Il Papa: essere cattolici significa essere mariani

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
lazzaro2004
00domenica 29 maggio 2011 13:21

825° video
clicca il link:
 


Miniatura

 

 

Un incontro nel segno di Maria, contraddistinto da toccanti
ricordi personali. Benedetto XVI ha rammentato innanzitutto
in quale contesto, 70 anni fa, fu accolto dalla Congregazione
mariana di Traunstein. Erano "tempi bui", ha rammentato,
"c'era la guerra".

"Hitler hatte hintereinander Polen, Dänemark..."
Hitler, ha detto il Papa, "aveva sottomesso uno dopo l'altro
la Polonia, la Danimarca, gli Stati del Benelux, la Francia"
e proprio in questo periodo, 70 anni fa, aveva occupato
la Jugoslavia e la Grecia. "Sembrava -- ha osservato
il Pontefice -- che il continente fosse nelle mani di questo
potere che poneva in forse il futuro del cristianesimo".
Ha così confidato che, poco dopo essere stato accolto
in seminario, era iniziata la guerra contro la Russia
e dunque la Congregazione era stata "dispersa ai quattro
venti". Essa, ha affermato, è però scomparsa solo
esteriormente, ma è rimasta "come data interiore della vita".
E ciò, ha ribadito Benedetto XVI, "perché da sempre è stato
chiaro che la cattolicità non può esistere senza un
atteggiamento mariano, che essere cattolici significa essere mariani,
che l'amore per la Madre significa che nella Madre
e per la Madre troviamo il Signore". Proseguendo sul filo
dei ricordi, il Papa ha quindi rivelato che dopo la guerra,
"la mariologia che si insegnava nelle università tedesche
era un po' aspra e sobria". Una situazione, ha aggiunto,
che credo "non sia cambiata molto". Ma ha poi indicato
quale è l'essenziale quando ci riferiamo a Maria: la sua fede.

"Selig, die du geglaubt hast!..."
"Beata te che hai creduto!", con le parole di Elisabetta il Papa
ha sottolineato che Maria "è la grande credente", "ha concretizzato
la fede di Abramo nella fede in Gesù Cristo, indicando così
a noi tutti la via della fede". Maria, ha soggiunto, "ci ha indicato
il coraggio di affidarci a quel Dio che si dà nelle nostre mani,
la gioia di essere suoi testimoni". Né ha mancato di riferirsi
alla "determinazione" della Madre "a rimanere salda quando
tutti sono fuggiti", il suo "coraggio di stare dalla parte
del Signore quando egli sembrava perduto e proprio così
rendere quella testimonianza che ha portato alla Pasqua".

Il Papa ha affermato che, specie durante le visite "ad limina"
dei vescovi, ha potuto sperimentare come le persone si affidino
a Maria, la amino e attraverso di Lei "imparano a conoscere,
a comprendere e ad amare Cristo". Imparano, ha detto ancora,
a capire che Maria continua " a mettere al mondo il Signore",
a portare Cristo nel mondo. Il Papa si è infine compiaciuto
di sentire che ancora oggi, nella sua Baviera, ci sono 40 mila
persone che fanno parte di Congregazioni mariane che
"rendono testimonianza al Signore nelle ore difficili e in
quelle felici". Con questa testimonianza, ha concluso il Papa,
dimostrate che "la fede non appartiene al passato,
ma che sempre apre ad un oggi" e "soprattutto ad un domani".


Radio Vaticana 28 maggio 2011

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:58.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com