Ritratto di Papa Luciani, intervista a Don Diego Lorenzi - 28 settembre 2011

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lazzaro2004
00mercoledì 28 settembre 2011 22:52
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GIOVANNI PAOLO I
UDIENZA GENERALE
Mercoledì 6 settembre 1978

La grande virtù dell'umiltà

Ecco i comandamenti. Onora il Padre e la Madre, non uccidere, non arrabbiarti,
sii delicato, non dire bugie, non rubare... Se fossimo capaci di osservare
i comandamenti, andremmo meglio noi e andrebbe meglio anche il mondo.
Poi c'è il prossimo... ma il prossimo è a tre livelli: alcuni sono sopra di noi,
alcuni sono al nostro livello, altri sono sotto. Sopra ci sono i nostri genitori.
Il catechismo diceva: rispettarli, amarli, obbedirli. Il Papa deve inculcare
rispetto ed obbedienza dei figli per i genitori. Mi dicono che qua ci sono
i chierichetti di Malta. Venga uno, per favore... I chierichetti di Malta, che,
per un mese, hanno fatto servizio in San Pietro. Allora, tu come ti chiami?
- James! - James. E, senti, sei mai stato ammalato, tu? - No. - Ah, mai? - No.
- Mai stato ammalato? - No. - Neanche una febbre? - No. - Oh, che fortunato!
Ma, quando un bambino è ammalato, chi è che gli porta un po' di brodo,
un po' di medicina? Non è la mamma? Ecco. Dopo tu diventi grande,
e la mamma diventa vecchia, e tu diventi un gran signore, e la mamma
poverina sarà a letto ammalata. Ecco. E allora chi è che porterà alla mamma
un po' di latte e la medicina? Chi è? - Io e i miei fratelli. - Bravo! Lui
e i suoi fratelli, ha detto. E questo mi piace. Hai capito?

Ma non succede sempre. Io, vescovo di Venezia, andavo qualche volta, nelle case
di ricovero. Una volta ho trovato un'ammalata, un' anziana: « Come va Signora? »
- « Beh, da mangiare, bene! Caldo? Riscaldamento? Bene »
- « Allora è contenta Signora? » - « No » - si è messa quasi a piangere.
« Ma perché piange? » - « Mia nuora, mio figlio non vengono mai a trovarmi.
Vorrei vedere i nipotini ». Non basta il caldo, il cibo, c'è un cuore; bisogna
pensare anche al cuore dei nostri vecchi. Il Signore ha detto che
i genitori devono essere rispettati e amati, anche quando sono vecchi.
E oltre ai genitori c'è lo Stato, ci sono i Superiori. Può il Papa raccomandare
l'obbedienza? Bossuet, che era un grande vescovo, ha scritto:
« Dove nessuno comanda tutti comandano. Dove tutti comandano, nessuno
più comanda, ma il caos ». Qualche volta si vede anche in questo mondo
qualcosa del genere. Quindi rispettiamo quelli che sono superiori.
Poi ci sono i nostri eguali. E qui, di solito, ci sono due virtù da osservare:
la giustizia, la carità. Ma la carità è l'anima della giustizia. Bisogna
voler bene al prossimo, il Signore ce l'ha raccomandato tanto.

Io raccomando sempre non solo le grandi carità, ma le piccole carità.
Ho letto in un libro, scritto da Carnegie, americano, intitolato
« l'arte di far gli amici », questo piccolo episodio: una signora aveva
quattro uomini in casa: il marito, un fratello, due figli grandi.
Lei sola doveva fare le spese, lei la biancheria e stirare, lei la cucina,
lei tutto. Una domenica vengono a casa. La tavola è preparata per il pranzo,
ma sul piatto c'è solo un pugnetto di fieno. Oh! Gli altri protestano e dicono:
cosa, fieno! e lei dice « no, è tutto preparato. Lasciate che vi dica: cambio
i cibi, vi tengo puliti, faccio di tutto. Mai, mai una volta che abbiate detto:
ci hai preparato un bel pranzetto. Ma dite qualche cosa! Non sono di sasso.
Si lavora più volentieri, quando si è riconosciuti. Sono le piccole carità.
In casa nostra abbiamo tutti qualcuno, che aspetta un complimento ».
Ci sono i più piccoli di noi, ci sono i bambini, i malati, perfino i peccatori.
Io sono stato molto vicino, come vescovo, anche a quelli che non credono in Dio.
Mi son fatto l'idea che essi combattono, spesso, non Dio, ma l'idea sbagliata
che essi hanno di Dio. Quanta misericordia bisogna avere! E anche quelli
che sbagliano... Bisogna veramente essere a posto con noi stessi. Mi limito
a raccomandare una virtù, tanto cara al Signore: ha detto: imparate
da me che sono mite e umile di cuore. Io rischio di dire uno sproposito,
ma lo dico: il Signore tanto ama l'umiltà che, a volte, permette dei peccati gravi.
Perché? perché quelli che li hanno commessi, questi peccati, dopo, pentiti,
restino umili. Non vien voglia di credersi dei mezzi santi, dei mezzi angeli,
quando si sa di aver commesso delle mancanze gravi. Il Signore ha tanto
raccomandato: siate umili. Anche se avete fatto delle grandi cose, dite:
siamo servi inutili. Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario:
mettersi in mostra. Bassi, bassi: è la virtù cristiana che riguarda noi stessi.


http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/audiences/documents/hf_jp-i_aud...

 
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