Mentre l'intera Chiesa cerca di tener conto di quest'esortazione dello Spirito, i comunicatori cristiani hanno «un compito profetico, una vocazione: parlare contro i falsi dei e idoli di oggi, il materialismo, l'edonismo, il consumismo, il gretto nazionalismo...» (Etica nella comunicazione, n. 31). Soprattutto hanno il dovere e il privilegio di dichiarare la verità, la verità gloriosa sulla vita e sul destino dell'uomo rivelati nel Verbo incarnato. Che i cattolici impegnati nel mondo delle comunicazioni sociali predichino la verità di Gesù ancor più gioiosamente e coraggiosamente dai tetti cosicché tutti gli uomini e tutte le donne possano conoscere l'amore che il centro della comunicazione che Dio fa di se stesso in Gesù Cristo, lo stesso ieri, oggi e sempre (cfr Eb 13, 8).
Dal Vaticano, 24 gennaio 2001, memoriale di san Francesco di Sales.
JOANNES PAULUS II