Santa Caterina da Siena, presentato il convegno per i 550 anni della sua canonizzazione

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lazzaro2004
00venerdì 21 ottobre 2011 23:15
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http://www.youtube.com/watch?v=GSixnSmvwN8
 

Virgo digna coelo. Caterina e la sua eredità". E' il tema del Convegno
internazionale promosso dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche
in occasione del 550.mo anniversario della canonizzazione di Santa
Caterina da Siena, Patrona d'Italia. Il congresso, che si terrà a Roma e
a Siena dal 27 al 29 ottobre prossimi, è stato presentato stamani nella
Sala Stampa della Santa Sede. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

Il 29 giugno del 1461 Papa Pio II elevava agli onori degli altari Caterina da Siena,
morta a Roma il 29 aprile del 1380. La sua immagine sarebbe diventata simbolo
potente, capace di coagulare attese di rinnovamento e progetti di riforma,
ma anche punto di riferimento costante degli ideali di perfezione cristiana
nella complessa fase di passaggio dall'età medievale a quella moderna.
Padre Bernard Ardura, premostratense, presidente del Pontificio Comitato
di Scienze Storiche:

"Il Convegno si articolerà in quattro sessioni, che permetteranno di approfondire
la vita della Santa e il suo influsso, tenendo conto che era semianalfabeta e che,
pertanto, i suoi scritti sono in maggioranza dettati. Ricordiamoci che Paolo VI
la dichiarò 'Dottore della Chiesa' per la sua alta teologia e il suo influsso
sul rinnovamento di questa scienza".

Dopo l'analisi del patrimonio teologico, le altre tre sessioni del convegno
completano il percorso storiografico sulle orme della Santa Patrona d'Italia.
Ancora padre Bernard Ardura:

"La seconda sessione sarà dedicata al processo di canonizzazione;
la terza sessione sarà interamente dedicata ai rapporti tra Santa Caterina
e le varie osservanze religiose del tempo; nella quarta sessione vedremo
che possiamo studiare e celebrare Santa Caterina oggi, perché la sua memoria
è rimasta sempre viva nel popolo cristiano e il suo influsso non è mai cessato".

L'impostazione del convegno tende a superare il quadro trecentesco in cui visse
la Santa per indagare sulla sua eredità. Il 550.mo anniversario della canonizzazione
è anche un'occasione per approfondire un aspetto, sinora poco esplorato: quello
dell'eredità storica e spirituale di Santa Caterina da Siena. Fra Bernardino Prella,
domenicano, socio per l'Italia e Malta del maestro dell'Ordine dei Frati predicatori:

"Caterina è profondamente intrisa di questa esperienza cristiana e costantemente
- pur denunciando radicalmente tutti i limiti e tutti i difetti - ripropone sempre questa
possibilità che Dio offre di riaffidarsi a Lui. Dice: 'Ciò che dispiacque più a Dio
e a Gesù non fu mica il tradimento di Giuda, ma fu che non si affidò poi
alla sua misericordia!".

Durante la conferenza stampa è stato anche annunciato che, per celebrare i 50 anni
del Concilio Vaticano II, il Pontificio Comitato di Scienze Storiche pubblicherà alcuni
scritti personali, indirizzati alle loro diocesi, di vescovi che hanno partecipato a questo
straordinario evento ecclesiale.


http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/articolo.asp?c=531016


UDIENZA GENERALE
BENEDETTO XVI
Aula Paolo VI
Mercoledì, 24 novembre 2010

Qui possiamo comprendere perché Caterina, pur consapevole delle manchevolezze
umane dei sacerdoti, abbia sempre avuto una grandissima riverenza per essi:
essi dispensano, attraverso i Sacramenti e la Parola, la forza salvifica del Sangue
di Cristo. La Santa senese ha invitato sempre i sacri ministri, anche il Papa, che
chiamava "dolce Cristo in terra", ad essere fedeli alle loro responsabilità, mossa
sempre e solo dal suo amore profondo e costante per la Chiesa. Prima di morire disse:
"Partendomi dal corpo io, in verità, ho consumato e dato la vita nella Chiesa
e per la Chiesa Santa, la quale cosa mi è singolarissima grazia".

Da santa Caterina, dunque, noi apprendiamo la scienza più sublime: conoscere ed amare
Gesù Cristo e la sua Chiesa. Nel Dialogo della Divina Provvidenza, ella, con un'immagine
singolare, descrive Cristo come un ponte lanciato tra il cielo e la terra. Esso è formato
da tre scaloni costituiti dai piedi, dal costato e dalla bocca di Gesù. Elevandosi attraverso
questi scaloni, l'anima passa attraverso le tre tappe di ogni via di santificazione:
il distacco dal peccato, la pratica della virtù e dell'amore, l'unione dolce e affettuosa con Dio.

Cari fratelli e sorelle, impariamo da santa Caterina ad amare con coraggio, in modo intenso
e sincero, Cristo e la Chiesa. Facciamo nostre perciò le parole di santa Caterina che leggiamo
nel Dialogo della Divina Provvidenza, a conclusione del capitolo che parla di Cristo-ponte:
"Per misericordia ci hai lavati nel Sangue, per misericordia volesti conversare con le creature.
O Pazzo d'amore! Non ti bastò incarnarti, ma volesti anche morire! (...) O misericordia!
Il cuore mi si affoga nel pensare a te: ché dovunque io mi volga a pensare, non trovo
che misericordia" (cap. 30, pp. 79-80). Grazie.

 
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