L’abbiamo studiato tutti a scuola come uno dei primi testi in lingua volgare ed è bello pensare che la lingua italiana abbia preso inizio da un’esclamazione come «Laudato, sie!» rivolta al Padre nei cieli. E’ lo sguardo del bambino e dell’adulto, di ogni tempo: quasi un sintonizzarsi con il canto della creazione. Di chi sa stupirsi e indignarsi, meravigliarsi e impegnarsi. Per tutto questo vale la pena rileggere il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi con gli occhi e il cuore dell’uomo contemporaneo. Di qui l’idea di Fabio Scarsato, francescano conventuale, già priore del Santuario di San Romedio in Trentino e oggi direttore del Messaggero di Sant’Antonio a Padova: una rilettura a più voci di uno dei testi più conosciuti in assoluto anche in ambito laico, quasi un mosaico virtuale con le facce di un prisma.
In un testo, che è stato presentato, fresco di stampa, all’ultimo Festival Biblico di Vicenza (presenti i co-autori Vittorino Andreoli e sr. Elena Bosetti) l’attenzione è focalizzata sull’uomo di oggi di fronte al creato, con la sua sensibilità, le attese, anche i timori, «nella consapevolezza che le parole di san Francesco ancora parlano al cuore dell’uomo, di ogni uomo».
vaticaninsider.lastampa.it/…/ambiente-enviro…«Sentinella, quanto manca all’aurora?», scriveva il profeta Isaia. E il profeta-sentinella rispondeva con una rassicurazione e un invito: «Viene il mattino… convertitevi, venite!». Chi pone la domanda oggi siamo tutti noi, donne e uomini, variamente o per nulla credenti, stanchi del buio e del freddo della notte. Le sentinelle sono i consacrati che nel parlare di Dio ci mostrano come vivere in armonia con noi stessi, tra di noi e con il Creato.
vaticaninsider.lastampa.it/…/edizioni-messag…