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17 Aprile - Beata Caterina Tekakwita

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2012 09:23
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17/04/2012 09:23



Martedì 17 Aprile 2012


B. Caterina Tekakwita

"Il giglio dei Mohawks"
, a cura di Antonio Maria Sicari



Il prossimo 21 ottobre 2012 Kateri Tekakwita, appartenente alla Nazione Mohawk, sarà canonizzata: e sarà la prima Santa “nativa americana”.


Nacque verso il 1656 a Fort Orange (oggi nello stato di New York) da padre irochese, pagano e di madre algonchina, già cristiana. Perse i genitori a quattro anni, durante un’epidemia di vaiolo, e lei stessa restò col volto sfigurato e la vista indebolita. Educata da uno zio anticristiano, conservò nell’anima il ricordo degli inni e delle preghiere che aveva sentito cantare dalla mamma e che ripeteva nelle sue lunghe passeggiate tra i boschi che la incantavano.


Cercava e amava Qualcuno che non conosceva, ma di cui intuiva la Presenza al punto da offrirgli il suo amore sponsale (in una specie di anticipata “consacrazione”). Si fece battezzare a vent’anni da un missionario gesuita. Avversata dai parenti a causa della sua nuova fede e importunata da molesti corteggiatori, fuggì a piedi percorrendo circa trecento km fino a raggiungere la missione cattolica di Sault St. Louis, vicino Montreal.


A Natale del 1677 poté così ricevere la Prima Comunione e poté finalmente appagare quella “sete inestinguibile delle cose spirituali” che aveva sempre provata Nella festa dell’Annunciazione dell’anno successivo rinnovò con piena coscienza la sua antica consacrazione verginale, e impiegò tutte le sue povere forze dando assistenza ai bambini, agli anziani e ai malati. Morì a ventiquattro anni, e subito scomparvero dal suo viso le cicatrici lasciate dal vaiolo, come se Gesù le avesse dato la sua prima carezza, lasciandole il volto luminoso.


Fu invocata come «Il giglio dei Mohawks», ed ha già ricevuto da Giovanni Paolo II il titolo di “Patrona della gioventù”.



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