio

Salmo responsoriale


Salmo 21 (22)


Antifona

Geù, uomo dei dolori, tu ben conosci il patire.


"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza":
sono le parole del mio lamento.

Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,
grido di notte e non trovo riposo.

Eppure tu abiti la santa dimora,
tu, lode di Israele.

In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati;

a te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.

Ma io sono verme, non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:

"Si è affidato al Signore, lui lo scampi;
lo liberi, se è suo amico".

Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.

Al mio nascere tu mi hai raccolto,
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

Da me non stare lontano,
poiché l'angoscia è vicina
e nessuno mi aiuta.

Mi circondano tori numerosi,
mi assediano tori di Basan.

Spalancano contro di me la loro bocca
come leone che sbrana e ruggisce.

Come acqua sono versato,
sono slogate tutte le mie ossa.

Il mio cuore è come cera,
si fonde in mezzo alle mie viscere.

E' arido come un coccio il mio palato,
la mia lingua si è incollata alla gola,
su polvere di morte mi hai deposto.

Un branco di cani mi circonda,
mi assedia una banda di malvagi;

hanno forato le mie mani e i miei piedi,
posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano, mi osservano:
si dividono le mie vesti,
sul mio vestito gettano la sorte.

Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, accorri in mio aiuto.

Scampami dalla spada,
dalle unghie del cane la mia vita.

Salvami dalla bocca del leone
e dalle corna dei bufali.

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.

Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;

perché egli non ha disprezzato né sdegnato 
l'afflizione del misero,

non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.

Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.

I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
"Viva il loro cuore per sempre".

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,

si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.

Poiché il regno è del Signore,
egli domina su tutte le nazioni.

A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere.

E io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunzieranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:
"Ecco l'opera del Signore!".


 

Seconda Lettura


Dalla lettera di Paolo ai Filippesi 2,6-11


Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,

il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio

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