Michea

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Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:15
1


[1] Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.

[2] Udite, popoli tutti!
Fà attenzione, o terra,
con quanto contieni!
Il Signore Dio sia testimone contro di voi,
il Signore dal suo santo tempio.

[3] Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
e scende e cammina
sulle alture del paese;

[4] si sciolgono i monti sotto di lui
e le valli si squarciano
come cera davanti al fuoco,
come acque versate su un pendio.

[5] Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe
e per i peccati della casa di Israele.
Qual è l'infedeltà di Giacobbe?
Non è forse Samaria?
Qual è il peccato di Giuda?
Non è forse Gerusalemme?

[6] Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo,
a un luogo per piantarvi la vigna.
Rotolerò le sue pietre nella valle,
scoprirò le sue fondamenta.

[7] Tutte le sue statue saranno frantumate,
tutti i suoi doni andranno bruciati,
di tutti i suoi idoli farò scempio
perchè messi insieme a prezzo di prostituzione
e in prezzo di prostituzione torneranno.

[8] Perciò farò lamenti e griderò,
me ne andrò scalzo e nudo,
manderò ululati come gli sciacalli,
urli lamentosi come gli struzzi,

[9] perché la sua piaga è incurabile
ed è giunta fino a Giuda,
si estende fino alle soglie del mio popolo,
fino a Gerusalemme.

[10] Non l'annunziate in Gat,
non piangete in Acri,
a Bet-le-Afrà avvoltolatevi nella polvere.

[11] Emigra, popolazione di Safìr,
nuda, nella vergogna;
non è uscita la popolazione di Zaanàn.
In lutto è Bet-Esel;
egli vi ha tolto la sua difesa.

[12] Si attendeva il benessere
la popolazione di Maròt,
invece è scesa la sciagura
da parte del Signore
fino alle porte di Gerusalemme.

[13] Attacca i destrieri al carro,
o abitante di Lachis!
Essa fu l'inizio del peccato
per la figlia di Sion,
poiché in te sono state trovate
le infedeltà d'Israele.

[14] Perciò sarai data in dote a Morèset-Gat,
le case di Aczìb saranno una delusione
per i re d'Israele.

[15] Ti farò ancora giungere un conquistatore,
o abitante di Maresà,
egli giungerà fino a Adullàm,
gloria d'Israele.

[16] Tagliati i capelli, rasati la testa
per via dei tuoi figli, tue delizie;
renditi calva come un avvoltoio,
perchè vanno in esilio
lontano da te.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:16
2


[1] Guai a coloro che meditano l'iniquità
e tramano il male sui loro giacigli;
alla luce dell'alba lo compiono, perchè in mano loro è il potere.

[2] Sono avidi di campi e li usurpano,
di case, e se le prendono.
Così opprimono l'uomo e la sua casa,
il proprietario e la sua eredità.

[3] Perciò così dice il Signore:
"Ecco, io medito contro questa genìa
una sciagura da cui non potran sottrarre il collo
e non andranno più a testa alta,
perchè sarà quello tempo di calamità.

[4] In quel tempo
si comporrà su di voi un proverbio
e si canterà una lamentazione: "È finita!",
e si dirà: "Siamo del tutto rovinati!
Ad altri egli passa l'eredità del mio popolo;
- Ah, come mi è stata sottratta! -
al nemico egli spartisce i nostri campi".

[5] Perciò non ci sarà nessuno
che tiri la corda per te,
per il sorteggio nell'adunanza del Signore.

[6] "Non profetizzate!" - "Ma devono profetizzare".
"Non profetizzate riguardo a queste cose!"
- "Ma non si terrà lontano l'obbrobrio".
[7] È forse già cosa detta, o casa di Giacobbe?
È forse stanca la pazienza del Signore,
o questo è il suo modo di agire?
Non sono forse benefiche le sue parole
per chi cammina con rettitudine?

[8] Ma voi come nemici
insorgete contro il mio popolo.
Da chi è senza mantello
esigete una veste,
dai passanti tranquilli,
un bottino di guerra.

[9] Cacciate le donne del mio popolo
fuori dalla casa delle loro delizie,
e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre.

[10] Su, andatevene,
perchè questo non è più luogo di riposo.
Per una inezia esigete un pegno insopportabile.

[11] Se uno che insegue il vento
e spaccia menzogne dicesse:
"Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante",
questo sarebbe un profeta
per questo popolo.

[12] Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe,
certo ti raccoglierò, resto di Israele.
Li metterò insieme come pecore in un sicuro recinto,
come una mandria in mezzo al pascolo,
dove muggisca lontano dagli uomini.

[13] Chi ha aperto la breccia li precederà;
forzeranno e varcheranno la porta
e usciranno per essa;
marcerà il loro re innanzi a loro
e il Signore sarà alla loro testa.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:17
3


[1] Io dissi:
"Ascoltate, capi di Giacobbe,
voi governanti della casa d'Israele:
Non spetta forse a voi conoscere la giustizia?

[2] Nemici del bene e amanti del male,
voi strappate loro la pelle di dosso
e la carne dalle ossa".

[3] Divorano la carne del mio popolo
e gli strappano la pelle di dosso,
ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi
come carne in una pentola, come lesso in una caldaia.

[4] Allora grideranno al Signore,
ma egli non risponderà;
nasconderà loro la faccia, in quel tempo,
perchè hanno compiuto cattive azioni.

[5] Così dice il Signore
contro i profeti che fanno traviare il mio popolo,
che annunziano la pace
se hanno qualcosa tra i denti da mordere,
ma a chi non mette loro niente in bocca
dichiarano la guerra.

[6] Quindi per voi sarà notte
invece di visioni,
tenebre per voi invece di responsi.
Il sole tramonterà su questi profeti
e oscuro si farà il giorno su di essi.

[7] I veggenti saranno ricoperti di vergogna
e gli indovini arrossiranno;
si copriranno tutti il labbro,
perchè non hanno risposta da Dio.

[8] Mentre io son pieno di forza
con lo spirito del Signore,
di giustizia e di coraggio,
per annunziare a Giacobbe le sue colpe,
a Israele il suo peccato.

[9] Udite questo, dunque,
capi della casa di Giacobbe,
governanti della casa d'Israele,
che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto,

[10] che costruite Sion sul sangue
e Gerusalemme con il sopruso;

[11] i suoi capi giudicano in vista dei regali,
i suoi sacerdoti insegnano per lucro,
i suoi profeti danno oracoli per denaro.
Osano appoggiarsi al Signore dicendo:
"Non è forse il Signore in mezzo a noi?
Non ci coglierà alcun male".

[12] Perciò, per causa vostra,
Sion sarà arata come un campo
e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine,
il monte del tempio un'altura selvosa.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:17
4


[1] Alla fine dei giorni
il monte del tempio del Signore
resterà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli
e affluiranno ad esso i popoli;

[2] verranno molte genti e diranno:
"Venite, saliamo al monte del Signore
e al tempio del Dio di Giacobbe;
egli ci indicherà le sue vie
e noi cammineremo sui suoi sentieri",
poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

[3] Egli sarà arbitro tra molti popoli
e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni;
dalle loro spade forgeranno vomeri,
dalle loro lame, falci.
Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione
e non impareranno più l'arte della guerra.

[4] Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite
e sotto il fico
e più nessuno li spaventerà,
poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!

[5] Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro,
in eterno, sempre.

[6] "In quel giorno - dice il Signore -
radunerò gli zoppi,
raccoglierò gli sbandati
e coloro che ho trattato duramente.

[7] Degli zoppi io farò un resto,
degli sbandati una nazione forte.
E il Signore regnerà su di loro
sul monte Sion,
da allora e per sempre.

[8] E a te, Torre del gregge,
colle della figlia di Sion, a te verrà,
ritornerà a te la sovranità di prima,
il regno della figlia di Gerusalemme".

[9] Ora perché gridi così forte?
Non c'è forse nelle tue mura alcun re?
I tuoi consiglieri sono forse periti,
perchè ti prendono i dolori come di partoriente?

[10] Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,
perchè presto uscirai dalla città
e dimorerai per la campagna
e andrai fino a Babilonia.
Là sarai liberata,
là il Signore ti riscatterà
dalla mano dei tuoi nemici.

[11] Ora si sono adunate contro di te
molte nazioni
che dicono: "Sia profanata
e godano i nostri occhi
alla vista di Sion".

[12] Ma esse non conoscono
i pensieri del Signore
e non comprendono il suo consiglio,
poiché le ha radunate
come covoni sull'aia.

[13] Alzati e trebbia, figlia di Sion,
perchè renderò di ferro il tuo corno
e di bronzo le tue unghie
e tu stritolerai molti popoli:
consacrerai al Signore i loro guadagni
e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra.

[14] Ora fatti incisioni, o figlia dell'orda,
han posto l'assedio intorno a noi,
con la verga percuotono sulla guancia
il giudice d'Israele.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:18
5


[1] E tu, Betlemme di Efrata
così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,
da te mi uscirà colui
che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.

[2] Perciò Dio li metterà in potere altrui
fino a quando colei che deve partorire partorirà;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.

[3] Egli starà là e pascerà con la forza del Signore,
con la maestà del nome del Signore suo Dio.
Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra

[4] e tale sarà la pace:
se Assur entrerà nella nostra terra
e metterà il piede sul nostro suolo,
noi schiereremo contro di lui
sette pastori e otto capi di uomini,

[5] che governeranno la terra di Assur con la spada,
il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale.
Ci libereranno da Assur,
se entrerà nella nostra terra
e metterà piede entro i nostri confini.

[6] Il resto di Giacobbe
sarà, in mezzo a molti popoli,
come rugiada mandata dal Signore
e come pioggia che cade sull'erba,
che non attende nulla dall'uomo
e nulla spera dai figli dell'uomo.

[7] Allora il resto di Giacobbe sarà,
in mezzo a popoli numerosi,
come un leone tra le belve della foresta,
come un leoncello tra greggi di pecore,
il quale, se entra, calpesta e sbrana
e non c'è scampo.

[8] La tua mano si alzerà
contro tutti i tuoi nemici,
e tutti i tuoi avversari
saranno sterminati.
[9] In quel giorno - dice il Signore -
distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te
e manderò in rovina i tuoi carri;

[10] distruggerò le città della tua terra
e demolirò tutte le tue fortezze.

[11] Ti strapperò di mano i sortilegi
e non avrai più indovini.

[12] Distruggerò in mezzo a te
le tue sculture e le tue stele,
nè più ti prostrerai
davanti a un'opera delle tue mani.

[13] Estirperò da te i tuoi pali sacri,
distruggerò i tuoi idoli.

[14] Con ira e furore,
farò vendetta delle genti,
che non hanno voluto obbedire.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:18
6


[1] Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:
"Su, fà lite con i monti
e i colli ascoltino la tua voce!

[2] Ascoltate, o monti, il processo del Signore
e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra,
perchè il Signore è in lite con il suo popolo,
intenta causa con Israele.

[3] Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.

[4] Forse perché ti ho fatto uscire dall'Egitto,
ti ho ridi schiavitù
e ho mandato davanti a te
Mosè, Aronne e Maria?

[5] Popolo mio, ricorda le trame
di Balàk re di Moab,
e quello che gli rispose
Bàlaam, figlio di Beor.
Ricordati di quello che è avvenuto
da Sittìm a Gàlgala,
per riconoscere
i benefici del Signore".

[6] Con che cosa mi presenterò
al Signore,
mi prostrerò al Dio altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti,
con vitelli di un anno?

[7] Gradirà il Signore
le migliaia di montoni
e torrenti di olio a miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito
per la mia colpa,
il frutto delle mie viscere
per il mio peccato?

[8] Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la pietà,
camminare umilmente con il tuo Dio.

[9] La voce del Signore grida alla città!
Ascoltate tribù
e convenuti della città:

[10] Ci sono ancora nella casa dell'empio
i tesori ingiustamente acquistati
e le misure scarse, detestabili?

[11] Potrò io giustificare
le false bilance
e il sacchetto di pesi falsi?

[12] I ricchi della città sono pieni di violenza
e i suoi abitanti dicono menzogna.

[13] Anch'io ho cominciato a colpirti,
a devastarti per i tuoi peccati.

[14] Mangerai, ma non ti sazierai,
e la tua fame rimarrà in te;
metterai da parte, ma nulla salverai
e se qualcuno salverai
io lo consegnerò alla spada.

[15] Seminerai, ma non mieterai,
frangerai le olive, ma non ti ungerai d'olio;
produrrai mosto, ma non berrai il vino.

[16] Tu osservi gli statuti di Omri
e tutte le pratiche della casa di Acab,
e segui i loro propositi,
perciò io farò di te una desolazione,
i tuoi abitanti oggetto di scherno
e subirai l'obbrobrio dei popoli.
Stellina788
00giovedì 7 luglio 2011 11:19
7


[1] Ahimè! Sono diventato
come uno spigolatore d'estate,
come un racimolatore dopo la vendemmia!
Non un grappolo da mangiare,
non un fico per la mia voglia.

[2] L'uomo pio è scomparso dalla terra,
non c'è più un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno dà la caccia con la rete al fratello.

[3] Le loro mani son pronte per il male;
il principe avanza pretese,
il giudice si lascia comprare,
il grande manifesta la cupidigia
e così distorcono tutto.

[4] Il migliore di loro non è che un pruno,
il più retto una siepe di spine.
Il giorno predetto dalle tue sentinelle,
il giorno del castigo è giunto,
adesso è la loro rovina.

[5] Non credete all'amico,
non fidatevi del compagno.
Custodisci le porte della tua bocca
davanti a colei che riposa vicino a te.

[6] Il figlio insulta suo padre,
la figlia si rivolta contro la madre,
la nuora contro la suocera
e i nemici dell'uomo
sono quelli di casa sua.

[7] Ma io volgo lo sguardo al Signore,
spero nel Dio della mia salvezza,
il mio Dio m'esaudirà.

[8] Non gioire della mia sventura,
o mia nemica!
Se son caduta, mi rialzerò;
se siedo nelle tenebre,
il Signore sarà la mia luce.

[9] Sopporterò lo sdegno del Signore
perchè ho peccato contro di lui,
finchè egli tratti la mia causa
e mi renda ragione,
finchè mi faccia uscire alla luce
e io veda la sua giustizia.

[10] La mia nemica lo vedrà
e sarà coperta di vergogna,
lei che mi diceva:
"Dov'è il Signore tuo Dio?".
I miei occhi gioiranno nel vederla
calpestata come fango della strada.

[11] È il giorno in cui le tue mura
saranno riedificate;
in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini;

[12] in quel giorno si verrà a te
dall'Assiria fino all'Egitto,
dall'Egitto fino all'Eufràte,
da mare a mare, da monte a monte.

[13] La terra diventerà un deserto
a causa dei suoi abitanti,
a motivo delle loro azioni.

[14] Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
in mezzo ai giardini;
pascolino in Basàn e in Gàlaad
come nei tempi antichi.

[15] Come quando sei uscito dall'Egitto,
mostraci cose prodigiose.

[16] Vedranno le genti e resteranno deluse
di tutta la loro potenza.
Si porranno la mano sulla bocca,
i loro orecchi ne resteranno assorditi.

[17] Leccheranno la polvere come il serpente,
come i rettili della terra;
usciranno tremanti dai loro nascondigli,
trepideranno e di te avranno timore.

[18] Qual dio è come te,
che toglie l'iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità;
che non serba per sempre l'ira,
ma si compiace d'usar misericordia?

[19] Egli tornerà ad aver pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.
Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.

[20] Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo la tua benevolenza,
come hai giurato ai nostri padri
fino dai tempi antichi.
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