Celebrazione della Passione presieduta da Papa Francesco: Omelia Fr. Cantalamessa 2014

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lazzaro2004
00venerdì 18 aprile 2014 20:17

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(AGI) - CdV, 18 apr. - "Giuda tradi' Gesu' per denaro". Lo ha affermato il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, nell'omelia della celebrazione della Passione presieduta da Papa Francesco in San Pietro. "Perche' meravigliarsi di questa spiegazione e trovarla troppo banale? Non e' stato forse quasi sempre cosi' nella storia e non e' ancora oggi cosi'?", si e' chiesto il religioso che ha tenuto in queste settimane le sue prediche di Quaresima ai cardinali e vescovi della Curia Romana. "Negli anni '70 e '80, per spiegare, in Italia, gli improvvisi rovesciamenti politici, i giochi occulti di potere, il terrorismo e i misteri di ogni genere da cui era afflitta la convivenza civile, si ando' affermando l'idea - ha sottolineato padre Cantalamessa nella sua omelia - quasi mitica, dell'esistenza di un 'grande Vecchio': un personaggio scaltrissimo e potente che da dietro le quinte avrebbe mosso le fila di tutto, per fini a lui solo noti. Questo 'grande Vecchio' esiste davvero, non e' un mito: si chiama il Denaro!". C'e' il denaro, ha denunciato il predicatore pontificio, "dietro il commercio della droga che distrugge tante vite umane, lo sfruttamento della prostituzione, il fenomeno delle varie mafie, la corruzione politica, la fabbricazione e il commercio delle armi, e perfino, cosa orribile a dirsi, alla vendita di organi umani tolti a dei bambini". Ed anche "la crisi finanziaria che il mondo ha attraversato e che questo paese sta ancora attraversando" per Cantalamessa "e' dovuta in buona parte all'esecranda bramosia di denaro", quella per la quale "Giuda comincio' con sottrarre qualche denaro dalla cassa comune" e si trovo' poi a vendere il Maestro per 30 denari. "Dice niente questo - ha domandato Cantalamessa ad alta voce - a certi amministratori del denaro pubblico? Ma senza pensare a questi modi criminali di accumulare denaro, non e' gia' scandaloso che alcuni percepiscano stipendi e pensioni cento volte superiori a quelli di chi lavora alle loro dipendenze e che alzino la voce appena si profila l'eventualita' di dover rinunciare a qualcosa, per una maggiore giustizia sociale?". "Mammona, il denaro - ha spiegato - non e' uno dei tanti idoli; e' l'idolo per antonomasia, il vero nemico, il concorrente di Dio".
Secondo padre Cantalamessa, "nessun uomo decide di servire, senza motivo, Satana. Se lo fa, e' perche' crede di ottenere da lui qualche potere o qualche beneficio temporale". Dunque "Mammona e' l'anti-dio perche' crea un universo spirituale alternativo, cambia oggetto alle virtu' teologali. Fede, speranza e carita' non vengono piu' riposte in Dio, ma nel denaro. Si attua una sinistra inversione di tutti i valori". E se la Scrittura dice "Tutto e' possibile a chi crede" il mondo afferma invece, ha rilevato padre Raniero, "Tutto e' possibile a chi ha il denaro". E invece proprio "l'attaccamento al denaro e' la radice di tutti i mali", come afferma la prima lettera di Paolo a Timoteo. "Dietro ogni male della nostra societa' - infatti - c'e' il denaro, o almeno c'e' anche il denaro. Esso e' il Moloch di biblica memoria, a cui venivano immolati giovani e fanciulle, o il dio Azteco, cui bisognava offrire quotidianamente un certo numero di cuori umani. Come tutti gli idoli, il denaro e' 'falso e bugiardo': promette la sicurezza e invece la toglie; promette liberta' e invece la distrugge". (AGI) .

http://www.agi.it/cronaca/notizie/201404181818-cro-rt10171-vaticano_padre_cantalamessa_il_grande_vecchio_e_il_denaro

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