«Amico mio,» rispose il vescovo «prima d'andarvene,
ecco i vostri candelieri: prendeteli.»
Andò verso il camino, prese i due candelieri d'argento
e li portò a Valjean. Le due donne lo guardavano
fare senza una parola, un gesto, uno sguardo che potesse
disturbare il vescovo. Jean Valjean tremava tutto; prese
macchinalmente i due candelieri, con aria smarrita.
«Ed ora,» disse il vescovo «andatevene in pace. A
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proposito: quando tornerete, amico mio, sarà inutile che
passiate dal giardino. Potrete sempre entrare ed uscire
dalla porta della strada, che è chiusa giorno e notte solo
col saliscendi.»
Poi, volgendosi verso i gendarmi, disse loro:
«Signori gendarmi, potete andare.»
Jean Valjean pareva stesse per svenire. Il vescovo
gli si avvicinò e gli disse a bassa voce:
«Non dimenticate, non dimenticate mai che m'avete
promesso di impiegare questo denaro per diventare
un uomo onesto.»
Valjean, che non si ricordava d'aver promesso, rimase
stupefatto; il vescovo aveva accentuato quelle parole
in particolar modo, mentre le pronunciava, e riprese
poi con una specie di solennità:
«Jean Valjean fratello mio, voi non appartenete
più al male, ma al bene. Acquisto la vostr'anima, la tolgo
ai cupi pensieri ed allo spirito di perdizione e la do a
Dio.»
(dai "I Miserabili" dal romanzo di Victor Hugo)