I nonnini - dal n. 1 al n........

40
SORPRESA AL NONNINO
Ti metterò sulle braccia
un nipotino,
o un pronipotino
o il primo bambino
che capiterà nella
casa accoglienza.

Tè lo porrò sulle ginocchia.

Ascolterò la favola
che gli racconterai.

Gli darai una carezza.

La scena d'incanto
che sogno,
snebbia la solitudine.

41
IL MEDICO MI GUARDA E MI LASCIA
COME PRIMA
Tu nonnino devi essere il grande
medico di tè stesso.

Entro in casa di un amico.

Sulla tavola, sopra un tappeto,
v'è il bassotto steso, buono.

Il veterinario lo visita con tanta
premura ed affetto.

Pratica un'iniezione.

Poi dice: «Dategli da bere un po' di latte
caldo.
Sulle labbra ha degli herpes.
Dategli una pomatina
che ve la ordino io.
Anzi ve la regalo io».

Ho innalzato a Dio
la preghiera del salmista:
«Tu curi le tue
creature».

Caro nonnino, se il Signore
ha tanta cura di un bassotto, credi,
ne avrà ancora di più per tè!

Prima o poi tè la manderà la creatura buona.
Spera - Sii ottimista.

42
NON TIRARE I REMI IN BARCA O NONNINO
Quando si raggiunge l'età pensionabile,
si è tentati di tirare i remi in barca.

La Provvidenza, quando ti pone
sulle soglie della vecchiaia,
la devi ringraziare.

È il momento di disporti
con grande impegno ad affrontare
un nuovo ciclo di vita,
con un programma
che arricchisce la tua
personalità.

Papa Giovanni Paolo II, così si esprime:
«L'ingresso nella terza età
è da considerarsi un privilegio:
non solo perché non tutti hanno
la fortuna di raggiungere
questo traguardo, ma
anche e soprattutto, perché
questo è il periodo
della possibilità
concreta di riconsiderare meglio il passato,
di conoscere più profondamente e
di vivere il mistero pasquale».

43
ADATTAMENTO
Nonnino ti devi adattare.

Adattarsi non è rassegnarsi.

Non vuoi dire che tu
devi accettare fatalmente
la tua vecchiaia.

È il tempo migliore della tua vita.

Lo devi razionalmente
condizionare.

Fare i passi secondo la gamba.

Potrai fare molti movimenti
non ginnastiche giovanili.

Potrai bere un bicchiere di vino
non due.

Le capacità di superare
ostacoli sono minori.

È necessario avere attenzioni,
prudenza ed anche
umiltà a farsi aiutare
ed accompagnare.

44
CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO DI RICORDI
Ricordare vuoi dire non
morire.

Non cose antiche da rivivere o
da praticare.

Ad un sacerdote, Monsignor
Rino Bartolini, ho ricordato:
«Ti ho accolto fanciullo nel
vecchio seminario. Ho ancora negli occhi
il tuo candore e il tuo smarrimento,
il tuo sorriso sopra una lacrima».

Sono tornato indietro
negli anni.

Mi sono sentito per
tutta la giornata
gioioso prefetto della
camerata dei piccoli,
nell'amato venerato vecchio
seminario di via Verdoni.

45
NONNINA CHE MUNGI LA CAPRETTA, ALL'OMBRA DI UN OLMO, A POCHI METRI DALLA CASA ACCOGLIENZA
Mi confidi:
«Padre, la mia vita e bella".
Non mi sento vecchia per niente.
Vecchio sarà solo il fazzoletto
che porto sul capo. E' un ricordo di mia madre.
Questa sera mi bevo il latte caldo
della mia capretta.
Canto anche.
So solo cantate di chiesa.
"Oh dal cielo gran regina ".

Me l'hai cantata.

Quel canto l'ho ancora negli orecchi e nel cuore.

46
SIMPATICO NONNINO!
Mi hai confidato:
«Voglio venire con lei in ricovero.
Non mi dica di no.
Però ad una condizione.
Voglio morire contadino.
Mi dia un angolo di terra.
In dicembre pianto aglio e cipolla pazza.
Semino fava e piselli.
In primavera pianto
cipolline, melanzane, pomodori, patate,
zucchine, cetrioli e qualche
fiore perché so che piacciono
tanto a lei».

Non si può negare un angolo di terra
a chi ne ha fatta una passione per tutta la vita.

47
PENSARE ALLE GIOIE CHE IL SIGNORE CI HA DATO
Caro anziano, se tu ringraziassi
Iddio per tutte le gioie che ti ha dato,
non ti rimarrebbe il tempo
per lamentarti del resto.

Il sole entra in ogni casa.

Illumina ogni stanza.

Riscalda ogni angolo.

Se il sole illumina
ogni angolo della terra
tanto più darà
calore di amore, alle creature
più care a lui, i vecchietti,
cari come i bambini.


48

48
LA PAUROSA NUBE DELLA VITA: LA SOFFERENZA
La sofferenza noi la battezziamo
con una brutta parola:
è una disgrazia.

Può apparire una disgrazia,
ma non lo è.

Il vero disgraziato è il peccatore.

Disgraziato è colui che è fuori della grazia.

Gesù chiama la sofferenza
ad uscire dalla sua
disperata inutilità.

Così la vecchiaia è un grande
dono del Signore.

Unita alle sofferenze di Cristo
diventa fonte di bene,
capacità a rendere
felici.

49
GRANDE VIAGGIO NELLA PICCOLA CASA ANZIANI DELLA PARROCCHIA
È possibile creare
un terreno fecondo
di amicizia.

Nasce una grande
disponibilità
di reciproco aiuto.

Tutti conoscono il nonnino
e la nonnina!

Quanti parenti!

Quanti amici!

Quanto sarebbe bello
uscire dalla Messa
a mezzogiorno
e portarsi a casa un
vecchietto alla propria
tavola.

50
CASA NON SRADICAMENTO
L'anziano è nella sua
parrocchia.

O pochi metri dalla
sua casa.

La casa anziani nella
parrocchia non sradica
l'assistito.

La famiglia lo deve cercare.

Il nipotino che va o torna
da scuola, si può
fermare: buongiorno nonno.
Alla sera, un parente può
venire a dare la buona notte.

51
DOMANDA
Lungo il viale
del bel cimitero
una vecchietta mi prega:
«Dica un'orazione per
me, perché faccia una bella
morte».

«Nonnina - le ho risposto -
non prego perché
lei faccia una buona morte,
ma una buona vita».

Chi vive bene muore bene.

52
REPUERASCERE SAPIENTER
E una frase proprio
rivolta a tè nonnino
caro.

È di Sant'Agostino, vescovo di Ippona.

Tradotta in italiano
suona così: «Ridiventa
fanciullo con sapienza».

Ridiventare fanciulli
con saggezza secondo
l'esemplarità evangelica.

Come l'oratorio dei fanciulli
è uno straordinario spazio
per fare felice il corpo e l'anima del ragazzo,
così la casa
deve rendere felice
con gioia spensierata,
te nonnino
nell'anima e nel corpo.

Se poi nella cappella
ci sono posti disoccupati,
c'è il canto alla libertà
o la preghiera della libertà.

53
SEMPRE FESTA NONNINO
Sempre in festa.

Tutti i compleanni.

Tutti gli onomastici
S. Michele
Primo Maggio
Sant'Arturo
San Luigi (Gina)
Sant'Angela Merici.

Non parliamo
di Pasqua e Natale.

Pasqua e Natale
mi sogno la casa di accoglienza
completamente vuota.

Tornare alla gioia
che danno le pietre
che parlano
nella vecchia casa
di amore.

54
IL TUO MEDICO

È Daniele.

Me l'ha promesso
solennemente.

Un medico speciale
che deve prevenire, non
guarire.

Nel romanzo «Le stelle stanno
a guardare» di Cronin
un medico si presenta al parroco
del paese: «Io sono venuto a guarire i suoi ammalati».

Il parroco lo interroga:
«Lei è venuto a guarire gli ammalati?
Io cerco un medico che impedisca
che i miei parrocchiani
si ammalino, come io cerco che
i miei parrocchiani
non abbiano a peccare».