Santa Elisabetta d'Ungheria - 17 novembre

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lazzaro2004
00sabato 16 novembre 2013 23:20
lazzaro2004
00sabato 16 novembre 2013 23:21
E' patrona del Terzo Ordine Regolare di San Francesco
e dell’Ordine Francescano Secolare.

Udienza generale dedicata a Santa Elisabetta d'Ungheria.
Il Papa: esercitare un'autorità vuol dire servire la giustizia

Possedere un’autorità vuol dire servire la giustizia e il bene comune.
La fede e l’amore verso Dio e il prossimo rendono più saldo un matrimonio.
Sono due insegnamenti che Benedetto XVI ha tratto dalla vita di Santa Elisabetta
d’Ungheria, regina vissuta ai primi del Duecento, alla quale il Papa ha dedicato l
a catechesi dell’udienza generale

“Elisabetta divenne (...) oggetto di sommesse critiche, perché il suo modo
di comportarsi non corrispondeva alla vita di corte. Così anche la celebrazione
del matrimonio non fu sfarzosa e le spese per il banchetto furono in parte devolute
ai poveri. Nella sua profonda sensibilità Elisabetta vedeva le contraddizioni
tra la fede professata e la pratica cristiana. Non sopportava i compromessi”.

“’Non consumava cibi se prima non era sicura che provenissero dalle proprietà
e dai legittimi beni del marito. Mentre si asteneva dai beni procurati illecitamente,
si adoperava anche per dare risarcimento a coloro che avevano subito violenza’.
Un vero esempio per tutti coloro che ricoprono ruoli di guida: l’esercizio dell’autorità,
ad ogni livello, dev’essere vissuto come servizio alla giustizia e alla carità,
nella costante ricerca del bene comune”.

“Elisabetta aiutava il coniuge ad elevare le sue qualità umane a livello soprannaturale,
ed egli, in cambio, proteggeva la moglie nella sua generosità verso i poveri e nelle
sue pratiche religiose. Sempre più ammirato per la grande fede della sposa,
Ludovico, riferendosi alla sua attenzione verso i poveri, le disse:
'Cara Elisabetta, è Cristo che hai lavato, cibato e di cui ti sei presa cura'.
Una chiara testimonianza di come la fede e l’amore verso Dio e verso il prossimo
rafforzino la vita familiare e rendano ancora più profonda l’unione matrimoniale”.

“Cari fratelli e sorelle, nella figura di Santa Elisabetta vediamo come la fede,
l'amicizia con Cristo creino il senso della giustizia, dell'uguaglianza di tutti,
dei diritti degli altri e creino l'amore, la carità. E da questa carità nasce anche
la speranza, la certezza che siamo amati da Cristo e che l'amore di Cristo ci aspetta
e così ci rende capaci di imitare Cristo e di vedere Cristo negli altri”.

http://it.radiovaticana.va/articolo.asp?c=432393
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