letta da Pamela Villoresi
Stare così, davanti a Te, guardare con questi occhi
in cui convergono le vie stellari –
occhi ignari di Colui vi regna,
da Sé e dalle stelle prendendo luce sconfinata.
Dunque, sapere sempre meno e credere sempre di più.
Chiudere piano le palpebre davanti al tremulo bagliore;
poi, con lo sguardo, risospingere le maree delle rive stellari
su cui è sospeso il giorno.
Dio presente, fa che questi occhi chiusi
divengano occhi interamente aperti –
e l’esile soffio dell’anima, che trema in uno sbocciare di rose,
avvolgi nel tuo vento immenso.
Karol Wojtyla