E’ incredibile come i nostri governanti in Europa ed in Italia, assieme ai giornali delle élite e ai suoi rappresentanti, vivano ormai in un mondo dove si finge di aver perso anche il concetto anche minimo di cosa sia la politica economica e quali siano i suoi effetti. Facendo finta di stupirsi da anni del perché il PIL è piatto.
Ma questa finzione nasconde sempre meno un fatto evidente:
questo governo è suicida. Avrebbe sì due alternative a disposizione, per cercare di sopravvivere: rifiutarsi di aderire al Fiscal Compact rimanendo nell’euro (e sostenendo, come raccomandava ad esempio il Nobel Sims, di dichiarare che il deficit sarebbe rimasto al 3% di PIL fino a quando l’economia italiana non avrebbe ripreso un cammino sostenuto di crescita) oppure uscire dall’euro.
Chi vi scrive sostiene da tempo che la prima alternativa domina (nel senso più strategico del termine) la seconda. Ovvero, che in qualsiasi situazione di dominio politico-ideologico ci si potrà trovare in futuro – una dove trionfino gli interessi del capitale, ed una dove trionfino gli interessi dei lavoratori – stiamo sempre meglio nell’euro.
Ma al di là di ciò, una cosa è certa: questo Governo che con le sue politiche rappresenta una quota sempre più piccola del Paese sta segnando la sua rapida fine. Il Paese sarà piatto economicamente, ma politicamente dà segni di vitalità.
Cosa ci sarà dopo di esso non potrà a quel punto che fare meglio di questo scempio, dovuto (si badi bene) non a miopia ma a una scandalosa e precisa volontà in cui prevale la mancanza del senso etico della solidarietà. E quando avviene ciò, il filo tirato troppo si spezza e si va a casa.www.gustavopiga.it/…/il-paese-piatto…