L’associazione di don Ciotti che da anni lotta con forza contro le mafie sta “aiutando e nascondendo tante donne: abbiamo chiesto alla politica di avviare un nuovo meccanismo legislativo per aprire una terza strada perché molte donne non sono in grado di collaborare. Abbiamo trovato consenso ma bisogna accelerare i tempi”.
Don Ciotti chiede inoltre “un cambiamento d’identità anagrafico” per i bambini delle donne che hanno voltato le spalle alle proprie famiglie legate alla cultura mafiosa e che “devono poter andare a scuola” in sicurezza. “Stiamo facendo miracoli – ha sottolineato don Ciotti – grazie alla collaborazione dei presidi delle scuole e alcuni sindaci. Chiediamo un sistema legislativo per aprire una strada. Queste donne che vogliono rompere con la mafia sono le grandi protagoniste, sono mamme che si ribellano. La lotta alla mafia significa lavoro e scuola prima di tutto”.
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