Discorso di Papa Francesco ai dipendenti della Santa Sede in occasione degli scambia di auguri natalizi: "E mentre vi ringrazio, voglio anche chiederv

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lazzaro2004
00lunedì 21 dicembre 2015 19:04

Discorso di Papa Francesco ai dipendenti della Santa Sede in occasione degli scambia di auguri natalizi: "E mentre vi ringrazio, voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta"



E mentre vi ringrazio, voglio anche chiedervi perdono per gli scandali che ci sono stati nel Vaticano. Ma vorrei che il mio e il vostro atteggiamento, specialmente in questi giorni, fosse soprattutto quello di pregare, pregare per le persone coinvolte in questi scandali, perché chi ha sbagliato si ravveda e possa ritrovare la strada giusta.


Prendervi cura, non trascurare: giocare con i bambini, con i figli. Il matrimonio è come una pianta. Non è come un armadio, che si mette lì, nella stanza, e basta spolverarlo ogni tanto. Una pianta è viva, va curata ogni giorno: vedere come sta, mettere l’acqua, e così via. Il matrimonio è una realtà viva: la vita di coppia non va mai data per scontata, in nessuna fase del percorso di una famiglia. Ricordiamoci che il dono più prezioso per i figli non sono le cose, ma l’amore dei genitori. E non intendo solo l’amore dei genitori verso i figli, ma proprio l’amore dei genitoritra loro, cioè la relazione coniugale. Questo fa tanto bene a voi e anche ai vostri figli! Non trascurare la famiglia!


I nonni hanno la memoria, hanno la saggezza. Non lasciare da parte i nonni! Sono molto importanti. Mi diceva una giovane signora, che ha un figlio di sette anni, e con lei abita la nonna novantenne: questa non sta del tutto bene e le hanno consigliato di ricoverarla in una casa di riposo. E questa donna saggia, che non ha studiato all’università, ha risposto a chi consigliava di mettere la nonna in casa di riposo: “No! Io voglio che mio figlio cresca accanto alla nonna!”. Sapeva il bene che fanno i nonni ai nipotini. Curare la pace nella famiglia: si litiga nella famiglia, lo sappiamo tutti. Ma quando in un matrimonio non si litiga sembra anormale. L’importante è che non si finisca la giornata senza fare la pace. Fratelli che non litigano? Ma, sempre! Ma fare la pace. E voi genitori, quando i vostri figli hanno litigato, prima di andare a letto, dite loro: “Fate la pace, datevi la mano, datevi un bacio. Occorre imparare questa saggezza di fare la pace. Avete fatto la guerra durante la giornata? E’ ancora calda questa guerra? Non lasciate che diventi fredda: perché la “guerra fredda” del giorno dopo è più pericolosa della “guerra calda”. Capito? Fare la pace la sera, sempre!


Il Giubileo va vissuto anche nella chiesa domestica, non solo nei grandi eventi! Anzi, il Signore ama chi pratica la misericordia nelle circostanze ordinarie. Questo voglio augurarvi: di sperimentare la gioia della misericordia, incominciando dalla vostra famiglia.


Grazie del vostro lavoro, perdono per gli scandali e andate avanti. Andate avanti in questa comunità e portate il mio saluto e i miei auguri ai vostri cari, agli anziani e ai malati. E continuate, per favore, a pregare per me. Grazie ancora e buon Natale!


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