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11 Aprile - Santa Gemma Galgani

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2012 09:50
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11/04/2012 09:50



11 Aprile 2012

S. Gemma Galgani

Innamorata del Crocifisso
, a cura di Antonio Maria Sicari



È la prima santa che ha lasciato questo mondo agli inizi del secolo XX, proprio quando il nuovo secolo si apriva con l’orgogliosa persuasione che la Scienza avesse ormai definitivamente sconfitto ogni fede e ogni credenza. R

icordarlo è un dovere, proprio perché si tratta di Santa Gemma Galgani, una ragazza umile, buona e colma di sofferenze, la cui vita è stata letteralmente inondata da doni soprannaturali che ella non cercava, ma che nessuno riusciva a contraddire o a negare. E tuttavia non sono stati i fenomeni straordinari a farla santa, ma la tenerezza con cui Gemma ha saputo soffrire abbracciata a Gesù Crocifisso.

Certo nella sua vita sembra, a volte, abolito il confine che separa questo mondo dall’altro: per Gemma sono normali le visioni di Angeli e Santi, della Vergine Maria e di Gesù Crocifisso, come sono frequenti le apparizioni e le vessazioni diaboliche che la tormentano. Ma l’essenziale è nella sua vocazione di “sposa del Crocifisso”, chiamata a condividere le pene di Gesù, a portarne le stigmate sul corpo, ad esperimentare anche l’abbandono da Lui provato sulla Croce, e a saper restare sempre immersa non nell’amore della sofferenza, ma nella sofferenza dell’amore. A questo dovevano particolarmente servire quelle ore settimanali (dalle ore 20 del Giovedì alle ore 15 del venerdì) in cui Gemma riviveva visibilmente in maniera impressionante le ferite e i dolori della Passione. E attorno a lei, nel quartiere, c’era chi la derideva, chi l’accusava di mentire, chi la rimproverava, chi la spiava per scoprire l’inganno. Ma c’era anche chi la chiamava da sempre, con affetto, “la ragazzina della grazia”.

Morì a venticinque anni, la mattina del Sabato Santo del 1903.


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