“La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia
dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi
d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in
un ambiente, rispondono male ai loro genitori...”
Socrate, filosofo greco, che visse dal 469 al 399 prima di Cristo.
“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la
gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza
ritegno e pericolosa”
Esidio, poeta greco vissuto 720 anni prima di Cristo.
“Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non
ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere
lontana”
Sacerdote egiziano che viveva 2000 anni prima di Cristo.
“Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come
quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la
nostra cultura...”
Scoperta recentemente in una cava di argilla tra le rovine di
Babilonia.
“Oggi il padre teme i figli. I figli si credono uguali al padre e non
hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è
essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi
insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli
anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici,
acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della
libertà e dell'ugualianza, si reclama la libertà dei sessi”
Dal libro VIII de "La Repubblica" di Platone, vissuto dal 428 al 347
prima di Cristo.