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20 Marzo - San Giovanni Nepomuceno

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2012 10:54
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20/03/2012 10:54


20 Marzo


S. Giovanni Nepomuceno

Difendere il segreto di Dio
, a cura di Antonio Maria Sicari



Fino a qualche decennio fa, s. Giovanni Nepomuceno (vissuto nella seconda metà del sec. XIV), nonostante la distanza spazio-temporale che ci separa da lui e la difficoltà del nome, era molto noto tra la nostra gente.
La sua storia, infatti, era sempre raccontata ai cristiani, durante la catechesi, quando si trattava di spiegare fino a che punto fosse inviolabile il segreto della confessione. Si raccontava, dunque, la vicenda di questo sacerdote di Praga che (dopo essersi laureato in teologia e diritto a Padova!) era stato chiamato ad esercitare il suo ministero alla corte del re Venceslao IV di Boemia. Costui, oltre a essere corrotto, era anche geloso della regina, Giovanna di Baviera, ed era ossessionato dal sospetto che anche lei lo tradisse.
Così, dopo averla a lungo tormentata con i suoi sospetti, finì per rivolgersi al confessore intimandogli di rivelargli i peccati che la regina gli aveva confidato e l’eventuale nome dei suoi amanti. Ma ne ebbe solo un inflessibile silenzio. Anche sotto tortura il prete restò irremovibile. Irritato, il re ordinò allora che a Giovanni di Nepomuck fosse tagliata la lingua e che lo gettassero vivo, di notte, nelle acque gelate del fiume Moldava. E si narra che, il mattino dopo, il cadavere ancora galleggiava, tutto avvolto di luce. S. Giovanni Nepomuceno è, dunque, venerato come “martire del sigillo sacramentale”. Ancora oggi, a Praga, sul Ponte Carlo cha attraversa il fiume, tra il sesto e il settimo pilastro, si vede tracciata una croce a ricordo del suo martirio. Anche in Italia sono molto numerose le chiese a lui dedicate e le sue statue poste in prossimità dei ponti. Particolarmente diffusa è la sua devozione a Venezia, e una sua statua è presente anche sul Canal Grande.
È invocato come patrono dei confessori.


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