Il Papa: incoraggiare quanti mostrano chiari segni della chiamata alla vita sacerdotale e religiosa

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lazzaro2004
00domenica 15 maggio 2011 01:58

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"Ogni Chiesa locale si renda sempre più sensibile e attenta alla pastorale
vocazionale, educando ai vari livelli, familiare, parrocchiale, associativo,
soprattutto i giovani". Lo scrive il Papa nel Messaggio per la 48ª Giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni, che si celebra domani 15 maggio
sul tema "Proporre le vocazioni nella chiesa locale".

Dietro ogni vocazione al ministero sacerdotale o alla vita consacrata
c'è un colloquio intimo e personale con Gesù, un costante contatto con Lui.
Ma soprattutto, sottolinea Benedetto XVI c'è la preghiera delle famiglie,
delle parrocchie, della comunità intera. Anche Gesù come ci raccontano
le pagine del Vangelo --afferma il Santo Padre - prima di chiamare i suoi
discepoli a seguirlo passa la notte a pregare, si mette in ascolto per
conoscere la volontà del Padre, poi - giorno dopo giorno - li educa
con la parola e con la vita perché siano pronti per continuare la sua
opera di salvezza. "È una proposta, impegnativa ed esaltante, quella
che il Signore fa a coloro a cui dice Seguimi!", sottolinea il Pontefice
nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
"Con questa parola, prosegue, li invita ad entrare nella sua amicizia"
ma soprattutto li esorta ad uscire dal guscio, "ad andare oltre la loro
volontà chiusa, ancorata al desiderio di autorealizzazione per immergersi
in un'altra volontà, quella di Dio". Poi fa vivere loro la fraternità e l'amore
reciproco, tratto distintivo di ogni comunità cristiana.

Anche oggi, scrive il Santo Padre, seguire Cristo necessita impegno
e dedizione soprattutto quando altre voci sembrano soffocare e sovrastare
la voce del Signore, e la proposta di seguirlo donando la propria vita
può apparire troppo difficile. Per questo bisogna incoraggiare
e sostenere coloro che mostrano chiari segni della chiamata alla vita
sacerdotale e religiosa. Da qui l'esortazione a tutta la Chiesa locale
perché sia più sensibile e attenta alla pastorale vocazionale, educando
i ragazzi e le ragazze a coltivare l'amicizia con Dio e a far comprendere
loro che aderire al progetto di Dio non annienta né distrugge la persona,
al contrario la arricchisce. Quindi il Papa si rivolge ai vescovi:
il Signore - dice ha bisogno di voi perché le sue chiamate possano
raggiungere i cuori di chi ha scelto e perché nel mondo ci sia un'equa
distribuzione dei suoi operai. Ai sacerdoti raccomanda la testimonianza
nella comunione; alle famiglie di aiutare i figli ad accogliere con generosità
la vocazione; ai catechisti e agli animatori delle associazioni cattoliche
e dei movimenti ecclesiali di seguire gli adolescenti, di indirizzarli,
convinti della loro missione educativa. "La capacità di coltivare
le vocazioni è segno caratteristico della vitalità di una Chiesa locale",
conclude Benedetto XVI, ricordando che ogni momento della vita
comunitaria ecclesiale - la catechesi, gli incontri di formazione,
la preghiera liturgica, è una preziosa opportunità per suscitare
nel Popolo di Dio, il senso di appartenenza alla Chiesa e la responsabilità
della risposta alla chiamata al sacerdozio ed alla vita consacrata.


BENEDETTO XVI


Radio Vaticana 14 maggio 2011

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