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Il Destino ed il Libero Arbitrio
26/2/2005……. La strada ed il Libro

C’è una strada lunga e stretta
che vedo se non quando
gli occhi ho chiuso.

M’appare avanti
lunga e senza fine
e m’incammino per l’unica strada
che vedo mentre l’altre son scomparse.

È cosparsa di fogli.
Fogli dalle scritte incerte,
fogli di eleganti lettere oro
e fogli bianchi e senza segni.

Li vedo improvvisi
lungo il cammino
tra le urla di chi
dai bordi mi chiama
d’inebrianti discorsi
m’investe e attrae
parole di filosofi e pensatori
ragionamenti di matematici e fisici
fantasie di scrittori e poeti.

Ma non posso fermarmi
dal raccoglier i fogli
che scritti e bianchi
uno ad uno raduno
tra le mani e li conduco
lungo quella strada con me.

E intanto vi rileggevo
storie passate
storie mai successe
storie a me note
e storie a me ignote.

Ecco l’ultimo foglio
e la strada avanti è ancora
lunga e senza fine.

Un vento giunge
improvviso e forte
e tra le mani
porta quel foglio
che bianco lo giro,
lo rigiro e un bisbiglio
a scriverlo m’invita:

“ci son pagine ch’io
t’avevo scritto e pagine
che libere t’avevo lasciato.
Di quelle troppe son solo tue
e poche son le mie, ma di tutte
m’è chiaro il senso e
dove io t’ho posto ora sei.
T’aspetto di legger l’ultima
E che ‘ultima sia la mia”.

Ed il vento scomparve
con ciò che ad occhi chiusi
solo posso vedere,
una strada lunga e stretta.