«Bisogna solo amare, amare, amare e niente più»
(Padre Pio).
Se «Dio è amore», come afferma san Giovanni evangelista (1Gv 4,8),
quando Padre Pio scrive che «bisogna solo amare, amare, amare
e niente più» è come se dicesse di assimilarsi a Dio, immergersi in Dio,
fin quasi a diventare anche noi solo amore «e niente più». E difatti,
non sarà forse questo il Paradiso dove Dio-Amore sarà, appunto,
«tutto in tutti» (1Cor 15,28)? Davvero Gesù è venuto sulla terra per
divinizzarci e portarci nel Regno dell'amore, donandoci il Vangelo
dell'amore, con i due massimi Comandamenti dell'amore a
Dio e dell'amore al prossimo (cf Mt 22,38-39).
Per questo noi, pur stando nel mondo, non possiamo essere «del mondo» (Gv 17,15);
pur stando nel mondo non possiamo amare «il mondo, né le cose del mondo» (1Gv 2,15);
pur stando nel mondo, non possiamo legarci in nulla al mondo perché «passa la scena
di questo mondo» (1Cor 7,31); pur stando nel mondo non siamo fatti per il mondo
perché «non abbiamo qui la nostra città permanente, ma cerchiamo quella futura» (Eb 13,14);
pur stando nel mondo, dobbiamo «cercare le cose di lassù, gustare le cose di lassù,
non quelle della terra» (Col 3,1).
Amare Dio, amare le cose divine, amare le cose di lassù, significa esercitarsi
nella vita del Paradiso che è il Regno dell'Amore infinito, eterno e assoluto.
Ogni altro amore diverso è destinato a cadere, è destinato al nulla, è amore fallace,
non è il vero Amore perché il vero Amore è Dio per essenza ed esistenza,
perciò dura in eterno ed è beato chi lo possiede.
San Francesco d'Assisi, Santa Chiara d'Assisi, San Pio da Pietrelcina, la beata
Teresa di Calcutta si trovano in Paradiso per il loro amore divino con cui vissero
e si consumarono sulla terra fino all'ultimo, senza soste né risparmi.
L'amore di san Francesco a Gesù, «povero e crocifisso», l'amore di santa Chiara
a Gesù Eucaristico, l'amore di san Pio da Pietrelcina alle anime da salvare,
l'amore della beata Teresa di Calcutta ai più poveri e desiderati: questo
è l'amore divino che perfeziona e santifica, che porta nel Paradiso eterno
dell'Amore beatifico.
Ma quaggiù, sulla terra, su questa terra d'esilio, l'amore è amaro --come insegna
Padre Pio --, perché è lotta continua contro l'egoismo che è il contrario
dell'amore. Per questo Gesù ci parla del rinnegamento di se stessi (cf Mt 16,24),
perché l'egoismo è l'anti-amore e deve cedere il posto all'amore; solo nella misura
in cui ci impegniamo nel rinnegamento dell'egoismo noi cresciamo nell'amore.
Non possiamo illuderci di amare senza il rinnegamento di noi stessi, e le parole
di Padre Pio, dunque, «bisogna solo amare, amare, amare e niente più» significano
la morte dell'egoismo, simile alla morte del seme, che deve morire sotto terra
per far rinascere il fiore, la spiga, la pianta.
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